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LA VOLPE E L’UVA

“Nondum sunt maturi, nolo acerbos sumere”. Manco a dirlo, c’è già chi ha scomodato Fedro e la favoletta della volpe e l’uva per replicare a chi ha commentato le due sconfitte di fila della Tezenis sostenendo “meglio adesso che nei playoff”. Bella forza! Meglio essere ricchi che poveri. Magari meglio anche belli piuttosto che brutti. La fiera delle banalità ogni tanto si spreca in certe circostanze. Premesso che non si poteva pretendere che i giganti gialloblù facessero 30/30 in regular season, il primo ko al Palaolimpia contro una Jesi che ha dimostrato di non meritare affatto il penultimo posto in classifica deve per forza invitare a riflettere e a lavorare ancora più sodo in allenamento.

Paradossalmente il migliore in campo è stato proprio Darryl Monroe, che aveva saltato le ultime tre partite per infortunio. E questa volta non si può accampare la sua assenza per il gap pagato a rimbalzo. Tuttavia quello che conta è arrivare in palla ai playoff, tosti e duri. I detrattori di Ramagli si possono consolare con la prima difesa a zona dopo due anni e mezzo, peraltro senza effetti positivi.

Nota a margine. Le partite diventeranno 28: la farsa di Forlì sta arrivando all’epilogo. Ieri l’ineffabile Boccio si è presentato al Palafiera per arraffare l’incasso e ha trovato l’ufficiale giudiziario. Ma è la stessa persona che straparlava di Eurolega e voleva sfidare Milano? Il basket è uno sport per persone serie, i “patacca” lasciamoli ad altri.

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