ORROR VACUI 2

La numero 1 e di qualche anno fa.
La pagina che state leggendo è quindi da considerarsi bianca.
Non mi viene un’idea neanche a tirarla con la pinza.
E se le idee fossero estinte?
E sì che basta apriere un quotidiano, il magazine allegato, il magazine specialistico allegato all’allegato, ce ne sarebbero.
Ma sono idee?
L’opinione non è un’idea, o forse lo diventa?
Io ci avrei anche provato, cercando di distinguere tra “contenitore” e “contenuto”, ma il successo è stato pari allo zero, quando non “noioso”.
Ci srebbe il cinema, la musica, la bellezza, la bruttezza (di certe cose), ma diventano “opinioni”.
No, cari lettori, no.
Per oggi non ci sto.
Segnalo, ma solo di sfuggita (dal sen, suo) una frase che oggi ho sentito al bar (grande luogo di forma-informa…) : “…qui ci vorrebbe una BELLA (?!?) guerra, altrochè…”.
Boh, sarà che tra piccole e medie ce ne sono così tante e uno non ci riflette sopra.
Oppure sarà perchè assomigliano pochissimo a quelle che ci hanno raccontato, la Seconda, piena di film “eroici” film di seconda mano e qualcuno “troppo intelligente” e pertanto fuorviante, la Prima, così lontana, ma che deve essere stata l’orrore degli orrori.
E la prossima? Ci sarà una prossima?
E qui purtroppo l’orrore del vuoto si va riempiendo.
Fine della pagina bianca.

JEP GAMBARDELLA e la “verità”

Si dice che ci siano molti modi per dire la “verità”, che forse non sono poi molti.
Esempi:
– COME dirla…
– QUANDO dirla…
– SE non dirla… (lasciando che siano le proprie azioni a lasciarla intendere…)
– SE dirla “scherzando”… (pare che fosse più in uso una volta)
– SE dirla e basta (senza repliche).

Chi volesse partecipare a questo (non facile) Topic, sarà OBBLIGATO a GUARDARE la CLIP che posterò nel MIO PRIMO POST.
Benchè sia tratta da un film, è una scena che vive di “luce” propria, e non è strettamente necessario aver visto il film.
Probabilmente sarà capitato a qualcuno che qui legge di trovarsi in una situazione analoga a quella di JEP.
Come vi siete comportati?
Come vi sareste comportati in una situazione analoga?
Al momento opportuno dirò, ovviamente, la mia.
Chi c’è c’è e chi non c’è…
Non cambia molto della “verità”.
Mentre non bisogna MAI dimenticare che la VERITA’ (senza virgolette) è sempre e solo UNA.
Quale?
Quella in cui le cose si sono verificate realmente.
🙂

p.s:
provo a fare due tentativi di postare qui la clip…se non ci riesco le “verità” possibili sono:
a) il sistema del web non lo permette;
b) non conosco il sistema;
c) sono un informatico maldestro e un po’ ignorante.

>>> http://www.youtube.com/watch?v=8IrqoviP5Jw
>>> https://www.youtube.com/watch?v=8IrqoviP5Jw

LA GRANDE BELLEZZA…

E’ vero.
Paolo Sorrentino ieri sera era al Teatro Romano a parlare dei suoi film (forse occorreva una interlocutrice che lo mettesse un po’ più sotto pressione, se dico “stimolasse” viene fuori quel che non deve-n.d.g.).
E io sono un po’ “Jep Gambardella”, il protagonista della GRANDE BELLEZZA, un po’ cinico, un po’ sentenzioso, e se non sei Celine o Oscar Wilde, la qualcosa, talora e talquando, può anche imbarazzare.
A proposito di cinismo, come è andata la juve a Berlino?
Ha trovato un giudice, come disperatamente cercava il mugnaio di Potsdam che aveva subito un grave sopruso?
No era perchè a Berlino ci sarà pure un giudice, magari di origine spagnol-catalana, che fa un po’ di giustizia.
Hei ragassuoli, è importante saperlo, perchè qua le Pilsner Urquell sono finite, mezza bossa di Jim Beam pure, e quello zuccone del mio compare voleva aprire una bossa (nova, anzi novissima) di Four Roses, ma non sa che è “dedicata” e non si può aprirla.
Allora mi volete dire com’è andata a Berlino, sì o no hostjòn?!?
Una GRANDE BELLEZZA sì o no?!?
😀 😀 😀

