“Quando sei arrabbiato, conta fino a cento; se sei molto arrabbiato, bestemmia.” (Mark Twain)
Un pugno di mosche, come a Pesaro e Bologna. La trasferta contro Tortona non ha portato due (sperati) punti in più in classifica, ma la consapevolezza che la squadra ha imbracciato lo spirito garibaldino invocato da Ramagli.
Dal campionato australiano, approdato ai playoff, dovrebbe arrivare l’auspicato rinforzo per allungare le rotazioni, intanto lo sport preferito dai tifosi tastieristi – ovvero fare i conti in casa altrui – prosegue prendendo pieghe spesso irritanti.
E’ un esercizio di stile che lascia il tempo che trova, tuttavia è opportuno fare chiarezza, al netto dei bizzarri virtuosismi di chi si è spinto addirittura a chiedere rispetto.
Rispetto a chi? Rispetto di cosa? La Tezenis è forse ultima in classifica e già spacciata? La squadra di Ramagli sta inanellando figuracce ogni domenica? Chi merita rispetto, senza dubbio, è la famiglia Pedrollo. Al netto di qualche dichiarazione un po’ affrettata, perculando la proprietà, anche in modo sprezzante e con sicumera, si potrebbe ottenere l’effetto contrario: se Gian Pedrollo si stufa e chiude il giocattolo, gli appassionati per ammirare il livello più alto di pallacanestro nel veronese dovranno andare a San Bonifacio o alla Cestistica.
Merita rispetto Alessandro Frosini, persona perbene e competente, che – ve ne sarete accorti – rifugge dichiarazioni e proclami per lavorare sotto traccia.
Non è certo colpa di Pedrollo o di Frosini se alcuni giocatori hanno rifiutato offerte economicamente sostanziose. O se qualche club non ha voluto liberare un giocatore sotto contratto.
Ma veniamo ai conti. Innanzitutto rispetto all’inizio della stagione sono arrivati Sanders e Bortolani (solo per ciascuno 12.500 euro di parametro federale), poi Davis e Pini.
L’invocato nuovo straniero comporterà i seguenti esborsi:
40mila euro di luxury tax per il passaggio al 6+6,
37.500 euro di mancato premio “valorizzazione under 26”,
6.250 euro di parametro federale (dimezzato per il tesseramento nel girone di ritorno).
Sono oltre 83mila euro prima ancora di mettere piede in campo. Oltre ovviamente all’ingaggio (molto alto in proiezione sull’intera stagione) e ad un appartamento in più per ospitare il giocatore.
Andiamo avanti. L’alta affluenza di pubblico registrata in diverse partite non garantisce incassi adeguati. La promozione portata avanti con efficacia da Fabio Crivellaro con le scuole e con le società del territorio infatti porta spettatori al Palaolimpia, ma a condizioni estremamente favorevoli. Così la Scaligera è sotto benchmark rispetto alla cifra sopra i 300mila euro prevista nel budget alla voce incassi al botteghino.
Per finire lo sponsor. E’ vero che il Gruppo Calzedonia ha registrato un sensibile incremento nel fatturato, ma è sufficiente aver studiato ragioneria (senza essere dei bocconiani) per sapere che in un’azienda contano gli utili, che sono ben diversi dal fatturato. E soprattutto che ci sono contratti e solo un ingenuo (accontentiamoci di un termine…garbato) può pensare di andare a bussare da uno sponsor per chiedere altri soldi oltre a quelli pattuiti, solo per rinforzare la squadra.
File davanti alla porta della Scaligera Basket le ho viste solo al culmine dei playoff, per il resto temiamoci stretto lo “zoccolo duro”. E teniamoci stretti i Pedrollo, continuando a vigilare.
P.S.
Ulteriore chiarimento perché evidentemente c’è chi insiste nel voler fare i conti in tasca agli altri senza vedere i bilanci.
La capienza del palasport è di circa 5.400 posti, dai quali bisogna togliere 1.500 posti per gli abbonamenti dei tifosi e di quelli riservati agli sponsor (che sono gratuiti).
