VACCHE, TANTE VACCHE. QUALCHE PAGLIUZZA D’ORO, E UN PO’ DI “FRITTO MISTO”…

Gli studiosi e gli esperti di Storia, che qui pure ci sono, mi perdoneranno, per forza o per ragione, se così ho volgarmente sintetizzato la duecentoquarantennale storia degli Stati Uniti d’America, così come la si può dedurre dalla cinematografia: film di serie A, B e C (si ho guardato anche quelli).
Dopo una settantina di visioni, e sono appena a metà del viaggio, questa è la mia prima impressione.
Non meno di una quarantina di film hanno come prima scena mandrie sterminate che “galoppano” e tutto il film, con qualche riempitivo, ruota intorno a quelle.
Quindi la CARNE è il primo tòpos, un pilastro, attorno al quale girano poi delle varianti comuni alla storia di altri paesi, come ad esempio il feroce conflitto tra gli allevatori e i contadini.
La terra comune, il suolo, visto allora con prospettive antagonistiche, e non è una cosa di poco conto.
A questo punto, vi ricordo che stiamo parlando di cinema che “pesca” dalla storia, una nuova invenzione rende ancora più accanita la lotta tra allevatori e contadini: IL FILO SPINATO per recintare gli spazi.
Il mese scorso ho visto un film per nulla stupido, ma che stupirà più di qualcuno: Butch Cassidy non muore in Bolivia armi in pugno in quella fantastica scena finale della sortita con Sundance Kid.
Blackthorn, un bellissimo film del 2011, spiega il perchè ed il percome.
Lo cito solo perchè la prima scena del film vede Butch aggrovigliato dal filo spinato, inerme e rassegnato.
E’ possibile che la mia mente non sia corsa ad un’altra mitica scena, praticamente uguale: Steve McQueen nella Grande Fuga dopo il fallito salto con la moto per riparare in Svizzera?
Impossibile.
Adesso veniamo a loro, sì a quelli folli per L’ORO.
Su questo punto la cinematografia americana è “sincera”: pochissimi cercatori fecero fortuna, la maggior parte passò un’intera vita di indicibili tribolazioni alla ricerca della PEPITA gigante o la grande vena d’oro.
Si dovettero accontentare di pagliuzze.
Due sono i film imperdibili su questo altro tòpos: Il Cavaliere Pallido con Eastwood e il Tesoro della Sierra Madre con Bogart.
E veniamo al “fritto misto”, altro tòpos: l’incredibile facilità e disinvoltura con la quale la gente si ammazzava, nella gran parte dei casi per futili o futilissimi motivi.
Pensando al’attualità mi vien da pensare che quel “gene” della violenza gratuita si sia “darwinianamente” evoluto e persista (talora dormiente) fino ai giorni nostri.
A questo proposito, ho visto tutti, ma tutti, i film che trattano della cosiddetta “sparatoria all’O.K. Corral”, e in tal senso vi informo che, pur essendo divenuta “leggendaria” e non si sa perchè è un semi-falso:
a) NON ESISTE un film che riproponga un minimo di filo conduttore unico, specie sul suo svolgimento, oltre alle cause;
b) una trentina d’anni fa scrissi su una “tesina” che a mio giudizio si trattò di una banalissima RISSA ravvicinata, spintoni ed offese a muso duro comprese.
L’unico film che si avvicina a tale realtà dei fatti è il “Wyatt Earp” di Kasdan con Kevin Costner.

Ci sarebbero altri due pilastri sui quali cimentarsi, sempre in chiave cinematografica: lo sterminio dei Nativi, dallo sviluppo e dalle “conclusioni” (?) abominevoli e la non meno abominevole questione dello schiavismo, sempre aperta.
Spero siano i vostri interventi a colmare questa mia omissione.