Minuto 92 e 27 secondi: ANNUNCIAZIONE (Della Scala), noi saremo sempre là…

Ho appena finito di rivere l’intera partita di ieri, e in particolare il volo dell’Angelo Juanito Gomez Taleb.
Maraveja!
Chi capisce di balòn non dimenticherà il “gesto tennico” di un giocatore semplice e perfetto.
Quindi semplicemente perfetto, e quindi indimenticabile.
Sul resto: la conferma che allo stadio si sviluppa la passione, ma non si capisce quasi un casso di ciò che accade VERAMENTE sul campo.
I “rigori” (su Juanito el Angelito e su Llllorente)?
La mia opinione è o tutti e due, ma più probabilmente nessuno dei due.
Sul resto delle decisioni arbitrali niente di particolarmente (…) scandaloso.
Fideve.
Quindi GAUDEAMUS IGITUR! (andemo a godarse-traduzione libera, libertaria e liberatoria).

p.s.:
La vergogna per i ripetuti cori “Heysel” è collettiva, anche per chi come me ha provato un totale, pesante, insopportabile disagio.
Ma riguarda una tifoseria troppo spesso spesso “carica” (fuori luogo) e piena de alcool, mai la città di Verona.
Amen.

FISIOnOMICA

Lasciate perdere, o voi che siete entrati, la FISIOGNOMICA è una “bullshit”, una sciocchezza, anche se scritta correttamente e nel corso di alcuni secoli ha avuto pure dei sostenitori di nome, pure un veronese che di nome faceva LOMBROSO Cesare, forse perchè non rideva mai, o non aveva nulla per cui ridere, tranne la sua “teoria”, quella sì un po’ foolish.
Prima di cimentarmi, vi comunico che per oggi violerò la promessa che mi ero fatto in un mio post: usare parsimoniosamente l’anedottica personale.
Prima d’ogni altra cosa vi informo che mi sto cimentando, con un successo ancora tutto da dimostrare, con una delle morali evangeliche Gesùcristiane (con qualche piccolo adattamento):
non giudicare con disinvoltura se non vuoi essere giudicato con gli stessi parametri (…o giù di lì).
Niente di meglio (?!) per un esperimento sul campo che avere cinque o sei ore di attesa in uno degli aereoporti, ormai, tra i più internazionali del mondo: il “famigerato” Ataturk di Istanbul (chi segue da almeno un anno questo Blog può capire il perchè di questo attributo).
Ero molto stanco, la tratta Mombasa-Istanbul non era stata molto tranquilla: i vuoti d’aria e relativa “dance” non sono di norma un gran problema, volo da molti anni e non ho timori,
Tranne quando ciò accade quando sei nella microscopica toilette col tuo “cosino” in mano e cerchi di essere educato e centrare il water.
Vi giuro che sono esattamente ” ‘azzi acidi”.
Mi sono sentito come il tenente Frank Drebin, sì il rimpianto Leslie Nielsen.
Il getto andava in ogni dove tranne, appunto, il DOVE dovrebbe andare.
Essendo poi una personcina educata, ho pulito TUTTO! (il mio, e con non poca fatica, anche l’altrui).
Ma ci è voluto tempo, quindi quando sono uscito dalla toilette c’era una bella fila, e le occhiatacce erano inequivocabili.
Che fare? (lo diceva pure Lenin)
Provateci voi ad abbozzare una SPIEGAZIONE, dai che mi diverto io.
Tutto un “sorry de qua, sorry de là” e uno mi ha pure sibilato un “sì ‘a soreta”, e io ho fatto l’inglese perchè fare “l’indiano” non mi sentivo molto credibile.
Bon, aereoporto dunque.
Migliaia, migliaia, migliaia di passeggeri in transito, controlli feroci, mica per Papa Francesco e gli Armeni, macchè, hanno problemi loro ed è il più grande aereoporto aperto ad Oriente e dintorni, penso si capisca da sè.
Insomma il tempo passa e il gigantesco tabellone elettronico NON indica il mio “gate” e non mi fido più a chiedere indicazioni perchè mi avevano già fatto fare DUE VOLTE il periplo dell’aereoporto, a vuoto.
Boooni, il mio Inglese è moolto migliorato (il loro no!).
E allora?
Allora comincio a chiedere “aiuto” a Lombroso (Cesare) e alla FISIOGNOMICA: chi possono essere gli italiani?
L’incrocio di lingue e dialetti in un assordante brusio rende IMPOSSIBILE distinguere la lingua parlata, inoltre comunico subito che abbiamo perso ben DUE RECORD MONDIALI:
1) camiseta verta (almeno fino al villo pettorale, con variante catenona d’oro)…ho seguito ben due turchi e un russo così conciati e non erano diretti a Milano;
2) i “jumpers of steps or line” (saltatori di coda o ostacoli direzionali) ormai è universale…, qui ho seguito un Kazako che non era diretto a Milano.
Il politicamente corretto mi ha impedito di usare segni come il naso adunco, colore dei capelli et similia.
Il tabellone elettronico indica finalmente Milano!(ma non il numero del “gate”, che sono oltre trecento e chi viaggia mi capirà) e manca un’ora e mezza alla partenza.
E lì il “genio italico”(??) mi viene in aiuto:
SOLO gli italiani e le ITALIANE sono “CARBONIZZATI/E” dal solealtrimentinessunocapiscecheseistatoinAfrica e portano t-shirts molto “blusanti” ( no, niente a che fare con J.L Hooker o Muddy Waters), diciamo fuori dai pantaloni, e via che ti seguo giusto-giusto.
Tralascio l’avventura col poliziotto turco addetto al controlo passaporti, da me definito “microscope” durante la coda (40 minuti per sette controlli) che mi si rivolge in corretto e gentilissimo italiano (!!) ed io, che ciacolone sono e lo si sa, ho smesso di cazzeggiare solo dopo il montante brusio alle mie spalle.
E la FISIOGNOMICA?
Beh, tu vedi il Presidente Setti al’aereoporto Ataturk, lo segui con fiducia esteriore e fisiognomica, e ti trovi…IN ALBANIA!
Poi ci sono quelli bravi, col passaporto elettronico e sanno fare l’auto check-in sulle apposite colonnine elettroniche.
Eee Vai Gazza!