Restano a disposizione della biglietteria meno di 4.000 posti (non sempre tutti esauriti), che portano la proiezione della Società per i ricavi netti al botteghino alla cifra di 300mila euro, al netto di IVA (che è compresa nel costo del biglietto) e Siae. Significa – a fronte di circa 3.500 spettatori per 15 partite – di una media di circa 5,7 euro di utile per ciascun pagante. Questi sono i numeri.
Ho letto anch’io molti commenti un pò fuori le righe, facile parlare “con i soldi degli altri” (semi-cit.) e sono veramente posizioni inqualificabili. Quello che veramente da fastidio come tifoso è la sequela di dichiarazioni che sono iniziate ad inizio Novembre; se non si vuole spendere ok basta dirlo (senza anche mettere la lista della spesa), se invece lo si vuole fare il fatto di arrivare quattro mesi dopo da veramente una sensazione di incapacità (si pagherà lo scotto della serie A o chissà). Se non altro comunicativamente non è certo impeccabile il comportamento della società.
Personalmente giudicherei la stagione della Scaligera, compresa Proprietà e Staff, solo a campionato finito.
Se ci sarà la salvezza avranno avuto pienamente ragione per come si sono mossi sinora.
Diversamente credo che ci sarebbero molti rimpianti e, giustamente, anche molte critiche.
Le partite sono sempre meno è ora di vincere anche con squadre più forti di noi…. Il problema è che si devono prendere giocatori conosciuti che diano garanzie di qualità e punti gli stranieri ci sono che fanno punti…. Logan – roderick – umeh, gente esperta che mette 20 punti sicuri sempre. Certezze non tentativi e speranze. Dai ragazzi dobbiamo salvarci per la città e per i tifosi…..
Caro Mario, così a braccio come costi aggiungerei il biglietto aereo, la provvigione all’agente, le visite mediche da far fare. Sei più a centomila, che ottantatre…
Mi sono limitato…ai minimi sindacali
Completamente d’accordo con te Mario. Non me la prenderei troppo per alcuni commenti sui social, che notoriamente rappresentano una minoranza, mentale ancor prima che numerica. Viene dato troppa considerazione al pensiero livoroso e inadeguato di persone che vomitano le loro frustrazioni personali attraverso i social network. Il popolo del tifo cestistico veronese è vivo e solido, lo dimostrano i numeri di un palazzetto sempre pieno e partecipe. I tifosi veri, sanno perfettamente che questa squadra è stata costruita per salvarsi, con tutto ciò che implica in termini di “sofferenza sportiva”. Altresì non si dimenticano le stagioni passate, culminate l’anno scorso con l’esaltante cavalcata che ha portato alla promozione. Un grazie quindi alla Società, alla famiglia Pedrollo, allo staff tecnico da parte di tutti noi, la stragrande maggioranza, che amiamo il basket gialloblù.
Un eterno grazie alla famiglia Pedrollo per tutti gli sforzi fatti in tutti questi ultimi anni.
Io francamente non me la prendo con la proprietà, credo che le responsabilità siano più della squadra e del coach, nonostante lo reputi un grande.
Anche in quest’ultima partita non mi è piaciuto l’inizio. Troppo molli in difesa. Una squadra come la nostra deve limitare al minimo i passaggi a vuoto difensivi perché, non avendo tonnellate di talento, quelli in attacco li avremo sempre. Bisogna entrare in campo più cattivi, feroci in difesa, e invece in molte occasioni sembra si vada per fare un punto in più dell’avversario. Questo atteggiamento a mio avviso ci è costato diverse partite, a questo punto potremmo sicuramente essere in una posizione magari non di sicurezza,ma decisamente più tranquilla.
Ultima opinione sul nuovo acquisto: perché un altro piccolo? Di quelli ne abbiamo già fin troppi, mentre nel reparto lunghi… Poi per carità, magari sarà quello che ci guida alla salvezza, lo speriamo tutti.
