E “GAZZA” SCRISSE A GAZZINI…

Caro Gazzini,
sono alcuni anni che mi chiedo se con i miei Topic e i miei post interpreto correttamente il tuo pensiero.
Tu dopo una vita “estremamente” pubblica ed esposta, ti sei ritirato se non in una torre d’avorio diciamo in una torre di ceramica.
Frequenti poco, hai dato una scrematura pesante – eccessiva a mio parere – ad amici e conoscenti e adesso frequenti con alterna regolarità non più di 3/4 persone.
Mi piacerebbe conoscerne le motivazioni, ma so che non lo farai.
Devo dire che talora (raramente) sei stato gentile con qualche riconoscimento, ma su questioni minori, come quella che Di Caprio non meritava l’Oscar per “The Revenant”, so che per te lo meritava già per almeno due altri film: “Nessuna Verità” e “The Departed” (per non dire di “Shutter Island”), ma mi pare pochino.
So bene che mi rimproveri quando non intervengo su post che, sotto una patina di narrazione di eventi, apparentemente neutrali, si nasconde un razzismo chiaro se non lampante.
Oppure quando sotto l’apparente ironia sull’eccesso di “politicamente corretto”, qualcuno autenticamente SCORRETTO giochicchia, come se la strada della scorrettezza sia l’inesorabile via che dobbiamo percorrere.
Lo so, lo so, avrei duvuto chiedere ai “fedeli” del politicamente SCORRETTO se loro amerebbero essere trattati o apostrofati in tale maniera.
Mi hai rimproverato perchè avrei potuto/dovuto scrivere che vi sono almeno DUE categorie di “politicamente SCORRETTI (politicamente è riduttivo e falsa il concetto):
1) Quelli che pur essendo bene educati, colti, con buona padronanza di se stessi, si lasciano attrarre da ciò che a loro è stato generalmente proibito (dalla famiglia o dalla professione); possono anche partecipare allo SCORRETTO, magari di striscio, perchè sanno benissimo di potersi fermare in ogni momento;
2) Quelli SCORRETTI (politicamente (?!?) e non solo), amanti del ruvido e del rozzo perchè non conoscono altro, e ci sguazzano dentro perchè “fa gruppo”, “fa comunità”, perfino nel mondo anonimo dei “social Ntw”.
Mi hai anche bacchettato, questa volta a ragione, su Donald Trump perchè “correttamente” volevo aspettare le sue vere iniziative da Presidente, omettendo ogni giudizio sulla sua squallida e pericolosa campagna elettorale.
Hai ragione, perchè quando Trump va in stati come lo Iowa, l’Indiana, e “spara” le sue trogliate pericolose ai farmers, o a persone che non leggono un quotidiano, SONO QUELLE che rimangono infisse nella mente, indipendentemente da quello che realmente farà.
Secondo te, caro Gazzini, il Trump sarebbe diventato una specie di “LEITBILD” (sociologicamente significa modelo, immagine guida).
C’è da augurarsi di no, pur nel rispetto assoluto di quel sistema democratico che lo ha scelto.
Però Gazzini, potevi risparmiarti di umiliarmi facendomi leggere l’editoriale, a tutta pagina, del Pricipe del “politicamente scorretto”, Giulianone Ferrara, che faceva a pezzi il Presidente Trump, quello mi ha spesssato il cuore.
Ripeto, credo che non mi risponderai, speriamo lo facciano altri.
Sono pronto chi parla?

