WOLINSKI: The French Sniper

Volevo cominciare quest’anno con un Topic che fosse un po’ spiritoso.
So bene che i miei sono spesso vani tentativi, ma senza ironia, auto-ironia e qualche sorriso (da qualche tempo non riesco più a “sganassar”-n.d.g.) la vita quotidiana mi pare di una pesantezza insopportabile.
Ma ciò che è accaduto a Parigi, almeno per qualche giorno, non me lo consente.
Non so quanti di voi conoscessero Georges Wolinski, uno dei disegnatori satirici uccisi nell’attentato.
La mia generazione, quella fumettara, ci è cresciuta con lui e le sue vignette su “Linus”.
Era talora come la soda caustica e un tantinello maschilista, ma ti faceva riflettere sorridendo, una delle massime ed incisive forme di ginnastica mentale.
Chi ha voglia vada a cercarsi qualcosa su Internet, e non è assolutamente necessario conoscere il Francese per capire.
Questo è un Blog libero, ma personalmente non apro una discussione sull’Islam e sui suoi blasfemi seguaci, i terroristi.
A suo tempo ho già detto la mia, e poi mi sento un po’ un “vaso di coccio”, stretto tra i diversi integralismi, e resto sempre dell’idea che solo gli islamici possano in questa fase combattere seriamente il LORO terrorismo, ma la materia è di viscosa delicatezza, totalmente al di fuori delle mie conoscenze e competenze.
Leggo che la storia filmata di Chris Kyle, l’American Sniper, sta andando bene al botteghino.
Kyle aveva un fucile ad alta precisione da dove sparare a kilometrica distanza.
Wolinski, e altri, usavano una matita che avrebbe potuto ucciderli, inermi e COSCIENTI bersagli che ci volevano far riflettere sorridendo.
Potevano “starsene fuori”, non lo hanno fatto.
Chapeau et honneur.

MATER IGNOTA (m.ignota all’anagrafe)

Ho trovato un vecchio appunto datato 2009.
E’ da allora che volevo dedicare qualcosa a quella “categoria professionale”.
Le difficoltà mi sono apparse parecchie se volevo farlo “in punta di tastiera”, senza cioè trasformare il tutto in una roba da caserma.
Io ne ho conosciute abbastanza, frequentate a pagamento mai.
Tra loro non ne ho conosciuta mai una dalle caratteristiche “farabutte”.
Ne ho avuta qualcuna come vicina di casa quando non avevo l’età.
Ne ho avute 6SEI6 condividendo il pianerottolo nei miei sette anni di abitazione al Quartiere Stadio, avendo l’età.
Educate, gentili, “generose” nel ripagarmi (sine pecunia) quando scrivevo per loro lettere appassionate ai loro “morosi”, tutti in gabbia.
Un paio avevano la prole in collegio, in quel caso le lettere erano delicate e difficilissime.
La prole in genere le “odiava”.
Mentendo (su ordinazione) facevo scivolare qualche promessa (non mantenuta) che “un dì verrò a prenderti e saremo felici…”.
Ho fatto in tempo a conoscere uno di loro, madre deceduta nel frattempo, per scoprire quanto la odiasse, come un bambino odia qualsiasi abbandono, anche temporaneo.
La maggior parte delle madri ignote, ai tempi, avevano poche alternative, vite da “macelleria” alle spalle, ed un’età (intorno ai 40 anni) che non concedeva loro molte alternative di “lavoro”, o forse, per qualche inclinazione meno nobile come la pigrizia.
Poi, nel corso degli anni, tutto divenne un gran “CASINO”.
Cominciarono a “praticare” ragazze dall’apparenza e dalle possibilità “normali”, e il tutto smise di avere un interesse letterario (??) e sociologico (??) per me.
Per un paio d’anni girò una cassetta con le interviste che feci ad una dozzina di loro, piuttosto seria con qualche sprazzo di ironia genuina che da loro scaturiva.
Altri tempi, com’è giusto che sia e senza prendere in prestito l’evoluzionismo darwiniano, che si basa sul principio che la specie che resiste di più è quella che si adatta all’ambiente, proprio il nuovo ambiente che si era andato a creare, fino alle cronache che hanno riempito i giornali fini ad un paio d’anni fa, QUEL tipo di “madri ignote” mi è parso sia sparito, o meglio ho avuto altro da fare per verificarlo.
Perchè questo Topic ora?
Beh, una sorta di “ispirazione” mi è venuta dalle durissime reprimende fatte da Papa Francesco I° di fronte al consesso di vescovi e cardinali, leggetelo con itelligenza scevra da pregiudizi, è una “bomba spirituale” che non ha eguali nella storia recente della Chiesa Cattolica.
Non sogghignate stolti, riflettete, quella reprimenda è estesa a tutti, nessuno escluso.
Chiaccherandone con un amico, mi ha suggerito un famoso versetto tratto dal Vangelo di San Matteo: “…E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani (esattori delle tasse) e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
“Loro” erano i Farisei.
Ecco su chi sono i Nuovi Farisei d’oggi farebbe aprire un altro Topic.
Tosto.
Fate voi.

