Il sentimento che vivono alla Tezenis è di essere finiti sotto a un treno. La delusione per la clamorosa eliminazione dai playoff già nei quarti di finale per mano della cenerentola Agrigento deve ancora essere elaborata, e deve far pensare il fatto che nessuno in casa Scaligera, sia riuscito a capire come abbiamo fatto a farsi buttar fuori.
Al di là delle analisi tecniche, sulla difesa imbarazzante di Monroe, sul calo di Ndoja e De Nicolao, sulla “scomparsa” della panchina, sul crollo fisico e psicologico, sulle amnesie di Ramagli, è importante capire cosa succederà e tutto è legato alla prosecuzione del rapporto con lo sponsor.
La famiglia Pedrollo e Bordato vogliono la serie A, quindi c’è l’ipotesi di acquisire un diritto, ma da chi?
Pesaro, che per il secondo anno di fila si è salvata all’ultima giornata, naviga in cattive acque; anche Roma ha problemi economici, ma al momento sembra difficile che possano mollare cedendo il titolo. Pure Capo d’Orlando non sorride, però si è salvata.
Allora la seconda ipotesi è allestire una squadra che ammazzi il campionato, con il rischio però dell’incognita playoff (come purtroppo insegna questa stagione), perché fino al 2017 ci sarà ancora una singola promozione.
E nella prossima stagione, con la Legadue unica a 32 squadre, oltre a Caserta retrocessa dalla serie A, è possibile che ci siano nobilissime decadute come Siena e Fortitudo, tanto per capirci.
E la Tezenis confermerà la sponsorizzazione che già quest’anno avrebbe fatto gola a molti club di serie A? La partecipazione all’Eurochallenge darebbe visibilità internazionale, ma sarebbe comunque un “contentino”.
In questo caso chi sarà confermato? Fare nomi è prematuro, perché questa cocente bocciatura ha lasciato il segno. Comunque vada appare scontato che Ramagli e la Verona dei canestri prenderanno strade diverse.
Se invece ci sarà un ridimensionamento toccherà alla proprietà decidere come muoversi e che squadra allestire, ma è un’ipotesi che nessun tifoso della Verona dei canestri vuole prendere in considerazione.
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