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SIAMO ALLE SOLITE

Domanda cattivella: ma il Chessa visto al Palaolimpia non avrebbe fatto più comodo del Carraretto che, onusto di glorie tricolori, viaggia a 6 punti e 2 rimbalzi di media? Risposta: ci sono altri che fanno canestro, e conta molto la difesa, ma il quesito se lo pone legittimamente qualche tifoso, amareggiato dal secondo k.o. consecutivo della Tezenis, che dopo aver pagato le leggerezze a Trieste, è incappata nella prima sconfitta casalinga, subendo a lungo, troppo, la neopromossa Torino.
Difesa a larghi tratti irriconoscibile (contro una squadra senza americani), solo un quarto giocato con il vero spirito che vuole Ramagli segnando 33 punti in poco più di 8 minuti, per il resto tante incertezze e troppi vuoti. Evidentemente la tranvata di Trieste non ha insegnato nulla, oppure c’è un malessere tecnico più profondo sul quale è necessario intervenire subito, perché una squdra che punta a vincere il campionato non può perdere a Trieste, né inseguire e poi buttare via una bella rimonta contro una squadra appena salita dalla Dna, ambiziosa e attrezzata, per carità, ma anche incompleta. Le ultime due partite hanno fatto suonare uno spartito già noto: gli obiettivi della società non trovano riscontro sul campo, almeno per ora. E in queste ore non vorremmo essere nei panni del patròn Pedrollo, conoscendolo, sarà imbelvato.

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