Buone Feste a tutti.
Avrei potuto dire anche Buon Natale, ma non sono un fariseo…

IL LIBRETTO

Era una vita che non ne vedevo uno.
Una settimana fa l’ho rivisto in una bottega del centro (…), ma sono rimasto impassibile per il rispetto che porto alla sua età.
Avendo un po’ di tempo da spendere, ho fatto qualche telefonata.
Beh non proprio “qualche”, ma almeno una decina, e ben “mirate”.
In più ho fatto una visita confidenziale ad un “gestore”.
Credevo che “il libretto” fosse stato ucciso dai supermercati, invece ho scoperto che è sopravvissuto e, purtroppo, è tornato a proliferare.
Un segno dei tempi che corrono.
La mia memoria ha fatto un salto all’indietro ed ho ricordato quelli di famiglia.
Erano tre.
Uno con la copertina nera per la Bruna, uno con la copertina tipo “marmoreo” per Elia ed uno cartonato per Vergilio (Virgilio).
La Bruna era “la latàra”, Elia “el salumier”, Vergilio (Virgilio) “el frutaròl” (che essendo semi-analfabeta, ci rimetteva un sacco di soldi perchè doveva usare la memoria vergognandosi di non saper (quasi) scrivere, quindi quando lo faceva in solitudine, molte cose gli sfuggivano).
La base di tutto era il rapporto fiduciario perchè “il libretto” era UNO ed era detenuto dal venditore.
I primi giorni del mese, una decina di giorni circa, si pagava in contanti, poi era solo un “par piasèr segna o nota”.
La mia memoria, quindi anche i dettagli, finiscono qui.
Ho consapevolezza che nessun Under ’60 avrà capito il senso di questo Topic, quindi siamo perfettamente nella norma e nella tradizione di questo Blog subliminale.

Se i bambini fanno oooh, scommettiamo che KOBE BRYANT e LEO MESSI faranno SSSHHH…

Kobe e Leo, sono da anni i “testimonial” della compagnia aerea di bandiera (?!) (nazionale) della Turkish Airlines.
Un aereo, come una nave, è SUOLO nazionale turco.
E’ pur vero che gli spot li girano in uno studio, ma l’immaginario e “reale” si fondono.
Risponderanno a tono a qualche eventuale domanda dei giornalisti su come si trovano ad avere un “padrone” (il Presidente Turco Erdogan) che considera le donne…DIVERSE, e UN GRADINO SOTTO ALL’UOMO?
Sulla FORTUNATA “diversità” della donna, per grazia di Dio (grazie Dio!) e gioia degli uomini, si tratta di una banale ovvietà che si vede ad occhio nudo (?!), anzi col nudo si vede meglio.
Ma quella che si trovi un gradino sotto agli uomini (quali?), e deve orgogliosamente sentirsi soddisfatta ad esercitare SOLO il ruolo di madre e STOP!.
Erdogan comunque è stato preceduto da un consigliere comunale, tale Zelger, un “cattolico integralista”(virgolette del giornale che ha riportato la notizia), che una ventina di giorni fa ha fatto, più o meno, le stesse affermazioni.
Ma non essendo Zelger accorto (?) come Erdogan, ha supportato (??) tale diversità… nel modo di guidare (e parcheggiare!) delle donne rispetto agli uomini
Bene, bravi, biis.
Ma si può, no dico si può, nell’anno di grazia 2014 castroneggiare così?
Lasciamo stare il poro Zelger, che magari, forse, è anche uno normale nella vita di tutti i giorni, ma Erdogan, mussulmano, non si fa “sfuggire per caso” una cosa che è scritta da oltre un millennio nel Corano, e sula quale gli Ayatollah più accorti, hanno glissato da un po’ di tempo.
E così, tutto d’un botto, il Corano e la Bibbia uniti nella lotta.
Contro le donne.
Miserie preoccupanti.
E l’Europa, no dico l’Europa, di cui la Turchia fa parte, pur attanagliata in una crisi senza precedenti, se non lontanissimi, cosà farà l’Europa, una “bomba” (carta…), cioè un comunicatino, un documentino, una mozioncina di “dissenso” la produrrà?
Sì penso di sì, e sarà un grande…PLOF!
No dai, riprovaci Europa, mia agognata Europa, quella ha fatto cilecca!
Pronti per la seconda?
Sììì: PLOOOOOOFFF!
p.s.:
E Erdogan dirà che quella “bomba” (carta…) gli ha fatto pure male…ahi, ahiaa.
Mala tempora sfrecciant… , visto che il currunt lo disse Cicerone duemila anni fa, e da allora di “progressi” ne abbiam fatti millanta, e molto millantati…
🙁

