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IL FUTURO E’ GIA’ DOMANI

“Dice il saggio: ‘Tutto è bene quel che finisce bene’-E l’ultimo chiuda la porta!” (Ten-Patsy, “Nick Carter” – Bonvi-Guido De Maria)
Trasferta lunga, la più lunga della regular season. C’è tempo di pensare, di meditare sul pericolo scampato dalla Tezenis e sulla capacità di portare a casa due punti da un campo tutt’altro che facile, in una partita affatto semplice, dopo aver corso il rischio di fare come la famosa mucca di Aza Nikolić che con un calcio rovesciava il secchio pieno di latte appena munto.
Questa squadra, come ha ricordato coach Dalmonte parlando alle aziende partner durante l’incontro B2B, aveva tutti giocatori nuovi, compreso l’unico confermato Boscagin che si è ritrovato attorno undici nuovi compagni. Quei 12 giocatori poi appaiono all’allenatore e devono diventare una squadra che funzioni nel più breve tempo possibile e nel migliore modo possibile.
Ecco perché c’è stata la Tezenis di Roseto e Ancona, ma anche la Tezenis delle 8 vittorie su 8 in casa con Dalmonte e pure la Tezenis dell’incredibile “up and down” di Chieti.
Tutto è bene quel che finisce bene e l’ultimo chiuda la porta. Anzi, la lasci aperta per far entrare l’aria dei playoff e soprattutto per cominciare a guardare al futuro. Se c’è davvero la volontà di portare avanti un programma pluriennale è già ora di pensare a come muoversi in proiezione della prossima stagione.
Per questo in Scaligera dovrebbero fare in modo di tenersi stretto il d.s. Della Fiori, lasciandolo lavorare con ampi spazi di manovra. O vogliamo ricominciare tutto da capo per l’ennesima volta?

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