Ci vuole pazienza. Però alla lunga qualcuno comincia a stufarsi. Non va preso come un segnale il fatto che il Palaolimpia ultimamente sia tutt’altro che una bolgia, però l’attesa deve finire. Prima possibile. A Brescia si sono rivisti gli stessi problemi delle precedenti trasferte: cali preoccupanti quanto inspiegabili, break pesanti che condizionano l’esito della partita. Se tre indizi fanno una prova è arrivato il momento di metterci rimedio. Marione Ghersetti dice che la squadra è ancora un cantiere aperto e deve continuare a lavorare per trovare l’intesa, Ramagli rende onore ai meriti avversari, Ganeto al momento è un mistero; però non si può continuare a suonare due spartiti diversi. Con Bologna sarà sfida alla capolista, da lì deve ricominciare la riscossa della Verona dei canestri per poi vincere il mal da trasferta, senza aspettare dicembre.
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