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L’ORA GIUSTA

“A volte anche gli orologi fermi segnano l’ora giusta” (proverbio)

La classifica della 1ª fase rispecchia sostanzialmente i valori indicati all’inizio della stagione. Sia nel girone Verde, sia in quello Rosso.
Verona è sicuramente in credito con la fortuna, gli infortuni ripetuti (e grazie al cielo solo un caso di Covid tra i giocatori, sebbene prolungato) possono avere inciso su alcune prestazioni, ma con l’avvento di Ramagli c’è stato un netto cambio di passo, nonostante altri guai fisici, da ultimi gli ennesimi che hanno colpito Caroti e Pini.
Il Ramagli-2 finora ha un bilancio di 9-2, compresa la sconfitta all’esordio a Biella, con un allenamento e mezzo dopo il cambio di allenatore.
Proprio le due sconfitte con i lanieri, ma anche il doppio ko con Casale pesano sulla classifica gialloblù. Sarebbe bastata solo una vittoria in più per entrare nel girone delle migliori.
Tant’è, il nuovo corso della Verona dei canestri ha dimostrato che la Tezenis può giocarsela con tutti, è vero che Diop sposta gli equilibri più di qualunque
altro giocatore in A2, però la Scaligera ha battuto la capolista senza Pini e Caroti.
Il cammino nella fase a orologio è ancora incerto, troppi recuperi in calendario con l’incubo di nuovi casi di contagio che continua ad incombere, minando la regolarità di un campionato che non è stato regolare fin dal principio. Basti pensare al nuovo regolamento che sancirà la sconfitta a tavolino alla squadra che, causa casi di Covid, non sarà in gradi di scendere in campo nei playoff. Tutto questo in manifesto contrasto con le disposizioni dell’Autorità Sanitaria locale che può imporre la quarantena e con la Giustizia Sportiva “costretta” ad accettare, com’è già successo in altri casi, su tutti Juventus-Napoli.
Intanto carichiamo la molla dell’orologio e scattiamo verso i playoff, con l’ora giusta.

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