RICORDATI DI ME? E PERCHE’ MAI

Non ho alcun dubbio che i grandi e meno grandi eventi della storia degli uomini e del mondo non animale DEVONO essere ricordati.
Lo considero un assioma, non ha bisogno d’essere dimostrato.
Ma per il singolo comune mortale, non poeta, non filosofo, non maestro civico, non artista, è davvero cosi importante l’essere ricordati?
Mi pongo il quesito perchè mi sembra che per me, in quanto me stesso, non abbia un grande significato.
Io sono moderatamente orgoglioso della mia esistenza, assolutamente privo di nostalgie, sento che quel che ho fatto, e sottoposto a forte revisione, andava fatto ed l’ho fatto.
Rimangono fuori “briciole”.
E’ una domanda che mi sono riproposto – non è la prima volta – dopo aver visto una sessantina di film Western in due mesi.
Me ne mancano altrettanti, questi vanno dal 1940 al 2015.
In molti, dei migliori, vengono ripetute, da protagonisti di secondo piano, frasi come questa:
– …speriamo che se mi faranno fuori, il MIO NOME venga scritto CORRETTAMENTE sui giornali…;
– …quando la gente passerà di qui FATE il mio nome, visto che tra non molto morirò…;
– …un moribondo, con l’ultimo fiato in corpo, “DITE alla gente che io ho conosciuto XY, che ho bevuto e cavalcato con lui…
Di altri ho dimenticato di prendere appunti (mannaggia alla mia memoria, vecchia ma non ancora obsoleta).
Per quanto mi riguarda, mi interessa solo che venga ricordato, nel tempo che sarà, solo quello che di “buono” ho (forse) trasmesso qua e là.
Il mio nome, autorale ma poco autorevole, non ha nessuna importanza.
Che ne pensate?

E CALVETTI?

Sto sul fubàl ancora per qualche giorno.
L’attuale dirigenza di prima squadra ha dimostrato di masticare tabacco con qualche schitto qua e la.
Siamo in B, ritengo CALVETTI, con cui ci diamo solo del ciao, tra l’altro lui è “fascio” e io Socialista-Riformista (n.d.g), ma uno dei pochi che SA di calcio, ma gli mancano – probabilmente – le “relazioni” a certi livelli.
Toni D.S. e Calvetti capo scout Generale.
E col balòn ho finito.
Alè Verona forever!

GAZZA VERGOGNA! tre ANCYRA…A CANAAA?!? (no le famose Nosse…)

Ho tutto in testa, ma la testa dov’è?
Dopo 37 ore tra veglia, viaggio “a tratte”, scali di durata mostruosi, un diecimila paseggeri in attesa e DICIOTTO SEDIE non a pagamento occupate perennemente da famiglie di 7/10 persone in attesa del tuo gate (204) per sette ore in piedi…
Queli della BUSINESS hanno i LOUNGE CLUB per l’attesa, vino decente, musica soft e volendo un massaggio.
Che novità i schèi… 🙁
A domani.

LE MIE SCUSE

Avevo scritto che nell’ultimo Topic mi sarei occupato della “Media Industria del Sesso” di questo paese.
Ci ho provato un paio di volte – non temo le argomentazioni difficili – ma l’ho trovata una cosa ingiusta nei confronti del paese in cui sono ospite.
Inoltre ogni volta che lo rileggevo (l’ho cambiato almeno tre volte) ero assalito da mille dubbi.
Qui la mercificazione sessuale si accompagna realmente, non sempre ma spesso, alla miseria vera e alla “necessita’ ” di sopravvivenza.
Non e’ cosi’ in tutti i paesi dove tale “industria” esiste ma qui e’ cosi’.
La botta finale l’ho avuta stasera scendendo a buttare le immondizie verso le dieci di sera.
Sono l’unico uomo che lo fa e per di piu’ “musungu” (significa bianco, ma come senso che non e’ molto molto gratificante, ma nemmeno offensivo).
Nella strada non c’era nessuno tranne un “mtoto” (bambino) di non piu’di 6/7 anni, di carnagione “inusualmente” (…) molto chiara, seduto silenzioso per terra.
Non descrivero’ la sua espressione e soprattutto i suoi occhi asciuttissimi per la “consuetudine”.
Con ingenua curiosita’ ho chiesto a Nancy cosa facesse mai a quell’ora da solo.
Aspettava la madre “al lavoro” in uno dei piu’ malfamati Night Club (figurarsi) del Sud del Kenya, come OGNI sabato e domenica.
Ho provato a convincerla a chierdergli se aveva fame
avendo il frigo pieno di roba.
La risposta e’ stata agghiacciante: vuoi che domattina per ore sua madre venga sotto il nostro balcone ad urlare i peggiori insulti possibili a noi, poi tu patirai e la dose sara’ doppia finche’ non si stanchera’.
Piccolo “scaranfoncino” tra noi, neanche tanto piccolo, e sono sceso con due delle piu’ buone banane che ho mangiato in vita.
Papa Francesco oggi ha detto crhe la vita bisogna prenderla da dove ariva…
Santo Padre, con tutta la mia vera ammirazione di indefettibile ateo, lo so so che Lei e’ infallibile sulle verita’ della Fede, ma qui dove mi trovo, e’ solo il libero rbitrio??!
A presto.