no topic: QUANTO VALGONO (e costano) TRE MESI DI VITA (in più)?*

*E’ il titolo di un articolo di un inserto del Corriere che di solito pochi leggono, la parte tra le parentesi è mia.
Io l’ho letto, l’ho riletto, ho fatto le mie sottolineature, le note in colonna, quelle sul notes, ma non me la sono sentita di scrivere un Topic.
E’ un tema etico che non mi coglie impreparato, ma sul quale ci vuole cautela e rispetto.
Questa volta scriverò il mio post, come fanno tutti.
Interesserà a pochissimi, lo capisco e vi capisco, ma mi va così.
L’Hellas entrerà con delicatezza, un attimo, nel mio post e niente di più.
Questa è la motivazione perchè non esiste un mio Topic-Tesi, ma ci sarà solo il mio post, o più d’uno.

Colgo il momento per ringraziare tutti-tutti per l’inusuale attenzione che avete riservato al Blog di mese in mese.

Forse, chissà, con un Presidente come PARENTELA vincevamo un altro scudetto, hai visto mai…

La “gaffe” del Presidente Setti sull’origine del nome Hellas (Verona) è una “gaffe” bella e buona.
Punto.
Ma sedendo e mirando (?) interminati post e sovrumane cazzate scritti contro l’attuale società (che non ho mai risparmiato, vedi anche qualche Topic fa…), io nel pensier mi fingo…che ghe n’è un fracazzo che si meriterebbero il buon Parentela & Company.
Fermo restando che della “company” abbiamo conosciuto (fortunatamente) il solo Mr. Mandorlini era…
😐

FATTORE “J”

Ti puoi immaginare se mi imbarcavo sul celebre “fattore K-komunizm” di Ronchey.
E poi saranno trent’anni che non vedo un comunista “vero” di una certa rilevanza (e io ne ho conosciuti di veri, e ho allaciato qualche -raro- rapporto d’amicizia-conoscenza-stimabile.
Quelli di voi sotto i cinquant’anni ne hanno sentito parlare solo quando il Cavalier Berlusca, sdraiato sul divanetto psicanalitico, parlava delle sue ossessioni fanta-dreams.
Torniamo alle cose serie, con la premessa che, Dominus o non Dominus, ne parlerò da semplicissimo fruitore (beeh, inzomma, giù di lì).

