REMONDINA CAMBIA!

Era l’urlo, talora esasperato, che i tifosi del Verona-Hellas gridavano al povero allenatore, un galantuomo, una una dozzina d’anni fa.

Quindi cambio.

Non si tratta d’un vero Topic, solo una semplice constatazione “liberatoria”.

Credo si tratti d’una cosa capitata a tutti gli appasionati di cinema.

Negli ultimi 10/15 anni mi sono sentito rivolgere da conoscenti e qualche amico la domanda: “… ma hai vsto IL MIGLIO VERDE?!…”.

La risposta invariabile era NO seguita da un coro di “nonsaicosatiperdi”.

Non era arroganza, avevo visto il “trailer” di presentazione, dove di solito si esibiscono  furbescamente le parti più attraenti del film, e mi era bastato per evitarlo.

Fino a ieri sera.

Lo considero un film su cui si potrebbe “infierire” a colpo sicuro, mi limito solo a definirlo di PLASTICA, molto dicutibile per ciò che dice, come lo dice e per ciò che omette.

In una parola?

Brutto.

P.s.

Se la si butta sul “sui gusti non si discute” saremmo ancora storicamente FERMI a non si sa dove.

Si possono non gradire alcuni “generi” (thriller, fantascienza, western, horror…), ma all’interno del medesimo “genere” si può, anzi, si deve DISPUTARE.

Eccome.

POVERE DONNE NON CONICHE

“Eau de parfum per donne ICONICHE…”.

E’ lo slogan di una celebre casa d’abbigliamento e accessori vari del “luxury” (che non significa lussuria, la quale, se gestita un tantino non mi crea angoscia- n.d.G.).

Ora il termine “iconico” nelle sue accezioni più specifiche non è particolarmente difficile da capire.

Oggi, nel linguaggio giornalistico e corrente ha assunto significati di “immagine rappresentativa quasi assoluta”.

E moh, quali e quante Donne ardiranno a sentirsi tali.

CHECCO ZALONE E’ UN GRANDE!

Sotto posterò un video e chi non ne capirà la genialità ironica, delicata, “condensata” ed espansiva, ‘azzi suoi.

Certo c’è anche quella splendida QUEEN di Helen Mirren (vedere qualche suo film please!) che lo rende ancora più attraente, ma quello è “plus” sebbene non marginale.

 

COME TARANTINO MA NON TARANTOLATO

Ringrazio i ragazzi della redazione per le loro affettuose premure.

Spieghiamo il titolo:

Io non sono un tarantiniano folgorato o abbagliato, mi piacciono, anche molto, alcuni suoi film, Jackie Brown, Pulp Fiction e Bastardi senza Gloria.

Di Kill Bill 1 & 2 sto cercando di imitare il metodo dell’analessi,  un metodo narrativo dove arrivati ad un certo capitolo della narrazione torni indietro nel raccontare fatti antecedenti.

Se credevate di esservela cavata col CAPITOLO UNO del Topic “Chi sono Io?” vi siete sbagliati.

 

P.s.

Al momento ho qualche “problemino”  che non mi agevola nella concentrazione, spero passi presto

Pp.ss.

Se qualche Tarantiniano volesse nel frattempo dire la sua … SPAZIO APERTO

 

IN PANNE

La redazione del Blog si scusa per la temporanea (si spera) sospensione delle attività a causa della necessità di RIFASARE le facoltà del titolare del Blog stesso.

Si evidenzia che la nascita e la repentina morte di quella/o schifezza/o-schifezza/o chiamata/o “superleague” NON è tra le cause della sfasatura del Dominus.

La forma della frase soprascritta risponde alle esigenze imperative del “politically correct” (politicamente corretto/a).

CHI SONO IO?

La risposta che ho trovato più consona viene messa in bocca al più complesso dei personaggi omerici: Ulisse alias NESSUNO.

Come può Nessuno proporre ad altri una qualsiasi riflessione?

Non può.

Ulisse-Nessuno usa il primo nickname della letteratura  per pura ed astuta difesa dal Ciclope?

Non credo, non lo so, non ne sono sicuro.

E tu chi sei?

Qual’è la colonna sonora, artistica, fattuale, spirituale della tua storia esistenziale fino ad oggi.

Con molti dubbi, sparsi qua e là, conosco a fatica la mia e ne descriverò (forse) le tappe principali.

E tu?

P.s.