METAMORFOSI

Alla fine le parole mnemoniche sono servite, in particolare (Gregor) SAMSA, l’uomo che si risveglia trasformatosi nel frattempo in scarafaggio, nella Metamorfosi di F.Kafka.
Qui deve aver giocato molto un mio incubo non dissimile, pensando ad una vittoria elettorale di Donald Trump, altra figura per certi versi “kafkiana”.
Ritengo che solo quelli del “e chissenefrega o del questo o quella pari son” non siano preoccupati da una possibile vittoria di Trump, dalle negativa conseguenze non tutte analizzate, fino al competamento – in negativo – della METAMORFOSI della Democrazia Americana ( per altro da tempo in precaria salute).
Le Metamorfosi nelle piante e negli animali sono molto evidenti, non occorre essere botanici o entomologi esperti per vedere e , talora capirne le mutazioni.
Sono le “metamorfosi” degli umani ad essere spesso impenetrabili, essendo nella quasi totalità a livello psichico.
Per quanto mi riguarda, “mi me tendo”, me controllo, cerco le connessioni (specie quelle annotate) con quanto e cosa pensavo un tempo e cosa penso oggi.
Fortunatamente, anche ascoltando chi mi ha conosciuto in tempi passati e mi giudica, i “delta” delle mie equazioni mentali sono ancora o positive o uguali a zero.
Questo forse e perchè sono un tipo abbastanza “quadrato”, e chiunque sa che qualsiasi numero negativo elevato al quadrato ne da uno positivo.
Ma ho anch’io le “mie” perchè la testa non funziona matematicamente di fronte agli eventi dell’esistenza.
Io talora “ondeggio” nella mia mente e nei miei pensieri, la matematica non “ondeggia”.

E così arriviamo al mio ultimo – imprevisto – “turbamento”.
Mi sono imbattuto, magari con superficialità, nelle METAMORFOSI di Ovidio, in un concetto interpretativo (abusivo?) di alcune sue affermazioni ed in un evento descritto da Ovidio stesso.
La prima: in alcune parti il Poeta sembra afferire agli umani una natura inquieta – e fin qui niente di nuovo neanche per uno “quadrato”- però poi sembra asserire che “gli umani, creature tormentate, trovano nel TRASFORMARSI l’unica via d’uscita a fronte di una situazione impossibile, ad una passione assurda; divenire “altra cosa” rispetto ad una realtà divenuta intollerabile, quegli umani trovano il loro riscatto”.
Hoddhio no!
Oppure sì.
Ma per quali fatti, per quali realtà, e come fanno le REALTA’ ad essere più d’una?
In soggettiva? ah beh allora ciascuno può “salvarsi”.
Seconda:
La Sibilla Cumana, ma potrebbe valere per ognuno se il poeta non avesse aggiunto donna “bellissima” (e lì sul bellissima/o cominciamo ad essere pochetti), aveva fatto innamorareil dio Apollo (ma potrebbe essere anche una dea), e il dio/dea era arrivato ad offrirle qualsiasi cosa pur di starle accanto.
“Apollo7(Venere) mi disse: “esprimi qualsiasi desiderio ed esso sarà esaudito”
“Sibilla7(Sibillo): io presi un pugno di sabbia e gli chiesi che mi fossero concessi tanti anni di vita per quanti granelli fossero il esso contenuti”
“Sciocca/o, MI DIMENTICAI DI CHIEDERE CHE GLI ANNI FOSSERO DI GIOVINEZZA”.
😐

SOLI

No no, per carità, niente tristezze, anche se i motivi sono molti ad ogni sguardo non distratto.
Scrivo solo perchè ho appena terminato di vedere un film apparentemente “anomalo” che mi ha turbato.
Si tratta de “La Battaglia di Jadotville”.
E’ da ieri sera che mi chiedo a chi e perchè possa essere venuto in mente di produrre e girare ORA un film che narra di un episodio avvenuto nel 1961 in Congo, praticamente sconosciuto a tutti quelli che per professione o per passione di “nicchia” non si interessano d’Africa, di Colonialismo, di mezze verità e di grandi menzogne, in generale.
Un contingente di 150 soldati irlandesi inviati sotto l’egida (…) dell’ O.N.U. a tutelare il nulla assoluto, considerati nel corso degli eventi “sacrificabili”, il cui comandante decide di arrendersi solo dopo che tutte le munizioni erano finite, l’acqua, il cibo (pure) e le forze avversarie, un misto di katanga e mercenari francesi, era diventato di oltre 10.000 unità dopo le prime batoste inferte loro dagli irlandesi.
Fin qui nulla di particolare se non il fatto che il Comandante ed il contingente (integro dopo aver fatto un paio di battaglie vittoriose) vengono considerati in patria dei “cowards” (codardi) per essersi arresi.
Il comandante muore a metà degli anni ’90 portandosi dietro quell’infame, assurdo, marchio e nel 2005 quel contingente e il loro comandante vengono dichiarati HEROES, dopo una più attenta analisi dei fatti (oltre 40 anni dopo…).
Qualcuno si chiederà cos’è sta roba, quanti fatti analoghi sono accaduti – non credo tanti di questo genere – e la “morale” infine quale sarebbe?
Non ho una “morale” da proporre, non ho titolo per farlo, ma di riflessioni ne ho fatte più d’una.

