“Qui giace il signore de Lapalisse. Se non fosse morto sarebbe ancora in vita. Se fosse vivo non sarebbe morto. Se fosse, non sarebbe”. (Epitaffio di Jacques II de Chabannes de La Palice, meglio noto come Lapalisse).
Freguntubo. Così scriveva Aldo Giordani, il mitico Jordan, maestro della nostra generazione baskettara. Le amichevoli estive non contano nulla. E’ importante vincere in campionato, avrebbe detto Monsieur de Lapalisse. Giova ricordare le imprese in preseason due anni fa e la disgraziata avventura che ne seguì con al timone l’attuale c.t. della Nazionale femminile.
Il mondo è bello perché è vario (per usare un’altra ovvietà), così c’è chi va a vedersi i raduni delle squadre dove gioca qualche ex gialloblù e ci sono 500 che in un mercoledì post Ferragosto si sono ritrovati per il primo allenamento della nuova Tezenis.
Entusiasmo, passione, affetto, fiducia. Un poker di sentimenti confermati dai tifosi (ancora di più) che hanno fatto da cornice alla prima amichevole di giganti di Dalmonte. Altro che porte chiuse! E fa piacere vedere sorridente e moderatamente soddisfatto il presidente Pedrollo, notoriamente assai esigente. Se il buon giorno si vede dal raduno…
Appena quattro anni fa con San Bonifacio giocavo contro Orzinuovi la semifinale dei playoff in Dnc. Chi si sarebbe immaginato di rivederli in meno di un lustro in A2, vincenti – sia pure nella prima amichevole – contro la Scaligera? Questo vuol dire ambizione e soprattutto programmazione. Due qualità che la Verona dei canestri ha messo in pista.
Se la coppia americana riuscirà a garantire maggiore intensità, con la varietà di quintetti che coach Dalmonte può schierare e soprattutto con la devastante fisicità di tutti i giocatori, la stagione si annuncia divertente.
Non si potrà sempre vincere, ma divertirsi sì. Avanti con la #garragialloblù
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