Forza Scaligera, grazie Pedrollo e complimenti Mario
Caro Poli invece che difendere a spada tratta sempre e comunque Pedrollo , parliamo di basket , magari . Anche ieri vittoria buttata alle ortiche da scelte tattiche errate con Cappeletti e Anderson che si ostinavano a tirare da 3 , Davis sottovalutato da Ramagli e Bortolani in panchina nei minuti finali . Qui non conta il mercato . Si doveva vincere ieri .
Strano, ero convinto che i Pedrollo c’entrassero con il basket…comunque potrei scommettere che Bortolani avesse giocato nel finale magari avresti criticato Ramagli per aver lasciato Anderson in panchina. E Davis ha giocato 27 minuti, 2 più di Karvel.
il tono polemico non serve, Pedrollo gestisce la società, io parlavo di tattica. Si è perso per quello (come in altre occasioni), non perchè mancava un americano (a quanto pare arrivano a Trieste, Pesaro, Treviso, Reggio, Scafati…tranne che a VR, mah…) . Bortolani è nettamente il più in forma, si meritava lui i tiri decisivi(magari in entrata) anzichè Anderson o Cappelletti, spompati e fuori forma. Tutto qua.
Tutto condivisibile eccetto un aggettivo orribile che spero sia abbandonato: Spirito “garibaldino” . Al di lá dello squallido personaggio a cui si riferisce, negriero di filipinos, e talmente coraggioso, da arrivare sul campo quando tutto era giá finito, il danno assoluto “risorgimentale”cui ha preso parte (una commedia, una recita, non giá una pagina di storia vera), non va preso ad esempio per raggiungere un risultato sportivo
Ho scritto a te Mario, perché sei laureato in storia: ti chiedo di leggere qualche libro di Gilberto Oneto cosí poi ci confrontiamo
Ho ripreso un termine utilizzato dal coach in conferenza stampa. Comunque l’Italia è unita da 162 anni, fattene una ragione. E qua si parla di basket, per la politica consiglio altri blog.
Come si é creata si disferá, essendo un Frankenstein mal assemblato e Mai esistito prima.Stai pur certo che 162 anni sono un battito di ciglia della storia. Io vivo in Svizzera che esiste da 732 anni e ha presupposti piú solidi per esistere.
Non ci credo, parli di ste cazzate, qui, in un blog sul basket, andiamo su, che tristezza, resta in Svizzera va che di gente come te ne abbiamo fin troppa…
Non si deve preoccupare, non ho nessuna intenzione di abbandonare la Svizzera, tantomeno per venire a cantare al palasport “schiavi di roma, pronti alla morte” tutte le domeniche prima della partita: quella sí che é una tristezza
L’articolo è interessante, ma la citazione iniziale è fulminante e purtroppo esaustiva della situazione che viviamo noi tifosi. Col senno di poi boni tuti! (E non Sandro). I problemi di comunicazione penso ci siano, ma se ci salviamo chissenefrega!
E’ pur vero che se i sigg. Pedrollo lasciano ci si ritrova come la San Zeno di anni fa ma questa volta senza Vicenzi dietro la quinte; di certo tuttavia bisogna guardare la realtà con obiettività e non giustificare o nascondere colpe che ci sono state: la squadra è stata costruita male in estate e non sono stati presi i giusti rimedi. Qualche colpevole ci sarà pur stato e non si può dare la colpa alla sfortuna. Guardando alle altre squadre, quali hanno uno sponsor a livello di Veronesi ? quali un pubblico comunque numeroso ? Mariobasket sembra essere l’avvocato difensore della società Scaligera a prescindere da cosa la società combini.
Mi sembra che l’unico errore sia stata la scelta di Holman, che ha deluso rispetto alle aspettative. Se un giocatore è fuggito dopo due partire, sconquassando tutti gli equilibri tecnici della squadra, non credo che sia una colpa attribuibile alla società.
