Calma piatta. Troppo piatta per una piazza che ha già digerito un fallimento assurdo (praticamente per una manciata di spiccioli), un ritorno in pompa magna con successiva retrocessione, ripescaggio, stagione anonima senza playoff e, infine, al terzo tentativo e con la nuova gestione tecnico-dirigenziale, il traguardo dei playoff chiudendo la stagione con lo stesso allenatore (per fortuna).
La riconferma di Alessandro Ramagli è data per fatta (qualche santo pare abbia protestato vibratamente…), il rinnovo dello sponsor Tezenis pure, ma l’unica cosa certa, finora, è l’addio del g.m. Giuliani, con la scelta di affidarsi ad una soluzione interna per gestire il mercato. Sistemate le pratiche per l’iscrizione all’orrendo campionato-pastrocchio (scadenza il 9 luglio), adesso è opportuno presentare qualcosa di concreto ai tifosi, che non possono accontantarsi delle ripetute dichiarazioni ambiziose ai giornali. Negli ultimi anni alle promesse non sono seguiti i risultati. E allora per una volta sarebbe meglio essere prudenti, almeno finché la nuova Verona dei canestri non avrà un volto definito.
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