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A PROPOSITO DI FUSIONI E DIRITTI SPORTIVI, DA UDINE UNA VOCE

Il precedente blog sull’ipotesi di subentrare al (ventilato) fallimento di Rieti ha raccolto molti contatti, pertanto torno volentieri sull’argomento, anche per rispondere a messaggi postati quando ormai erano stati lanciati altri argomenti. Sicuramente significa che l’argomento è sempre caldo e di forte interesse, anzi, è L’ARGOMENTO.

Sulle fusioni non mi pare il caso di sollevare questioni impegnative come le macro-regioni e le teorie di qualche docente universitario. Il consiglio di presidenza della Fip ancora nel giugno scorso ha deciso (con successiva ratifica del Consiglio Federale) di deliberare “la sospensione dell’applicazione della normativa riguardante l’istituto della fusione, art. 135 R.O., per le Società Nazionali non Professionistiche con efficacia a partire dalla stagione sportiva 2008 / 2009 e fino a diversa deliberazione”.
Significa che le società dalla serie A dilettanti fino alle giovanili possono fondersi.

E quelle professionistiche, chiederete voi? I club di serie A o di Legadue possono acquisire il diritto sportivo, ed è su questo fronte che si sta muovendo Verona. Improbabile che si punti su Rieti, perché in caso di fallimento non si sa mai cosa si trova aprendo i cassetti di una società. In questo periodo di crisi ci sono altre piazze che rischiano, ma è altrettanto vero che per lo stesso motivo a Verona non c’è ancora una base solida che permetta di varare un progetto pluriennale in grado di garantire il ritorno ed il (ri)consolidamento del grande basket gialloblù.

E’ stato giustamente sottolineato che sono state spese tante parole, ma non credo che questo sia avvenuto inutilmente. Le discussioni, i forum, i blog hanno il merito di tenere viva la “questione basket” a Verona ed il movimento d’opinione dei tifosi sarà sempre importante per avere il polso della situazione. Sono passati sette anni dalla scomparsa della serie A, tuttavia se siamo ancora qui a parlarne vuol dire che ci crediamo ancora. La speranza è l’ultima a morire e la passione per i canestri non morirà mai!

E qui s’inseriscono le voci su una presunta voglia del gruppo Snaidero, deluso dai risultati sportivi e di pubblico a Udine, di cambiare aria. E Fadini dove cominciò la sua carriera? Vedremo se almeno in questo caso 2+2 farà 4, intanto…Mandi.

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