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CORSA CONTRO IL TEMPO

“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”. (Albert Einstein)

Venghino siori e siore, il circo continua.
Andando avanti di questo passo rischieremo di trovare la serie A in offerta su ebay. Le 48 ore (poi diventate una settimana abbondante) concesse dal presidente di LBA alla Scaligera Basket per decidere se accettare l’ammissione al massimo campionato assomigliano alle proposte “last minute” nelle quali capita d’imbatterci ogni tanto sul web.
Scadenze incalzanti, riposizionamenti a scendere, criteri sconosciuti per stilare una classifica di merito, ripescaggi e conflitti d’interessi.
Perfino nelle Minors sono state diffuse da tempo le graduatorie per i ripescaggi stilate in base al rapporto partite vinte/giocate.
Era così difficile per LBA rendere noti i criteri per il famoso ranking? Un tot di punti per la tradizione, per il bacino d’utenza, per l’impianto, per i risultati nella stagione chiusa in anticipo. Ed era proprio impossibile comunicare la classifica? In questo modo le squadre in pole position ed eventualmente interessate al ripescaggio avrebbero avuto la possibilità di cominciare ad attrezzarsi.
Domande per il presidente Gandini che giovedì presiederà un’assemblea surreale di Lega Basket serie A. Verona avrà ancora tempo per rispondere, Torino non si è ancora adeguata per risolvere l’incompatibilità di Sardara (che starebbe pensando addirittura di affidare temporaneamente il club ad un fondo), Cremona e Roma che non conoscono il domani. Pesaro che con una sola partita vinta ringrazia e si salva ancora.
Poi cosa succederà se a fine luglio ci sarà una rinuncia? La serie A tornerà ad avere un numero dispari di squadre o si riapriranno i ripescaggi per la terza volta?
Tante domande, nessuna risposta. Come quelle che finora non ha avuto neanche Gianluigi Pedrollo. Un uomo solo al comando impegnato in questa corsa contro il tempo per cercare di far salire la Verona dei canestri sul treno per la serie A. Ma la fermata in stazione durerà poco. E se la famiglia Pedrollo è onorata di questa chiamata, ai tifosi gialloblù è d’obbligo la riconoscenza per l’impegno, la passione e l’entusiasmo messi in campo per inseguire questo sogno.

 

10 commenti - 4.039 visite Commenta

Max

La riconoscenza ai Pedrollo è doverosa a prescindere da come finirà questa storia. Certo che la serie A …

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Andreea

Ciao Mario! Concordiamo tutti che la Lega A ha fatto una confusione vergognosa sui fantomatici criteri di ripescaggio… ma sai che sogno venire al palazzetto per le Big… che bella visibilità che può dare ritorno economico per davvero… palasport esaurito e abbonamenti introvabili, come una volta… insomma siamo sempre grati ai Pedrollo per l’impegno nell’A2 ma siamo pure “stanchi” di venire a vedere Orzinuovi ( con tutto il rispetto ). Ci vuole coraggio perché ci stanno tirando avanti da qualche anno abbondante ormai con il mito dell’A1… dal progetto triennale inesistente ai proclami dell’anno scorso…

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Christian

Concordo che LBA stia dando prova di approssimazione come minimo, ma non credo che in società non sapessero della concreta possibilità di essere chiamati dato che tutti davano Verona in seconda piazza dopo Torino. Il problema è che in questo periodo post Covid avere uno o tre mesi per trovare chi ti aiuta a coronare un sogno non cambia nulla, perché c’è nebbia fitta davanti a noi non solo (e non tanto) nel basket ma nell’economia. Perciò fin d’ora ringrazio i Pedrollo per la scelta che faranno, qualsiasi sia. Hanno fatto tanti errori nella loro gestione ma non si sono mai tirati indietro e senza di loro al Palaolimipia (mi piace chiamarlo ancora così) vedremmo la C

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twinx

Ciao Mario,
condivido la tua analisi e anche la riconoscenza verso la famiglia Pedrollo a cui, in questi anni, non sono certo mancati passione, entusiasmo e impegno anche economico neli confronti della Scaligera.
L’unico appunto che mi sembra si possa muovere alla proprietà è quello di non essere riuscita (o di non aver voluto) in questi 10 anni a consolidare attorno alla Scaligera altri soci in grado di concorrere alla gestione della società, la cui sopravvivenza è sempre rimasta di fatto legata alle disponibilità di un unico sponsor, oltre che della stessa famiglia Pedrollo.
Anzi,di fatto si sono anche allontanati gli altri due soci iniziali.
Se in questi anni la compagine sociale invece fosse stata allargata e consolidata, coinvolgendo nella gestione della società altre realtà imprenditoriali, ora probabilmente avendo più soci in grado di contribuire sarebbe meno difficile trovare i due milioni di euro circa che ballano tra la Legadue e la serie A.
Adesso invece bisogna cercare di fare in una settimana quello che non è stato fatto in 10 anni, anche se la prospettiva concreta della serie A potrebbe aiutare molto a trovare nuovi sostegni.
Mi auguro che la proprietà riesca a farcela, in ogni caso sono certo che non faranno mosse azzardate e che, se anche dovesse essere ancora Legadue, la proprietà ripartirà con lo stesso entusiasmo di sempre.

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Carlo Martinelli

twinx hai espresso a parole quello che non sono capace di scrivere, concordo appieno.

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Fabio

Bah, io francamente rimango molto scettico riguardo a questa operazione. Servono una vagonata di soldi e le incognite sono tante, troppe. Dal 2008 siamo stati in grado di ottenere una sola promozione sul campo.
Bravi i Pedrollo a metterci i soldi per carità ma servono anche persone competenti. In tutti questi anni i risultati sono stati molto deludenti e non sarà certo una promozione ottenuto attraverso un assurdo ranking a farmi cambiare idea.

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Alberto

Pierre Michel, dai su tira fora “i schei” e compra Hellas e Scaligera, poi la vita ci sorriderà di nuovo…

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