Quanto agli sponsor è sufficiente fare la classifica dei budget delle squadre di serie A: lasciando pure stare Armani e Segafredo, mi limito a citare Umana, il patron Gavio (Autostrade) per Tortona, Banco di Sardegna…
Trieste è senza sponsor, poi Brindisi, Napoli, Varese, Scafati, Brescia non mi sembra abbiano sponsor a livello del gruppo Calzedonia ma anche Trento infine ha l’equivalente della nostra Agsm o forse meno. Selden sia precedentemente che successivamente ha dimostrato di non essere affidabile e Pini non ha mai dato contributo di punti e continuità ma solo saltuariamente una discreta difesa comunque sempre condita di falli. Questi sono alcuni errori, di certo non attribuibili ai tifosi ma solo alla società.
Trieste è senza sponsor, poi Brindisi, Napoli, Varese, Scafati, Brescia non mi sembra abbiano sponsor a livello del gruppo Calzedonia ma anche Trento infine ha l’equivalente della nostra Agsm o forse meno. Selden sia precedentemente che successivamente ha dimostrato di non essere affidabile e Pini non ha mai dato contributo di punti e continuità ma solo saltuariamente una discreta difesa comunque sempre condita di falli. Questi sono alcuni errori, di certo non attribuibili ai tifosi ma solo alla società poi merito ai igg. Pedrollo per l’impegno che si sono assunti
vero, ma ai tempi di Fadini, cioè quando Frosini giocava, si rompeva un Schone ed arrivava un Kempton(tanto per fare un esempio). Ora perso Selden (che se avesse testa vale l’Eurolega) il deserto assoluto…non va bene . Poi mi dirai che di Fadini ce n’è uno….ma allora Reggio che ha preso Lee …o Treviso Ellis….noi gli scarti di Cantù…
Memoria fallace. Schoene e Kempton hanno sempre giocato insieme. Quando si fece male Schoene venne ingaggiato Trevor Wilson, che giocò i playoff contro Cantù.
Purtroppo concordo con te, a prescindere da quello che si faccia sembra che Poli sia sempre dalla parte della società, il fatto, come hai detto è che la squadra è stata fatta male, non solo Holman che non si è inserito bene, ma bastava uno sguardo alle squadre passate di solden per capire che era un azzardo grosso, ma soprattutto le dichiarazioni, è da metà dicembre che si dice da tutte le parti che siamo corti, e si vede, i complimenti non portano punti, se poi retrocediamo perché non siamo riusciti a prendere un paio di rinforzi vabbè ci consoleremo perché qualcuno ci ha detto bravi c’è l’hanno quasi fatta? Non credo proprio, comunque vedremo, speriamo e sempre forza ragazzi che stanno sputando sangue, sempre forza scaligera!
Quoto in toto la tua tesi Super Mario, ne sappiamo qualcosa noi dell’Hellas che invece di avere una brava e appassionata famiglia come i Pedrollo abbiamo il ns. Ranzani che non capisce di calcio e spocchioso pure, che vive alla giornata e distrugge quel poco di buono fatto negli ultimi due anni. Tenerseli ben stretti i Pedrollo !!
Leggo la precisazione sugli incassi, almeno per me interessante visto che ero uno di quelli cui i conti non tornavano.
Chiaro quindi che non stiamo parlando di incassi ma di utili per spettatore.
Significa che senza gli incassi dal botteghino e dagli abbonamenti la società avrebbe avuto comunque costi da sostenere, anche per giocare a porte chiuse.