In questa fase della mia vita o mi prendete come sono o mi lasciate perdere, il che vuol dire un Topic senza l’indispensabile partecipazione vostra.

Il che vorrebbe dire NESSUN Topic.

Quando e perchè “NGU o ACR” piansero la prima volta?

La possibilità che i primitivi comunicassero con una qualsiasi forma di “linguaggio” verbale-gutturale è una delle ossessioni – assai controverse – dei paleoantropologi.

Pare che la chiave di tutto (?) stia in un piccolo ossicino, situato sotto la lingua, chiamato IOIDE.

Senza quello non è possibile un’articolazione per una qualsiasi forma di emissioni fonetiche diverse dalle emissioni gutturali.

Tuttavia, tra le migliaia di reperti fossili, di IOIDE ne è stato trovato UNO SOLO, appartenente ai Neanderthaliani, estinti tra i 30/40 mila anni fa dopo circa 300 mila anni dalla sua “comparsa”.

E l’Uomo Habilis?

E l’Uomo Sapiens?

Credo che sia necessario avvertire che tra le due specie può intercorrere una milionata (!) d’anni.

Sì, la paleoantropologia si misura a centinaia di migliaia o a milionate di anni.

Capirai…

“NGU e ACR”, evidenti nomi di fantasia, sono articolabili senza muovere la lingua, più il primo che il secondo.

Ma non voglio correre il rischio di perdermi, anche se si tratta di una materia di cui ho una modesta ma sufficiente cognizione di causa.

Quindi torno al titolo del Topic per cui ho da anni una curiosità molto vicina all’ossessione (…).

Il “triangolo” psichico “cognizione, emozione, pianto”, chiaramente semplificato, DEVE essere avvenuto una prima volta.

Il quando e perchè appartiene alle supposizioni irrisolte, ma sicuramente (?) non fu per un dolore fisico.

L’apparato lacrimale, credo, appartenga a tutto il mondo animale terrestre, tuttavia ho nozione che l’unico animale che “piange”, in situazioni di stress sia l’elefante, animale la cui prima apparizione è datata a una milionata d’anni fa.

Bene, ma l’HOMO?

Per varie ragioni, che ho pure studiato, l’Homo non pianse la prima volta per “amore” tra maschio e femmina.

L’accoppiamento, almeno alle origini, era “libero” e casuale, esclusivamente (?) per funzione riproduttiva.

Ora, scusandomi profondamente per una teoria che piace a me, voglio pensare che la prima lacrima primitiva avvenne per la COGNIZIONE di una perdita “definitiva”, l’EMOZIONE conseguente portò ad uno stress che sollecitò l’apparato lacrimale in un modo inusuale, incontrollato, e gli occhi produssero una LACRIMA.

Ora pensate a quanti romanzi, poesie, film e canzoni (chiave per participare al Topic-n.d.g.) hanno reso “onorevole” quella funzione, quindi “amare” le proprie lacrime ci ha reso ciò che siamo.

Su ciò che saremo non ha per me tanta importanza.

 

NOTA 1

Credo che Eva non abbia offerto una mela ad Adamo, un frutto non così dolce se equiparato ad un “ficus”.

Per la loro libertà di scelta, non credo impulsiva,  dovettero andarsene, contriti e piangenti, dal Paradiso Celeste.

Tuttavia – suppongo – trovarono altre consolazioni in mezzo alle tribolazioni..

NOTA 2

Forse l’affermazione su ciò che saremo, priva di personale interesse, può apparire perentopria e presuntuosa.

Infatti non è del tutto vera.

Nella paleoantropologia una delle più importanti  ricerche per capire l’evoluzione avviene sulle “evacuazioni” corporali fossili, dette “coproliti”, purtroppo rare.

Per ciò che concerne il futuro farò solo due rilievi:

a) sulla Luna ci sono circa cinquanta sacchetti contenenti le evacuazioni degli astronauti. Uno dei progetti del prossimo allunaggio sarà riportarle sulla terra per verificarne le mutazioni batterico-virali avvenute in assenza di gravità dopo mezzo secolo;

b) uno dei problemi più seri per l’insediamento umano su Marte sarà ancora connesso coi problemi dello smaltimento dei rifiuti umani, molto carichi batteriologicamente.

Vero è che non siamo pipistrelli, dove le mutazioni batteriche e virali delle loro deiezioni preoccupano non poco.

Però non è ancora tempo per piangere, visto che oggi c’è “altro”.