Negli ultimi quaranta giorni, fatalità o meno, ho visto-rivisto quanto segue:
– The Doors:
dove il “maudit” Maestro di Pensiero è “J”im Morrison.
A suo tempo il film non mi piacque granchè, ma rivisto a distanza di tempo, meno influenzato dall’idea che “obbligatoriamente” ti fai di un mito della tua gioventù, c’è qualcosa che vale, al di là delle loro canzoni e del loro essere “topòs-luogo rappresentativo”;
– Walk the Line (orrendamente tradotto “Quando l’amore brucia l’Anima”):
è un film che narra la storia dell’infanzia, degli esordi e del primo successo, del giovane “J”ohnny Cash.
E’ un film che mi sento tranquillamente di consigliare a TUTTI gli appassionati di musica, indipendentemente dai gusti.
L’interprete di “J”ohnny Cash è il bravissimo “J”oaquin Poenix.
Qui apro una delle mie note sub-ordinate al tema principale.
“J”oaquin Phoenix ha una deformazione labiale detta volgarmente “labbro leporino”.
Ci sono almeno altri due famosi attori americani con lo stesso, evidente, difetto e non sempre coperto dai baffi: il grande “J”ason Robards (indimenticabile “Cheyenne” di C’era una volta il West) e l’apprezzato Stacy Keach (splendido ne I Cavalieri dalle Lunghe Ombre, ottimo western post Guerra di Secessione, dove interpreta i fratello maggiore di “J”esse “J”ames).
Non mi viene in mente un attore, non americano, con quell’evidente difetto fisico.
Forse qualcosa vorrà dire, ma non ho tempo adesso.
– All is by My Side:
Il film, parzialmente noiosetto, ma narra la storia (leggermente romanzata) di un anno di vita, da ignoto a mito, di “J”imi Hendrix.
A mio parere il film va visto da tutti quelli che amano “J”imi ( 😀 …) e per l’incredibile bravura di chi lo interpreta, una rassomiglianza fisica quasi impossibile e, soprattutto, il modo in cui imita “J”imi nel suonare la Stratocaster.
Vorrei ricordare ai non aficionados che “J”imi era mancino e quindi non basta saper suonare la chitarra da destro per fare la parte di “J”imi.
Una curiosità che nemmeno io ricordavo, e che nel film è rappresentata magnificamente, è che l’idolo di “J”imi era Eric Clapton, e il timido e pigro “J”imi accetta di andare a Londra solo dietro la promessa che gli verrà presentato il suo idolo.
Poichè il film non è facilmente reperibile, ve la riassumo:
Siamo all’interno di un mini locale londinese, sul palco sono in tre, Clapton e Ginger Baker riconoscibili (quindi sono i Cream), il manager di “J”imi va da Clapton chiedendogli se alla fine delo spettacolo può presentargli un suo talentuoso fan. Clapton accetta. “J”imi incoraggiato chiede al manager se Clapton accetta di fargli suonare un paio di “pezzi”.
Al “perplesso”, ma positivo assenso di Clapton, “J”imi sale sul palco e chiede a Clapton se conosce alcuni brani che lui cita. Avutane una risposta negativa “J”imi si rivolge a Clapton e, senza ironia alcuna, gli dice: “Eric tu sei il dio del blues, devi conoscere questo pezzo…seguimi…”.
E attacca un riff della madonna santissima e beata, al che Clapton, staccando la sua spina dall’amplificatore e se ne va dal palco.
Raggiunto dal preoccupatissimo manager di “J”imi, Clapton gli si rivolge così: “…ma chi cazzo è questo?!?…ma tu che lo conosci, è davvero così bravo…FUCK!…”.
Pare che la cosa sia autentica.
Di sicuro nacque tra i due una certa rivalità, ma “J”imi continuò a considerare Clapton un “dio” del blues.
Così le cronache mixate con le leggende;
– Get On UP:
Un film “biografico” su Sua Maestà “J”ames Brown.
L’ho visto in Inglese senza sottotitoli, dei dialoghi ci ho capito quindi il solito 30/40%, ma sicuramente è un film che aspetto al varco.
E di “J”ames Brown, come dire, che cazz’ vuoi aggiungere?!
– Nowhere Boy:
i film narra dell’infanzia e gioventù di “J”ohn Lennon, e tu non capirai mai perchè i Beatles divennero i Beatles.
Però ho più d’una sensazione che “J”ohn Lennon sia stato il vero “cranio” dei Fab4.
Specialmente dopo aver (pure…?) visto il docu-film (su Sky): “U.S.A. vs. John Lennon.
Sì, Lennon aveva una testa fina.
La caratteristica che accomuna film e personaggi così diversi tra loro è che non abbiano respirato una buona “aria” esistenziale, comunque era la loro, ed ho la forte sensazione che spesso fosse una scelta, pesante, ma una scelta.
Quindi non ho nulla da eccepire, almeno per come sono oggi abituato a vedere le cose.

– …scusa Gazza e in Italia?
– in Italia dici?
…beh Enzo “J”annacci, “J”ovanotti, Fabrizio de “J”andrè e “J”orgio Gaber…
😎