Abbiamo sbagliato un rigore a porta vuota. La rabbia della sconfitta di Crotone, di cui parlo tra qualche riga, è legata soprattutto ai risultati che sono maturati sugli altri campi. Il clamoroso ko in casa del Sassuolo contro il Gubbio ultimo in classifica, il pareggio del Torino a Bari erano occasioni da sfruttare. Il Verona ha sbagliato un match-ball importante. Non determinante. La gara con il Crotone è stata pesantemente condizionata dagli errori di Mimmone nostro che ha sentito oltremisura questa partita.
Era dura raddrizzarla, soprattutto dopo il clamoroso 3-0. Però è da apprezzare che il Verona ci abbia provato. Oggi, di sicuro, la fortuna che altre volte ci ha dato una mano (vedi proprio la vittoria con il Crotone dell’andata…), ci ha girato le spalle. E’ raro vedere due gollonzi come quelli che hanno portato il Verona sul 2-0 ed è raro anche vedere l’Hellas sbagliare tanti gol sotto porta.
E’ stato apprezzabile comunque l’impegno e la voglia di tenere aperta la partita e questo è un segnale di vivacità. Insomma il Verona non è morto, anzi. Se volessimo essere positivi ad ogni costo diciamo che ci poteva andare anche peggio. Ci sono delle note negative, certo: mi preoccupa l’involuzione fisica di Hallfredsson che è minato da quell’infortunio muscolare all’addome di qualche settimana fa. Ammiro Gomez al Bentegodi e non lo ritrovo in trasferta. Idem Jorginho, sontuoso col Bari, un po’ sperduto e impreciso oggi. Non parlo di Maietta perchè è più evidente che la sua gara è stata un episodio. Guardiamo avanti: Venerdì c’è l’Empoli. E si torna al Bentegodi…