BRICIOLE e AMORE

Mombasa e’ una grande citta’ del Sud del Kenya e ne ha tutte le caratteristiche.
Gente poco incline “ad aprirsi” coi forestieri, esclusa la parte “fasulla” dei e delle lavoranti della “media industria” (…) del sesso.
Quindi gli usi e costumi (autentici) del luogo li raccogli a briciole, e anche li’ devi stare attento perche’ il pettegolezzo ed il sentito dire vengono spesso elevati a “verita assoluta”.
Una piccola contraddizione dal momento che Mombasa e’ l’unica citta’ portuale del Kenya (dov’e’ il mix culturale delle citta’ di porto?), e gli abitanti sono in gran parte commercianti e quindi teoricamente dovrebbero (?) essere piu’ inclini alla conversazione.
Ma Mombasa e’ l’unica grande citta’ a maggioranza assoluta mussulmana (ma assoluta minoranza 11/12 % nell’intero paese).
Non azzardo teorie del piffero su questo dato, ma comincio ad avere qualche vaga idea in merito.
Il cosiddetto “tribalismo” in Kenya e’ abbastanza residuale, mentre il conflitto politico, specie nel nord del paese e’ molto acceso e, talora, feroce.
Quindi piu’ pettegolezzo di bocca in bocca che vere discussioni da cui trarre elementi di “vita sociale”, e appena provi ad andare un centimetro piu’ in profondita’, perfino su cose semplici come la composizione della famiglia che SAI essere regolare, ecco subito lo svicolamento e qualche giro di parole fumoso.
Poi ci sarebbero alcune cose “visibili”, ma la visibilita’ da sola non fa Storia.
Ieri un’amica di Nancy, diciamo meglio conoscente – l’amicizia qui e’ merce piu’ rara dello Zilonio Arcuato – viene per un caffe’ e per essermi presentata con tutti i crismi.
Adulta, sposata, senza figli (rarita’ estrema).
Prima di venire nella CASA di una coppia sposata, ma dove LUI e’ un “musungu” (un bianco), il mio comportamento nel quartiere e’ stato “controllato”, per quasi un biennio, di dritto e di rovescio.
Dopo una mezzora la conversazione (ultra convenzionale e per me noiosetta) langue, e allora si va su “terze persone”.
C’e’ un “contenzioso” tra me e Nancy che ci ha visto (quasi) litigare per la mia incredulita’.
“Posso parlarne?”, mi viene educatamente chiesto, essendo la cosa chiaramente a conoscenza anche dell’ospite.
Caspita, parliamone…
Dunque il “fatto”:
Nella casa di fronte alla nostra vive una donna SVIZZERA (ripeto Svizzera!), della buona borghesia del suo paese (…), presumibilmente figlia di un uomo politico (…), che, stanca di avere telecamere, fotografi e giornalisti in giro per casa, decide di venire in QUESTO quartiere, sposare un venticinquenne di qui, ma conosciuto in Svizzera, di cui non si sa se studente, professore, scrittore (ultimamente risulterebbe “commerciante” con due negozi in centro a Mombasa).
La “Svizzera” e’ da un anno madre “felice” (…) di 3gemelli3.
Io, ovviamente parlando senza reticenze anche della mia esperienza con Nancy, insisto che nei “parametri esistenziali” (?) sopradescritti, c’e’ piu’ di qualcosa che non mi torna.
Quindi rispiego e motivo in lungo e in largo ogni mio dubbio (educazione borghese svizzera compresa-n.d.g.).
Alla fine la conclusione che vede entrambe “unite nella lotta”: “…Perhaps they love each other…” (forse si amano…).
A quel punto ho ceduto con un FORSE in italiano corretto.
P.S.:
Chiedo cortesemente di lasciar perdere, anche un semplice CENNO, il Sistema Metrico Decimale degli organi riproduttivi di ogni specie vivente. Grazie.

