Dice il saggio: vincere tirare con il 62% dal campo è meglio che perdere facendo il 35% al tiro. Successi così strabordanti sono una bella medicina per una squadra che sembrava piuttosto malata. Imola di sicuro non è Torino o Capo d’Orlando, ma il segnale è arrivato dalla Tezenis. Un segnale per la proprietà, più paziente; un segnale da e per Ramagli. A chi lo critica per l’eloquio non propriamente oxofordiano consiglio di cambiare posto al Palaolimopia, adesso però la stessa musica dovrà essere suonata anche lontano da Verona. Il direttore e la sua orchestra gialloblù dovranno cominciare fin dal teatro di Napoli.
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