“Tanto più una cosa è difficile, tanto più grande è il premio finale”. (Edward Bloom – Big Fish, le storie di una vita incredibile)
Squadra fatta, capo ha. Dal 19 agosto la nuova Tezenis si metterà al lavoro e già agli inizi di settembre ci saranno le prime indicazioni. Quelle in Supercoppa (tre sfide con Mantova, Ferrara e la competitor Udine) saranno partite vere e non semplice amichevoli. Mi spiego meglio: perdere malamente proprio con Udine, ad esempio, non avrà lo stesso valore di una brutta figura in amichevole a Imola o nel torneo di Parma.
Verona è indicata da molti, se non da tutti, come la principale favorita per il primo nel girone Est, ma alle nomination, questo è noto, non sempre segue la conquista dell’Oscar (LDM cit.).
Il premio agognato, che permetterebbe di centrare l’obiettivo previsto nel progetto triennale avviato dalla famiglia Pedrollo, i giganti gialloblù dovranno sudarselo attraverso le 26 partite di regular season, le 6 della bizzarra fase ad orologio (incrociando con il girone Ovest) e infine nei playoff, nelle serie di partite che conteranno veramente, questa volta contro le avversarie del proprio girone. Così se un anno fa avevo considerato un esercizio di onanismo mentale le critiche alla squadra ancor prima di vederla all’opera, anche questa volta prima di giudicare sarà opportuno attendere le prime risposte dal campo.
Udine di coach Ramagli è ancora più forte? Vedremo. Di sicuro conta molto anche la difesa, qualità in cui non sembra eccellere molto il roster friulano, e si gioca con un pallone solo. Con due o tre non è consentito. Così come è difficile gestire nelle rotazioni più di otto giocatori.
Nota a margine. La passione resta grande e la Verona dei canestri lo ha dimostrato salendo anche quest’anno sul podio del pubblico più numeroso. E la conferma è arrivata dall’ennesimo successo del Torneo di Bure, che si è chiuso sabato sera con un bel ricordo, non solo affettivo ma tangibile, dedicato a Tommy Moschini.
Adesso vado in ferie, tradendo l’amato Conero per il fresco islandese. Arrivederci al quadrangolare con la Nazionale che dopo 11 anni torna a Verona dall’8 al 10 agosto.
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