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IL SINDACATO DEI NON LAVORATORI

 

 

Un sindacato che difende i fannulloni che, di fronte agli otto ferrovieri licenziati a Genova perchè beccati a farsi timbrare il cartellino da un collega, promuove e organizza addirittura il boicotaggio del trasporto ferroviario: questo è ancora il sindacato dei lavoratori o è diventato invece il sindacato dei non lavoratori? Sto parlando della Cgil, non di un Cobas qualsiasi, non di un sindacatino autonomo che per definizione vive difendendo le posizioni più estreme e residuali. Ma, appunto, di un grande sindacato che, essendo tale, dovrebbe farsi carico del comune sentire della maggioranza dei lavoratori stessi; se non vuole diventare sempre più marginale, sempre più sorpassato.

Mi pare che oggi la larga maggioranza dei lavoratori non accetti più certe forme spudorate di assentiesmo. Non è Brunetta, sono loro per primi che vogliono farla finita con i fannulloni. E non parlo solo dei dipendenti del settore privato, sempre più esacerbati dal confronto con i privilegi di cui godono i dipendenti pubblici. Gli stessi statali sentono che certe situazioni sono insostenibili ed indifendibili. E così la Cgil rischia di rappresentare solo i non lavoratori, cioè i fannulloni.

Un sindacato serio – al limite – può fare una trattativa sottobanco con l’azienda ferrovie per tutelare in qualche modo gli otto (magari ottenendo un silenzioso reintegro), ma non può difenderli ufficialmente; una difesa che – a tutti gli effetti – equivale a negare che esistano fannulloni e assenteisti. Cioè a negare la realtà.

Dieci anni fa anche certi sindaci negavano la realtà, cioè sostenevano che il problema sicurezza era una “percezione” o una montatura della destra politica. Adesso anche i sindaci di centrosinistra sono diventati “sceriffi”, nessuno più nega l’esistenza del problema e tutti sono impegnati a rassicurare concretamente i cittadini. Solo qualche esponente di Rifondazione nega ancora la realtà e continua a parlare di “montatura della destra”: questi rifondaroli sono i Cobas della politica. Ma la Cgil è diventata anche lei un Cobas o vuole continuare ad essere un grande sindacato di massa?

 

 

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