P.S.:
Sconsiglio amichevolmente di riaprire un dibattito sul colonialismo o il neo-colonialismo, qui, in quello che ho scritto non c’entrano.

METETE A POSTO…

Si tratta di un’espressione molto comune per chi parla il nostro dialetto, ma sia d’età sopra i 30/40.
Per quelli d’età inferiore ci sono altre frasi tipiche, più specifiche: Guarda che hai qualche problema… e così via.
Ecco, io non sono ancora “a posto”, non sono allineato col “fuso politi-culturale” nostro, insomma penso ancora in Swahili o in Inglese sui disastri di quel paese, opportunamente occultati ai turisti “di giro”.
Siccome sono “ancora là” posso solo fotografare (termine che non implica un giudizio profondo) una scena: io e N. stiamo facendo una lunga passeggiata lungo l’Oceano dove non mi ero mai spinto. E’ la parte di spiaggia “ricca” di Mombasa, quella di Nyali Beach, comunque mai bella come quella 20 km. più a sud, quella di Diani.
C’è solo una coppia nella spiaggia deserta e io comincio a guardarla da lontano.
Man mano che mi avvicino la metto a fuoco: lui un under 30 molto fico, i suoi indumenti ed accessori (anche quelli di lei) lo battezzano inequivocabilmente come”Italiano”, infatti lo sono. Lei fisicamente al “top” con un viso di un tipo di bellezza che non stanca, naturale.
Di “innaturale” c’è che lui, accento di area milanese e grande proprietà di linguaggio, le si rivolge con delle corte domande o frasi ricevendone cenni col capo, ma MAI una vera parola.
Fanno il mio stesso -lungo- volo di ritorno una settimana dopo, sono in business class, ma io sono nella primafila subito dopo e li vedo, uguale atteggiamento.
All’aereoporto Ataturk di Istanbul, attesa di cinque ore per la coincidenza, li ho di fronte:stessa sinfonia silente.
Anche quando “lui” riceve una telefonata dall’Italia risponde con un “ciao papà… mi raccomando segui i preparativi della mostra con… ne verrà fuori un gran evento…”.
Tornato da lei prova a coinvolgerla senza enfasi, ma le risposte sono le stesse: cenni del capo, un sì, un forse e un non lo so.
Ci mancava solo che lei ripetesse l’immortalebattuta di Monica Vitti ne Il Deserto Rosso: “Mi fanno male i capelli” per farmi concludere che Michelangelo Antonioni e la sua inimitabile rappresentazione dell’incomunicabilità VIVE.
Per quanto mi riguarda, pur essendo al sesto giorno CONSECUTIVO senza chiudere occhio (il limite “mortale” o produttore di gravi scompensi è di 8/10 giorni-n.d.g.), ho fatto un’interessante conversazione, da Istanbul a Milano con Eric, un olandese che vive da 25 anni in italia, sposato con una cinese e una figlia di 19.
Mi racconta che a 30 anni aveva un buon lavoro, tuttavia viene chiamato per un colloquio da una delle più importanti aziende chimiche del mondo.
Il colloqui va bene, ma al momento in cui Eric chiede quale sarebbe stata la sua area di attività, la risposta fu “PAKISTAN!… poi vedremo”.
Accettò perchè aveva intravisto, col suo metodo di lavoro, ” buone prospettive di espansione e così è stato.
Aah i Neederlands, colonialisti non più teneri di altri, li ho frequentati per lunghi periodi ed ho lavorato per loro, se si esclude Amsterdam (anche loro non la considerano Olanda), hanno intatto il mito del lavoro, del commercio e del capitale.
Io ho ricordato ad Eric che gli Olandesi sono gli “inventori” della prima BOLLA SPECULATIVA, quella del bulbo di tulipano che arrivò ad essere equivalente alla “moneta”.
Eric, abbassando la voce mi ha risposto: “…shhh, siamo in Turchia e adesso ci stanno provando loro (il tulipano è un fiore turco-n.d.g.), noi prendemmo la prima e ultima severissima lezione, ma dagli errori impariamo”.
Poi ci sarebbe…

