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7351 GIORNI

“Un lungo periodo sabbatico, otto mesi, poca cosa rispetto ai 20 anni e 2 mesi (7351 giorni) che hanno atteso i tifosi della Verona dei canestri per riabbracciare la serie A. Una scelta anche per protestare, a modo mio, alla turpe penalizzazione inflitta dalla Federbasket alla Scaligera. Tanto non è servita” (autocitazione) 

“Le percentuali di tiro di Udine sono più basse di quelle del referendum sulla giustizia” (semicit.)

Dedicato alla famiglia Pedrollo. Come ebbe a dichiarare il presidente Gianluigi: “Io non ho costruito niente, sono stati gli altri a costruirla. Io ci ho messo del mio? Devo pagarli!”. Ma non è solo una questione di schei, dei “soldini” che mancavano e portarono alla rinuncia al ripescaggio, due anni fa. Dopo il celebre incontro in municipio da Sboarina: “Sindaco: mi, ti e niente a zena l’è la stessa roba!”. Dietro questa promozione c’è organizzazione, professionalità, una struttura che – non da oggi – è da serie A. Poi se il paradiso dei canestri è arrivato al primo dei tre anni dell’ennesimo progetto triennale, tanto meglio. Il pensiero va a Giorgio, che ha segnato per tanti anni questo momento, ha sofferto, ingoiato bocconi amari, ma ha trovato il padre Gianluigi sempre pronto e disponibile a supportare un sogno che ora è diventato realtà. Così la scimmia di Agrigento e la sciagura del primo successore di Ramagli sono definitivamente scacciate via.

Dedicato ad Alessandro Ramagli. Tre finali di playoff, tre promozioni. Con Pesaro e Virtus Bologna erano progettate, con Verona è un capolavoro tecnico e umano. Quando è tornato alla Scaligera la Tezenis era terzultima. L’abbraccio con i figli Alberto e Alessio è il simbolo dell’apoteosi gialloblù. E naturalmente dedicato a tutto il suo staff: Bonacina, Gallea, Braida.

Dedicato a Guido Rosselli. Il capitano. Quinta promozione dopo quelle con Rieti, Torino, Virtus e Fortitudo Bologna. E’ arrivato nudo alla meta. In mutande in sala stampa, assieme al suo bellissimo bimbo. 

Dedicato a tutti i giganti gialloblù. Che non hanno mai mollato e adesso se la godono. 

Dedicato ad Ale Frosini. Ha vinto 2 scudetti e 2 Eurolega e anche 4 Coppe Italia, compresa quella storico dalla Glaxo, quando era ancora un ragazzo. E’ rimasto umile come allora. Questa squadra l’ha fatta lui, assieme a Ramagli, scommettendo su giovani emergenti e riuscendo a portare altri in gialloblù vincendo concorrenze più blasonate. Ma anche riportando a Verona un giocatore come Marco Spanghero, che si è guadagnato il quintetto base nella serie finale dei playoff. 

Dedicato ai tifosi che ci sono sempre stati, anche ai tempi della Sanzeno, in C1 e pure in C2. E a quelli che quest’anno sono andati anche a Lecce e a San Severo, “bestia nera” in questa trionfale stagione.

Dedicato a Simone Guadagnini, primo timoniere proprio della Sanzeno dopo il fallimento, che quest’anno ha portato le squadre Under 15 e Under 17 alle finali nazionali. Un altro traguardo prestigioso che mancava da tanto tempo.

Dedicato anche a tutti quelli che sono rimasti a lungo in silenzio (giacché si vinceva parecchio) per aprire poi la bocca (o rianimare le dita sulla tastiera) solo ad ogni sconfitta. 

Dedicato ai fenomeni che fino all’ultimo hanno sostenuto che tanto la Scaligera in serie A non ci voleva andare. 

Dedicato anche ha chi ha insultato la squadra dopo il grande freddo con San Severo (-33) e alla fine del primo tempo con Scafati. Che la serie A deve ancora conquistarla, peraltro. 

Dedicato a chi si è lamentato per la mancanza di biglietti, all’ultima partita in casa di una finale. 

Dedicato a tutti quelli che avrebbero voluto vedere la partita, non solo la finale, e gli è stato impedito. Poi c’è chi rispetta le regole, chi le ignora, o chi le aggira. 

Dedicato a James Tirelli, mitico team manager, e a Eugenio Agostinelli. James, oltre 900 partita con la Scaligera, si è inginocchiato sul parquet e poi sventolava il referto rosa, emblema della vittoria che vale la serie A.

Dedicato a Giampaolo Zaffani, responsabile della comunicazione della Scaligera Basket, per la preziosa collaborazione. Un professionista che lavora dietro le quinte, come Andrea Sordelli del marketing e Fabio Crivellaro della biglietteria, con grandi risultati. 

Dedicato al dottor Paolo Cannas e al dottor Enrico Vittone, loro sanno perché. 

Dedicato, per una volta, un po’ anche a me e alla mia famiglia. Due promozioni in una settimana (C Gold con San Bonifacio e serie A) non sono male. 

E adesso viene il bello.

21 commenti - 2.984 visite Commenta

Mattia

Grande Mario!
si sempre attento, professionale e mai banale….. anche tu meriti questa serie A.
Saluti!
Mattia

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Michele BV

Grazie Mario, per la tua competenza e professionalità, prima di tutto, ma anche per la passione mai sopita per questa squadra e questa città. Oggi tutti i tifosi veronesi si stringono in un abbraccio virtuale, compresi quelli criticoni e i nostalgici di anni che non torneranno mai. Oggi li tiriamo su tutti, sul carro, purchè domani, quando servirà, si dimostrino poi pronti a dare credito in serie A a questa squadra. Abbonandosi, per esempio, e tifando. Forte. Sempre.