anch’io sono portato a pensare che il mercato iniziale invece non era stato fatto male… credo che nessuno abbia mai dubitato che Karvel andava tenuto dopo la promozione, Xavier invece nn era il massimo ma neanche male, alla fine ci stava di tenerlo anche per la categoria superiore… il Cappe è stato un ottimo acquisto per il suo ruolo, e lo sta dimostrando anche se con qualche sbavatura… il carattere incostante di Selden era conosciuto, ma ne abbiamo avuti altri così, da ultimo Bobby Jones che nonostante ciò ha sempre reso bene, anzi il caratteraccio era proprio una componente della sua grinta, la fuga sconsiderata di Selden nn si poteva affatto prevedere… Taylor Smith seppur centro atipico abbiamo visto che è un mastino con le molle nelle gambe ed è ottimo nel suo ruolo e ha un impatto che va oltre le statistiche… le esperienze precedenti di Holman erano state buone poi invece si è rivelato il vero acquisto sbagliato purtroppo… anche Imbrò era un ottimo prospetto inizialmente, poi a quanto pare qualcosa nn ha funzionato… anche gli innesti fatti in corsa per tamponare avevano tutti buone premesse: Sanders veniva da ottimi campionati in squadre di livello con numeri consistenti in termini di realizzazioni, poi però da noi nn è così produttivo… Giordano pure aveva già ottime referenze come giovane talento, e si sta vedendo… Davis sembra che nn sia male e sta avendo un buon impatto… insomma tutto questo per dire che probabilmente nn si poteva fare molto di più … quel che nn mi torna molto invece è da una parte la questione del Candu, dopo un paio di comparsate nn più impiegato, e la gestione di capitan Guido che non entra praticamente mai, capisco avrà difficoltà coi ritmi e la fisicità della serie A ma la sua esperienza e qualità dovrebbero essere sfruttate almeno a sprazzi, soprattutto nei momenti chiave delle partite… per il resto fiducia e apprezzamento per Fros, anche se come ribadito da altri squadre messe come o anche peggio di noi sono riuscite a fare innesti che stanno avendo impatto parecchio positivo… adesso vediamo questo Simon, anche xke io pure nn ho grandi speranze nel fatto che Pini possa portare ad una svolta – bravo ragazzo ma nonostante fisico nn c’è buona tecnica per realizzare, nn c’è abbastanza potenza per farsi largo o intimidire sotto canestro, d’altronde la carriera mai decollata (come x Candu) lo dimostra, qualche buona difesa o stoppata ogni partita nn basta per cambiare le sorti della lotta salvezza…
estrapolo un tratto dal mio post chilometrico qui sopra, così posso proporre l’argomento, magari anche per Mario se ha qualche considerazione:
– questione Candu se è noto come mai è finito ai margini delle rotazioni e nn si è provato, se non con un paio di comparsate, a vedere se poteva essere utile alla causa, anche in uscita dalla panchina o addirittura come semplice cambio per far rifiatare gli altri
– questione Capitan Guido com’è che non entra praticamente mai, capisco avrà difficoltà coi ritmi e la fisicità della serie A ma la sua esperienza e qualità dovrebbero essere sfruttate almeno a sprazzi, soprattutto nei momenti chiave delle partite… capisco farà da mentore ai più giovani, collante nello spogliatoio, rifinitore negli allenamenti, ma a sto punto nn si poteva pensare da subito ad un altra ala forte d’impatto già in fase di costruzione della squadra..?
Candu, che aveva dato un contributo importante nella scorsa stagione, è finito ai margini soprattutto per questioni difensive, dopo che è cambiato l’assetto della squadra. A quel punto il coach gli ha messo la croce sopra.
Rosselli indubbiamente sconta la fisicità molto più marcata rispetto all’A2, la scelta è stata condizionata anche da chi era il 3 titolare all’inizio. E ricaschiamo sul peccato originale.
grazie delle precisazioni… speriamo bene con il nuovo innesto dai, e che qualcuna delle altre concorrenti alla salvezza risenta un po’ dello sforzo verso la fine della regular season per potercela giocare.. forza Scaligera!!
Dante Alighieri li tratta peggio degli assassini e dei tiranni: li sbatte nell’ottavo cerchio dell’Inferno. Li chiama «ruffiani». E li fa frustare sulla schiena e sulle chiappe da cornutissimi diavolacci. Ma, siccome quel contrappasso ancora non gli basta, li immerge pure fino alla punta dei capelli in un lago di sterco che pare lo scarico di tutte le fogne del mondo. Avete leccato culi per tutta la vita? Allora sguazzate nel loro prodotto tipico per l’eternità.
Marco Travaglio, Slurp, 2015.