WANAWAKE ON THE BOARDER OF RAVINE

Come sempre anche se cambio Topic seguo il precedente per due giorni, caso mai qualcuno scriva cose serie e ironiche come il Ciucco, sepre piu’ tastiera di rispetto di QUESTO BLOG, come la Mazza Ferrata (altrove), ma qui interessante e utile Martello).
Dunque news from Kenia:
Dopo la difficile lettura di un articolo, ho deciso di rimandare il Topic leggero.
Il bailamme sulla
corruzione politica di tre mesi fa e’ ridotto a qualche pie’ di pagina, e vabbe’:

C’e’ un eccellente articolo che sto traducendo con fatica dal titolo: POVERTA’, IMPREPARAZIONE POLITICA (illiteracy), stanno spingendo le donne kenyane verso attivita’ criminali.

Ma nell’articolo c’e’ un concetto di inaudita POTENZA SOCIOLOGICO-RELIGIOSA: forse le kenyane cercano di accedere anche a qualche opportunita’ che le faccia essere considerate e UN TANTINO rispettate COME GLI UOMINI!

Devo premettere che non accade cosi’ in molte delle varie etnie ( tra le 40 e 50) del Kenya, per esempio una donna Kikuyu, in genere scolarizzata a buon livello e discretamente benestante, non ci pensa due volte a mandare a “fuck you” il marito che l’avesse offesa.
Diversamente se tradita, ripaga con la stessa moneta: il favorito di norma e’ IL GIARDINIERE.
I Kikuyu appartengono al partito di maggioranza governante, il Partito Jubilee
Poi ci sono i Luhja ed i Luo, in qualche modo legati.
I Luo hanno come capo di partito CORD) Raila Odinga, l’uomo piu’ temuto e “infido” (opinione kenyana), forse perche i Luo non sono antichi come origine del Kenya, ma i motivi sono sicuramente altri.
E’ da dieci anni che e’ letteralmente ossessionato di diventare Presidente del Kenya.
La mia confusa e complessa opinione e’ che non lo diventera’ mai.
Sono riuscito a chiedere pacatamente a tre uomini di discreta cultura il perche’ di tutto cio’.
Risposta: Raila nei comizi parla sempre contro tutto e tutti e non fa (quasi) mai una sua proposta politica-strutturale per i drammatici problemi che affliggono il Kenya.
Se non sbaglio, fin dai tempi del grande Togliatti (mai votato in vita, suoi primi eredi compresi) passando per Berlusconi , la cosa non mi pare una gran novita’ per noi