RAIN, RAIN,RAIN…and some tears

Potrebbe sembrare un messaggio in codice tipo “Qui Radio Londra”, e infatti lo e’.
Fatta l’esperienza l’anno scorso, ho portato un paio di stivali di gomma per me e per mia moglie.
Ma il dito mignolo del piede destro, “probabilmente” fratturato cinque giorni prima della partenza, si rifiuta categoricamente di entrare nonostante mezzo barattolo di borotalco per farlo scivolare con delicatezza. I marciapiedi non esistono e cosi’ non posso andare in cerca di “curiosita’/novita” per un Topic anche del piffero.
Il fatto che ogni giorno becchino un politico (e dintorni) corrotto mi pare una NON notizia dalle nostre parti. Che le aperture dei vari Tg siano una dozzina di minuti di contumelie fra le due fazioni politiche di questo paese, si differenziano da quanto accade da noi solo perche’ qui sono solo DUE e non esistono le “minoranze” delle maggioranze e nemmeno le minoranze delle minoranze.
E come “Cristo si e’ fermato a Eboli”, qui la musica si e’ fermata al Rap e al Reggae, che comincio a non Reggaerlo piu’.
E… pioveee…

P.S.:
e non spiegatemi che questo non e’ un Topic serio.
Please.

RAIN, RAIN, RAIN…

Potrebbe sembrare un messaggio in codice tipo “Qui Radio Londra”, e infatti lo e’.
Fatta l’esperienza l’anno scorso, ho portato un paio di stivali di gomma per me e per mia moglie.
Ma il dito mignolo del piede destro, “probabilmente” fratturato cinque giorni prima della partenza, si rifiuta categoricamente di entrare nonostante mezzo barattolo di borotalco per farlo scivolare con delicatezza. I marciapiedi non esistono e cosi’ non posso andare in cerca di “curiosita’/novita” per un Topic anche del piffero.
Il fatto che ogni giorno becchino un politico (e dintorni) corrotto mi pare una NON notizia dalle nostre parti. Che le aperture dei vari Tg siano una dozzina di minuti di contumelie fra le due fazioni politiche di questo paese, si differenziano da quanto accade da noi solo perche’ qui sono solo DUE e non esistono le “minoranze” delle maggioranze e nemmeno le minoranze delle minoranze.
E come “Cristo si e’ fermato a Eboli”, qui la musica si e’ fermata al Rap e al Reggae, che comincio a non Reggaerlo piu’.
E… pioveee…

P.S.:
e non spiegatemi che questo non e’ un Topic serio.
Please.

IL MONDO DIETRO DI TE

Ho appena terminato la visione di “LOVE & MERCY”.
Non un gran film, a tratti noioso, ma ogni amante dei Beach Boys, o Brian Wilson che è lo stesso, deve vederlo.
Dietro ai fallimenti o successi (caso raro) dei gruppi musicali, c’è una VITA.
E la VITA sono cazzi.
Faccio un solo esempio: la song “God Only Knows” è un capolavoro assoluto, ma il padre di Brian Wilson, genio fragilissimo, definì la qualcosa come “cacca”.
Se sei un ragazzo educato che rispetta il padre, c’è da andar fuori di testa.
Cosa che puntualmente avvenne.
E’ pur vero che lo show business ti macina, ti porta via anche le piccole certezze.
Ma io so che la cosa avviene anche nella vita comune.
C’è una parte di vita che con fatica ti costruisci tu, e una parte che NON è tua e la inficiano “altri”: padri e madri in particolare.
Se sai bilanciare la cosa, bene, altrimenti…
E’ un Topic breve e lo chiudo qui.

LE RAGAZZE E L’INVIDIA DEL PENE

Per carità, nessuno mette in dubbio le prime importani scoperte di Freud nella prima fase dei suoi studi.
Ho qualche perplessità a pensare ad acune donne nordafricane con quel complesso.
Freud resta un grande, ma come molti grandi pensatori, sono destinati ad essere revisionati.
Tutti?
Proprio tutti?
Attenti alla trappola.