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SE SI E’ STUFATO ANCHE BENETTON…

Oggi è un giorno triste per il basket italiano. Benetton ha annunciato il disimpegno dal basket e dal volley. E se per il secondo sport non me ne può fregare di meno, sono dispiaciuto per i canestri. Il signor Gilberto s’è rotto gli zebedei: tanti soldi da investire, troppi anche per uno che di quattrini ne ha da spendere e nello sport li ha messi. Da tanti anni. Basta pensare al Palaverde e alla magnifica realtà della Ghirada. Cose che restano, al di là dei trofei vinti: cinque scudetti, 8 Coppe Italia, due coppe europee, 4 supercoppe.
L’ultimo successo risale al 2006, la stagione successiva arrivò Fadini, ma Treviso non ha più vinto niente e il re dei maglioni (e delle autostrade) forse s’è stufato anche per questo. Continuerà a investire nel rugby e nel basket e volley giovanili.

Un addio annunciato con largo anticipo, visto che ci sarà un’altra stagione di sponsorizzazione, ma sintomatico della crisi che sta vivendo il basket e più in generale lo sport italiano. E in mezzo una Federazione debole, confusa; con un presidente che, purtroppo, da dirigente non sembra arrivare nemmeno lontanamente ai livelli da giocatore e sull’addio di Benetton parla di "segnale preoccupante, spero che ci ripensino". Intanto la Federbasket nell’anno peggiore per la crisi economica ha pensato bene di innalzare – e non di poco – tutti i parametri.
L’unica buona notizia che posso provare a vedere dietro l’abbandono di Benetton è che magari ci sarà spazio per un consolidamento di Verona, Venezia permettendo…

 

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