“I sogni son desideri di felicità… tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”. (Pertitas-Maria Cristina Brancucci)
Il primo pensiero, adesso che è finita, va a Giorgio Pedrollo. Perché inseguendo il sogno della serie A ha contagiato il padre-presidente e nell’esaltazione si è lasciato andare in qualche dichiarazione un po’ incauta. Parole costruite sulla passione e la voglia di crederci fino in fondo, unite alla buona fede.
Poi penso al Presidente. Che forse inizialmente si è illuso di poter raccogliere, in pochi giorni, un budget più che raddoppiato. E alla fine s’è ritrovato con il partner di sempre, lo stesso da 12 anni.
Perché in una settimana non s’inventa un progetto da serie A. Perché sostegno morale ne è arrivato, ma soldi zero. E con le pacche sulle spalle e con i complimenti non si pagano gli stipendi, non si pagano le trasferte, non si pagano l’iscrizione al campionato e le tasse federali.
Perché non puoi sperare di affidarti al credito d’imposta sulle sponsorizzazioni. I tempi della politica non sono quelli di LBA.
Perché alla Lega Basket devono smetterla di offrire un posto in serie A come fanno i fruttivendoli (nobile mestiere) con i loro prodotti al mercato.
Perché la famiglia Pedrollo c’ha provato, ma è rimasta sola. E questo è il punto critico: l’incapacità di aggregare altre forze per rendere più solida la compagine societaria.
Perché l’occasione è stata ghiotta, ma quando passa il treno bisogna avere i soldi per il biglietto.
Perché la lista dei rifiuti si allunga. Dopo Verona, Napoli, Ravenna, Forlì, Trapani. La prossima sarà Udine. Fatevi una domanda e datevi la risposta.
Perché l’unica già ammessa alla serie A (Torino) ha risolto quasi fuori tempo massimo il problema dell’incompatibilità di Sardara, con una soluzione tipicamente all’italiana.
Perché i guai causati dalla pandemia non sono finiti, purtroppo.
Perché adesso è davvero finita. Solo per qualche mese, però. Perché se ora è no, lo sarà anche conquistando la promozione? Perché se Verona avesse conquistato la promozione avrebbe avuto tempo per garantire la copertura al progetto.
Ne riparliamo al termine della prossima stagione.
Perché i campionati è molto più belli vincerli sul campo. Intanto il sogno continua…
Una domanda : Se avessimo vinto il campionato i soldi dove si trovavano per affrontare il salto di categoria?
La risposta la trovi già. Se la Tezenis avesse vinto il campionato avrebbe avuto più tempo per programmare.
E se avesse vinto vorrebbe dire nessuna pandemia, quindi non ci sarebbero stati problemi economici. E soprattutto ci sarebbero stati i bonus previsti dal contratto di sponsorizzazione.
probabilmente nella carrozza magica fatta di zucca di Cenerentola [cit.]
Sempre facile criticare col portafoglio degli altri…
Non capisco le critiche mosse sui social ai Pedrollo, senza di loro che basket ci sarebbe a Verona ?
Poi, le promozioni vanno guadagnate e conquistate sul campo, non al supermercato nel banco delle offerte.
l'occasione c'era ed è sfumata, paccato secondo me, vinta sul campo o no; non venitemi a dire però che non posso dire la mia su quello che è successo, fino a prova contraria sono ancora libero di farlo, e comunque non ho mai detto di non essere riconoscente ai pedrollo x quello che fanno x il basket a Verona, anzi, ma semplicemente si poteva fare di più, secondo me, tutto lì.
Carlo Martinelli
il mio commento non era rivolto a te, ma a chi sui vari social commentava con epiteti del tipo "Pedrollo vattene" o "meglio la C che una A2 con Pedrollo".
beh dai quelli più che contestazioni sono alla stregua di insulti
Certo posso capire anche gli imprenditori, che, magari non ci pensavano comunque, possano non ritenere opportuno investire denari in sponsorizzazioni varie, o incrementare gli impegni già presi, magari in un momento nel quale stanno chiedendo sacrifici ai loro dipendenti. Certo da tifoso dispiace, ma se fossi un dipendente di quelle società/gruppi, la riterrei una decisone saggia. È facile fare gli splendidi con i soldi degli altri…
mi permetto di dissentire caro mario, per due motivi.
il primo motivo è che la promozione la puoi anche sapere all’ultimo secondo dell’ultima partita dei playoff e quindi non “mesi” prima!!! e quindi sempre poco tempo per “programmare”.
il secondo motivo riguarda la pandemia e il fatto che anche tutte le altre societa’ in A1 devono affrontare lo stesso problema!!! palazzetti con pubblico piu che dimezzato, sponsor che pagano meno etc etc, eppure il campionato lo giocano regolarmente!
secondo me c’e’ sotto altro….ma è solo una mia impressione…..
Si ma gli altri partono già con un budget più alto.
E se anche lo avessi saputo dopo un play off (che sicuramente il tempo è più della settimana che ti han dato x la risposta……) vuol dire che hai fatto diversi buoni incassi per arrivare fin li, e non hai una stagione sicuramente chiusa in perdita visti i mancati introiti e le spese che comunque ci son state
@luckyHVR forse non mi sono spiegato bene, ma un contratto di sponsorizzazione prevede sempre premi in caso di promozione (come anche nel nuovo accordo che è stato siglato per la prossima stagione) e un adeguato ritocco per la categoria superiore. Cosa che ovviamente non può essere applicata per un ripescaggio. Quanto alla pandemia forse ti sfugge che ci sono due piazze a rischio mancata iscrizione e altre che faranno un campionato in rigorosa economia. Chi è già in A tra l’altro non deve versare la quota d’iscrizione. Infine la conferma che non ci sia sotto niente arriva dalla rinuncia di altri club di A2 che hanno declinato il ripescaggio.
beh se il contratto di sponsorizzazione prevedeva premi in caso di promozione perche’ non applicarli in caso di ripescaggio? sempre una promozione e’!!
il fatto che ci sono piazze a rischio inscrizione e altre che faranno un campionato in economia conferma il mio pensiero…perche’ anche noi non avremmo potuto fare un campionato in economia visto che anche altri lo fanno?
🙂
Non è che i premi li danno visto la massiccia visibilità che una promozione porta?
E un conto è diminuire un budget che già hai visto che sei già in A1 e un altro è raddoppiarlo ( stando stretti) in un periodo di crisi oltretutto, non penso sia difficile
Vedo che vuoi interpretare gli accordi commerciali un po’ come ti pare. Playoff raggiunti? No. Quindi nessun premio. Il ripescaggio NON è una promozione. E’ facile parlare con i soldi degli altri, ma un contratto di sponsorizzazione prevede clausole ben precise che vanno ovviamente rispettate. Non è che uno fa come gli pare, soprattutto quando i soldi non sono suoi. Quanto a chi fa il campionato “in economia”, forse ti sfugge che molti partono senza avere la copertura necessaria e navigano “a vista”. Le società serie, come la Scaligera, pianificano con la completa copertura finanziaria della stagione. O dobbiamo rivedere scene come Torino due anni fa o le varie repliche di Napoli in A2? Infine chi è già in serie A non deve versare la tassa d’iscrizione e di questi tempi 250k euro risparmiati non sono pochi.
spero non sia cosi, sarebbe abbastanza triste