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MANI ADDOSSO

“Eros colpisce come il fabbro con il martello sprizzando scintille dalla sfida. Hai spento il mio cuore tra lacrime e lamenti, come si spegne un fuoco incandescente del ruscello“. (Karen Blixen – Out of Africa)

Due cifre spiegano meglio di ogni altra interpretazione il k.o. della Tezenis in gara-2 al Palafacchetti: 0/12 da tre nella ripresa, 42 punti dalla panchina di Treviglio contro 4 di Verona. Così la situazione di è clamorosamente capovolta rispetto a gara-1 (28 punti dalla panchina gialloblu, 12 per quella orobica) con la Scaligera che ha pagato oltremisura l’aggressività dei padroni di casa.
Poi se ti viene permesso di menare, quasi ai livelli di un fabbro ferraio del parquet, chi lo fa ne approffitta alzando ancora l’aggressività, mentre chi subisce dovrebbe reagire ripagando gli avversari della stessa moneta.
Ma l’arbitraggio – sincaramente imbarazzante – è sempre la scusa dei deboli e anche l’assenza di Amato non deve costituire un alibi: Treviglio ha Borra con la mano fratturata e Pecchia al rientro dopo l’intervento al ginocchio.
La serie si sposta a Verona dove ci vorrà l’urlo dell’Agsm Forum gremito per tutti gli 80’ (e al Palafacchetti la spinta del pubblico ha condizionato un po’ anche la terna arbitrale) e la garra da parte di tutti i giganti gialloblù. Senza se e senza ma.

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