“Conterò poco, è vero. Disse l’Uno ar Zero. Ma tu che vali? Gnente, propio gnente. Sia ne l’azzione come ner penziero, rimani un coso vòto e inconcrudente. Io, invece, si me metto a capofila de cinque zeri tali e quali a te, lo sai quanto divento? Centomila. E’ questione de nummeri…” (“Nummeri” – Trilussa)
Il filotto, anzi, il filnove, è cosa fatta. La Tezenis di Luca Dalmonte ha eguagliato il record di vittorie consecutive nella nuova era dell’A2. Già, perché nella stagione 1990/91, quella della cavalcata in A1 e del trionfo in Coppa Italia, la Glaxo di Alberto Bucci aprì la stagione con 11 successi di fila: dalla vittoria all’esordio contro Pavia di Oscar fino al colpo a Trapani, prima di fermarsi al Palaolimpia contro la Pallacanestro Livorno. Solidità e forza mentale sono state le armi che hanno permesso ai giganti gialloblù di costruire questa striscia vincente che eguaglia quella con cui la Tezenis di Alessandro Ramagli inaugurò il campionato 2014/2015.
E adesso possiamo dire che la Verona dei canestri, dopo tre anni e mezzo, può togliersi la scimmia dalla spalla. Ma non finisce qua, ne vedremo ancora delle belle. Intanto il carro (dei vincitori) si affolla e la promessa a coach Dalmonte in occasione del mio vaticinio naturalmente sarà rispettata.
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