PRESUNTUOSI o STUPIDI A 70 ANNI, TUTTAVIA…

Ho una discreta considerazione ed autostima di me stesso, lo conferma una storia personale non proprio banale.
Ma NON e’ MAI finito il tempo di imparare.
La reazione dei responsabili della prigione di Mombasa mi era sembrata eccessiva se… Non mi fossi documentato a posteriori.
Infatti sono andato per abitudine dal mio cambiasoldi tradizionale e mi trovo di fonte ad un clima blindato, inusuale per Mombasa.
Ma proprio pirla non sono e vedo annerita la principale stazione di polizia del centro citta’.
Chiedo cortesemente informazioni, ma more solito le bocche sono cucite e vaghe (temporaneamente).
Dieci giorni prima del mio arrivo e della cazzata di tentativo di “sgoob”, quella centrale di polizia e’ stata assalita da tre “Buibui” (mussulmane velate) che hanno lanciato una bomba al petrolio, machetato due poliziotti e fatte fuori prima che una delle tre si facesse esplodere con una “belt bomb”.
Tutte e tre le terroriste erano somale e nella sttimana successiva sono state arrestate altre cinque somale sospettate di aver fornito aiuto logistico.
Una delle cinque e’ la vedova di un predicatore mussulmano fatto fuori per le “vie brevi” con l’accusa (fondata) di essere un reclutatore di aspiranti terroristi per…, per…, Al Shebaab, ISIS, Boko Haram, Al Qaeda?
Ormai appare chiarissimo, il dato religioso-ideologico NON C’ENTRA una pippa.
MONEY TALK,FIGHT, KILL.
La curiosita’ e la novita’ (…) sta nella mancanza di rivendicazione dell’atentato, evento rarissimo.
Il recente libro di un ex KGB intorbida il quadro, gia’ complesso,accusando gli USA di essere sostenitori “occulti” di Daesh (ISIS), uso DAESH perche e’ velatamente offensivo..
Ma, coup de scene, la maggior parte dei cittadin di Mombasa , in assenza di rivendicazione ufficiale, e’ pronta a giurare che i registi dell’attentato fanno parte dell’entoutage dell’eterno sconfitto alle elezioni Presidenziali: Mr, Raila Odinga.
a me la cosa appare,eccessiva, populistae e priva di verif fondamenti.
Prevedo DUE COSE per le prssime elezioni:
1) sangue e violenze:
2) un Gazza piu’ accorto

VERONA come LONDRA: a causa del Ceo…

Come primo Topic oggi avevo cercato di fare un “botto” incredibile, rivelatosi poi come uno stupido, presuntuoso ed insensato fallimento.
Un’intervista, per quanto breve, al temutissimo responsabile della Shimo La Tewa.
Shimo La Tewa e’ una delle piu’ grandi prigioni del Kenya.
Mi ero preparato un giorno intero, all’insaputa di mia moglie, e mi sarei presentato come antropologo residente 3/4 mesi all’anno a Mombasa, sposato con una kenyana, che aveva fatto nel passato altre ricerche.

La domanda sarebbe stata UNA ed UNA sola, esaudibile in 10/15 minuti: Tipologia e percentuale approsimativa dei crimini dei detenuti attuali, con l’impegno assoluto che gli avrei fatto leggere, per approvazione, quello che avrei scritto.

La dinamica di come sono andate le cose mi fa pensare che si puo’ essere incoscienti anche a 70 anni e chiamandosi dott.Erino Gazzini.

Sintesi: dopo oltre un’ora d’attesa in una specie di cella provvisoria, un secondino armato mi intima di andarmene in cinque minuti e che se sono cosi interessato alla prigione potevo FARMI ARRESTARE (cosa che ho avuto l’impressione che avrebbero fatto con piacere).

Sono un idiota e me lo dico da me.

 

Veniamo al Topic che appartiene al volo Istanbul-Mombasa.

Siamo all’ultima chiamata al Gate 302 per Mombasa, mi scappa la pipi’ e non ci sono toilette nei dintorni, decido di “tenere”, imbarcarmi e una volta in volo…

Le cose non vanno sempre come vuoi, senza scomodare la Legge di Murphy.

Nei voli transcontinentali  c’e’ un lunghissimo decollo dove non ti puoi alzare.

Dopo circa un’ora mi giro verso le 2toilette2! poste in coda (io fila 10, le toilettes oltre la fila 30) e vedo una fila d’attesa di una quindicina (!) di passeggeri, in maggioranza donne di tutte le etnie, in particolare mussulmane (il dato serve perche’ possiate immaginare il loro abbigliamento e la probabile complessita’ dell’atto minzionale).

Passa un’altra ora e sono al limite.

Il passeggero in fianco a me, piu’ o meno coevo, si trova probabilmente nella mia situazione e decide chiedomi di farlo passare.

Io prendo lo slancio, lo seguo ed entriamo contemporaneamente nelle due celle chiamate toilettes.

Comincio finalmente la “liberazione” col “titti” in mano ed improvvisamente l’aereo incontra una perturbazione zeppa di vuoti d’aria e il liquido fisiologico va in ogni dove, pantaloni compresi, tranne che nella tazza.

