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RICORDANDO IL 2015

“Faber est suae quisque fortunae” (“Ognuno è padrone del proprio destino” – Sallustio, Epistulae ad Caesarem senem de re pubblica)

Bello e crudele il basket. Vinci una partita e peggiori la posizione in classifica. Ieri mi sono prodigato fino a notte fonda a spiegare ad amici e conoscenti non molto avvezzi di classifiche avulse come mai la Tezenis è scivolata all’ottavo posto in classifica. Così sarà Biella l’avversaria dei giganti gialloblù negli ottavi dei playoff, colpa della sconfitta, prevedibile, di Roseto sul campo della Virtus Bologna e della vittoria, meno pronosticabile, di Mantova in gran rimonta a Ravenna.

Sembra destino che debba esserci sempre qualche ravennate a far discutere lo sport gialloblù, l’insinuazione del “biscotto”, tuttavia, non ha senso: i romagnoli si giocavano il quarto posto, consegnato peraltro in anticipo dalla sconfitta della Fortitudo. Mentre i virgiliani puntavano appunto al “sorpasso” per evitare la capolista del girone Ovest e affrontare Tortona.
Nota a margine. Le “imprese straordinarie” sono altre. Con queste squadra, che ha goduto del cambio immediato di un americano e delle addizioni (non a budget) di Brkic e Amato, il traguardo dei playoff può essere considerato quasi il minimo sindacale. Un applauso a tutto il gruppo e a coach Dalmonte che ha cambiato la mentalità della squadra, ma se è vero che dopo Roseto c’erano cattivi pensieri, è sacrosanto pensare che questo obiettivo dovesse essere legittimamente centrato.

E allora Biella sia. Unica squadra imbattuta in casa in tutto il campionato di A2. Ma le cabale, si sa, sono fatte per essere sovvertite; così come il primo posto non assicura nessuna garanzia: il 2015 e Agrigento vi ricordano qualcosa?

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