Caro Poli, Verona è grata (e lo sarà a lungo) alla famiglia Pedrollo. Ho letto in silenzio tutta quella schiera di polemiche, di insulti a distanza che, ancor più grave perchè lei macchia una professione invece nobilissima, forte della sua posizione si è permesso fare a tutti coloro che, spesso per amore verso il basket e la propria squadra, hanno scritto – come talvolta, se lo rammenti, è giusto che avvenga in un Paese in cui si può liberamente dissentire o comunque essere perplessi, è successo a parecchi “leoni da tastiera”. Ossia normalissime persone che semplicemente non la pensavano come lei. Lei che in questo suo ultimo patetico articolo che il suo editore le permette di scrivere, pare essere appena uscito da un corso accelerato di contabilità da edicola. Quando nel suo “post scriptum” tolglie dalla voce “incassi da biglietti” i 1500 abbonati, mi chiedo, che trattato di economia ha sposato? Perchè, quei 1500 tifosi che, come il sottoscritto, a settembre hanno scommesso sulla propria squadra, non hanno pagato l’abbonamento?! E gli sponsor che siedono al Forum, non hanno il diritto di sedersi – in quanto elargitori di somme “discrete” – gratuitamente? Mi risulta che lei all’università del trivellino abbia fatto ben altro: ecco, si occupi di qualcos’altro. Se non altro per il rispetto nei confronti di chi ha riso amaramente, leggendola fino alla fine. Ripeto: ci ricorderemo della famiglia Pedrollo: a loro siamo grati ed affezionati. Nessuno ha mai messo in dubbio che il grande basket sia ritornato a Verona grazie a loro. Di lei, onestamente, ne abbiamo piene le scatole. Di lei che si crede “dio in terra”, di lei che usa la tastiera per fare polemica più che giornalismo. Di lei che, al contrario del suo collega Vighini o di chi, sul giornale “L’Arena” ha il coraggio di evidenziare che la squadra è corta e che la clessidra continua a far scendere la sabbia. probabilmente c’è, in tutti noi tifosi, la paura che manchi veramente poco ad avere la squadra che il buon Ramagli vorrebbe. Chi va in campo ha il nostro rispetto e merita che ci si speli le mani. Chi ci mette fatica come Frosini ed Agostinelli (e non solo) a sondare il mercato, probabilmente paga colpe connaturate nell’essere una matricola. L’allenatore è un gran signore, che conosce il rispetto verso una proprietà che nutre estrema fiducia in lui. Questo suo giornalismo fatto di video con il telefonino della nonna, questo suo difendere ad oltranza anche chi, invece al buon senso di far parlare i fatti (come lo staff Scaligera), questo sua continua istigazione di due gatti che non meriterebbero nemmeno un commento, questo suo non analizzare e non fare domande che invece chiede la piazza, questo suo giornalismo che sa solo di cronaca e poco direale approfondimento, lo trovo, personalmente ormai irritante. Concludo con una frase, che solo i giornalisti con la “G” maiuscola probabilmente ricordano: essere giornalista è innanzitutto passione per la verità ed amore verso l’altrui pensiero….probabilmente alla voce democrazia, nelle polverose ed ormai lontane aule universitarie che ha frequentato, quel giorno si sono dimenticati di farle approfondire il concetto di pluralità di vedute. Probabilmente – ce lo auguriamo tutti, insieme, ciascuno con il proprio piccolo mattoncino, insieme si arriverà a restare in A1. Quel giorno festeggeremo i giocatori, ma ancor più l’allenatore, lo staff e la proprietà. Lei, mi creda, è opinione comune che potrebbe passare a commentare (che parola grossa) la pallavolo. Auguri Poli, continui così, nella sua sterile battaglia ai mulini a vento e nell’infamia di un servilismo non cercato ne voluto da chi guida la nostra società di basket!
“Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. (Dante Alighieri – “Divina Commedia”, Canto III Inferno)
Vedremo cosa scriverà e dirà ora Poli Mario, grande esperto di basket, la palla probabilmente l’ha vista sempre e solo dai gradini dei palazzetti.