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Luciano

Ho scritto varie cose su di lei, Mario questa mattina. Sono cos’è tutte sentite, cose pensate quando, nonostante le delusioni da lei patite, come tutti noi amanti del basket, lei continuava, da solo a sostenere la Scaligera Basket. Grazie per averci aiutato a noi telespettatori a sopportare le delusioni e ora io le sono vicino, nella gioia per questa promozione che fa gioire tanta gente di Verona che il basket, volley e il calcio. Grazie 🙏 grazie 🙏

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Gnanfo

Tifo Hellas ma abito in provincia di Venezia, tifo Reyer (ho avuto la fortuna di esserci nella incredibile stagione di Burtt & Co. culminata con la promozione in A1 e successivo fallimento…) ma sono ricolmo di gioia nel vedere un grande ritorno nell’ élite del basket italiano, perché il gialloblù è per me un colore indelebile! Grande Mario, tu sei forse la più grande risorsa per tutti i tifosi della Scaligera!

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Michele

Le critiche ci stavano perché ogni percorso è fatto di errori , il destino ha voluto che a farci tornare in A fosse proprio chi aveva sbagliato il primo tentativo ad Agrigento nonostante una squadra super , uno dei migliori allenatori mai visti qua . Ora, a parte le prime 2 da Eurolega , in A non servono fenomeni per rimanerci . Ci meritiamo tutti altri 20 anni nel basket che che conta

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Max

Dedicato a tutti, belli e brutti … ma un milligrammo di dedica in più lo sposterei sulla casella occupata dal Reverendo. Già, il Reverendo che il destino ce lo ha restituito per estinguere il debito contratto nel 2015. Io l’ho sempre stimato, prima di tutto come uomo. Basta ascoltare quello che dice, sempre chiaro ed onesto, e confrontare il suo dire con quello di tanti suoi colleghi spocchiosi, boriosi o incomprensibili (vedi quelli che son passati dal forum durante tutta questa serie PO). Sono felice per lui e per quelli che gli hanno dato fiducia. Le conquiste sono tutte meravigliose, io le ricordo tutte, ma questa ha un sapore speciale. Come ha avuto modo di dire il Maestro Guidone, quest’anno ne sono successe di ogni tipo. Al di là della penalizzazione, ci siamo trovati a ridefinire il roster di continuo. I problemi di Xavier, il grave problema di Penna, il mese senza play, le bizzarrie del covid … Il capolavoro sta nell’esser riusciti ad assemblare e riassemblare un gruppo dove ogni singolo componente ha portato il suo, facendo crescere e maturare talenti che forse, dico forse, in un altro contesto non avrebbero potuto esprimere il loro valore. Gratitudine ai Pedrollo che fanno basket a Verona da ormai tanti anni, con la speranza che possano essere supportati dalla città per continuare la messe di successi. L’appetito …

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hellesso

Non so perche’ ma mi aspettavo proprio un post cosi, di dediche e ringraziamenti e pochi voli pindarici. Aggiungerei alle dediche anche Paiola vera istituzione del basket scaligero. Come per Tirelli per loro e’ piu’ passione che lavoro vero e proprio.

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Paolo

Tifoso da sempre amico di storici campioni del grande Basket veronese, felice per Mario, meritevole come allora di raccontare le gesta di questa gloriosa squadra .

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roberto

Per me invece l’unico che non merita la serie A è l’esagitato sempre sopra le righe, Mario Poli. Persona che non fa sicuramente del bene all’immagine di Verona. Puliero era un altro pianeta, mai offensivo pur urlando al mondo la sua anima gialloblu. Mario Poli a casa a coltivare tegoline.

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Alberto Tortella

Grazie Mario per la passione che ci trasmetti!

Aggiungerei un grazie alla famiglia Vicenzi e ad Alberto Bucci.

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Fabio

Io sono un grande fun delle super Mariocronache. Solo che non capisco come mai Telenuovo faccia vedere le differite su tasto-giallo-hbbtv-tasto-destro-faccina-che-ride-simbolo-egiziano… mah.

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Matteo

Grande Mario, e grandi i giganti gialloblù che dopo tutto questo tempo di purgatorio possono tornare nella massima serie!
I tuoi commenti Mario sono sempre competenti e fanno trasparire l’amore per questo sport e questa squadra! Grazie

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Giuli58

A) e a chi puntigliosamente annota canestri e rimbalzi… niente?
B) Seriamente: tra sindaci uscenti, entranti, ballottanti ecc. ecc. qualcuno si è ricordato della promozione?

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Mariobasket

Ammetto la colpevole dimenticanza! Del resto essendo sul pezzo da più di 30 anni ormai fai parte dell’arredamento del palasport!

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Paolo

A Ramagli, persona perbene – nonostante i santi che fa scendere – che ha saputo forgiare un gruppo come mai ho visto fare a Verona dai tempi di Marcelletti. Una difesa che mi rimanda indietro nel tempo e contro la quale sono andati a cozzare fior di campioni. Un altro karma è stato il fatto che in gara 5 , quasi senza americani, abbiamo fatto la miglior prestazione dell’anno. C’era bisogno di tutti – anche di quelli che qualche volta abbiamo giudicato inadatti alla A2 – e tutti hanno fatto vedere che c’erano! Una soddisfazione enorme per un allenatore, società e tifosi. Ha ragione Frosini “stavolta l’abbiamo fatta grossa”!

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