HEARTS OF DARKNESS

Topic rapido.
Il 30 Aprile è stato il cinquantesimo anniversario (termine – forse – inadeguato, almeno per un europeo) della fine della “Guerra del Vietnam”.
Per la verità quella è la seconda guerra della storia contemporanea, ma quella precedente (contro i francesi) è ricordata, più comunemente, come “Guerra d’Indocina”.
Stop.
Ho “rinfrescato” a modo mio l’evento:
a) riguardando per la terza, quarta volta, “Apocalypse Now” (versione “Redux” con una quarantina di minuti aggiunti con le scene tagliate nel montaggio del precedente film);
b) guardando per la prima volta (!!) il documentario sul film “Hearts of Darkness” (splendido!), praticamente un terzo film nel film;
c) mettendo sul comodino il libro di Conrad – “Cuore di Tenebra” – dichiaratamente ispiratore (…) del film stesso.
Non faccio nessun commento, nè ideologico, nè filmico.
Vi dico solo che vale la pena perdere un po’ di tempo per cercarli o farseli prestare, questo vale per i miei coetanei e per i più giovani ( con un pelino di “sale in zucca”).
Perchè?
Perchè dentro ad a), b), e c), c’è praticamente “tutto”.
Molto oltre l’evento storico.
E allora?
Allora ne riparleremo, “a volendo”, con quelli cui interesserà parlarne.

MORIRO’ semi-IGNORANTE…

…musicalmente parlando (ma non solo).
Qualcuno che ha tempo, io ne avrei ma non mi basta, ha stilato una lista dei “1001 Albums da Ascoltare Prima di Morire” (la trovate su Internet in varie forme).
L’elenco va dal 1950 al 2005.
Io ho contato quelli dal 1950 al 1980, non ho superato il 60%.
Figuriamoci negli anni ’90/2005 dove ho lasciato molto perdere.
E poi ci sarebbero un paio di migliaia di albums (roba mia) di cui ho ascoltato solo “brani a salto”.
Dall’elenco manca la Classica e la Lirica , ma anche lì avrò ascoltato si e no il 15% degli album editati.
Leggendo i giornali, riviste e libri, una volta riuscivo ad ascoltare la new-age (la Classica no perchè QUELLA ESIGE una sua propria attenzione), ora ascolto solo Jazz, dopo averlo snobbato da sempre (non lo capivo, ma adesso qualcosina sì).
Eppure la Musica è una forma Alta ed Evoluta della COMUNICAZIONE.
Quindi, oltre che semi-ignorante diventerò poco comunicativo.
Mi toccherà chiudere il mio Blog…
🙂

IL DIARIO

Personalmente non riesco a gestirlo o forse non ho niente di particolare da tramandare.
Solo appunti, anche perchè la memoria spesso si piega per motivi anagrafici.
Non è così per il Fisico Leo Szilard il quale confidò ad un amico, fisico pure lui, che aveva deciso di tenere un diario, un registro dei fatti per… INFORMARE DIO.
L’amico rispose: “… non credi che Dio, in quanto tale, sappia già come sono andati i fatti?”.
“Certo che lo sa -rispose Szilard – però non conosce la mia VERSIONE…”.
C’è forse una “morale” sottesa?
Una morale!?
Aridaghela con ‘sta morale, in questa Piasseta?
Dai siamo seri, o facciamo del nostro meglio per esserlo.
😎