Alla Tezenis sembrano aver già trovato il capro espiatorio in questa stagione altalenante: Matteo Da Ros. Chi conosce bene il patròn Gianluigi Pedrollo, sa che tante sue dichiarazioni vanno spaccate in quattro, se non in otto o in sedici…L’atteggiamento un po’ guascone del presidente va di pari passo con la generosità che non ha mai lesinato da dirigente sportivo, basket o calcio che sia. Tuttavia quando si fanno proclami bisognerebbe rispettarli. Ai tifosi è lecito domandarsi dove sono i cambiamenti annunciati entro domenica, ma evidentemente certi sfoghi vanno presi per quello che sono. Sfoghi, appunto. E le colpe vanno spartite, sebbene le scelte di mercato siano state pienamente condivise dal tecnico.
Resta il fatto che ultimamente Da Ros sembra un corpo estraneo alla squadra. E i 6’56” concessigli contro Trieste non possono essere giustificati solo con la scelta tecnica.
Che dire allora di Carraretto? Scarso minutaggio, senza assumersi responsabilità quando conta, prendendo iniziative quasi sempre a partita chiusa. Però guadagna meno di Da Ros, iol che è tutto dire…
Poi ho trovato un po’ inopportuna la presenza di Giorgio Valli sabato sera al Palaolimpia. Se si voleva dare un segnale di fiducia a coach Ramagli non era questo il modo. Allora con una battuta possiamo dire che la vittoria con Trieste ha salvato (per ora?) la panchina a Ramagli ed ha permesso a Valli di trovare una destinazione ancora più prestigiosa: Virtus Bologna in A1.
E alla fine di tutto non bisogna affatto vergognarsi di dire che bisogna rispettare il budget. Non ci sono soldi per prendere altri giocatori, sia pure con i limiti imposti dal regolamento? Pazienza. Avanti così. Ne vedremo ancora delle belle, playoff permettendo.
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