Sono uno educato, pulisco il mio e , ahime’, sicuramente altro, mi lavo i pantaloni disastrando ancora di piu’ la cosa.

Esco dalla cella-toilette con un (vergognoso) bestemmione.

In contemporanea esce anche il mio vicino, ridotto peggio di me pronunciando un inconfondibile GODDAM (ah la fortuna di aver letto il Grande Blek dove i colonialisti inglesi lo ripetevano ad ogni pagina…cercatevelo!)

Durante il tragitto gli dico in inglese (ma poi proseguo in italiano): If I where a singer I could sing PEEING AND DANCING ON THE AIR…

Lui sorride anche se le occhiate dei passeggeri si sprecano.

Arrivati al posto le presentazioni formali: I’m Martin from London, suporter of Chelsea(?!?), I’m Nino from Verona, suporter of Verona Hellas.

Martin aggrotta le ciglia cercando nella sua memoria (che scopriro’ mostruosa, aliena) e mi dice: But Verona ElaH (Hellas please) e’ l’unica citta’ di provincia che trent’anni fa ha vinto la Premier (scudetto)!!

Si “siamo” noi. E Martin di seguito: e’ vero che voi cantate i cori del Chelsea? si e’ vero, anche se qualche idiota canta anche un coro sull’ uccidete il negro lollolollo… Martin rimane incredulo. Pero’ voi di Verona siete un po’ come Londra, avete una squadra di quartiere che gioca in Premiere, Chiovo mi pare… Lascia perdere Martin, tu sei felice che in Premiere giochi il Totthenam Hotspurs? La risposta e’ una grassa risata poco inglese.

Time to sleep Martin?

Ok, but sono molto felice di averti incontrato e raccontero questo al mio pub.

Piacere almost mine Martin, but the question Chiovo…

L’onesto mio disappunto e’ che e’ tutto vero.

See you guys.

 

AFRICA: SUD,SUD-EST

Cari Amici (pochi ma buoni),cari clienti (lettori) e cari fornitori (di idee).
La politica è il prezzemolo della nostra esistenza.
Ma io parto per un lungo periodo dove le notizie italiane sono sei righe in croce sui quotidiani, a meno che non si parli di criminali…
In Aprile ho visto troppi macheteros (mai visti in vent’anni) per non andare a tranquillizzare l’ultimo affetto della mia esistenza.
Le prossime elezioni in Kenya sono nel 2017, ma frecce, lance e machete stanno affilandosi.
Alle penultime elezioni si massacrarono in duemila tra le fazioni maggioritarie, non sono ASSOLUTAMENTE un eroe, ma voglio essere un testimone del mio tempo.
Altrimenti l’esistenza è un passatempo, e alla mia età poco mi frega.
Cercherò notizie, paure, consuetudini e ve le racconterò come mi sarà possibile con la sola osservazione.
Il mio affetto, mia moglie, è spaventata a morte, cercherò di spiegarle come gira il mondo.
Il Kenya non è la Nigeria, il Sudan, la Libia o la Siria.
Per certi versi è peggio: una feroce normalità apparente.
Sindaca Raggi, trovati presto un Assessore al Bilancio, altrimenti il Dibba(tisti) e il Dima(io) ti mettono in un pentolone come i più voraci cannibali.
Ad maiora.
Click…click…click…sul web, magia.
Ed ecco che tutto è pax tibi et semper vobiscum.
Vostro affezionato Gazza.

S-BLOOG

Continuo a chiedermi il senso di una specie di aut-aut che circola da tempo nel web:
meglio un incompetente di un disonesto.
A me sembrano entrambe due costose disgrazie.
Ma se DARWIN e DEUS, uniti nella lotta, mettessero in piedi un loro privatissimo meeting per produrre un’evoluzione che porti, in un tempo accettabile, un ESSERE NORMALE…
No he?

ODIANDO MENTANA

E’ da un mese che tengo fermo un Topic per il post ferie, Agosto è scarso di presenze e di voglia di scrivere.
Il titolo era IL WEBETE!
Bravo Mentana mi hai anticipato.
Adesso, con poca fatica, nessuna fatica, indovinate chi sono i WEBETI.