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UNA GIUSTIZIA SEMPRE PIU’ ISLAMICA

In attesa che si avveri la profezia di Oriana Fallaci: Europa che diventa Eurabia con la strisciante e progressiva invasione islamica.
In attesa, con la nostra giustizia siamo già a buon punto: è sempre più islamica, nel senso che non viene amministrata nei tribunali ma nelle piazze reali e virtuali.
Emblematico il caso della madre accusata di aver ucciso il figlio. Tutto da provare. Ma mettiamo sia vero. Non credo occorra uno psichiatra per capire che ha enormi problemi mentali. O decidiamo che la pazzia non esiste, altrimenti quale pazzia è più manifesta di una madre che – dopo aver deciso di avere un figlio, averlo generato dentro di se, fatto nascere e cresciuto -improvvisamente lo ammazza? Serve un consulente per capire che siamo di fronte ad un “tumore mentale”?
Come per tutte le malattie dovrebbe esserci un minimo di rispetto. Invece il pm-muezzin sale sul minareto e annuncia alla folla: è colpevole, ho le prove, lo ha ucciso lei! E il circo mediatico fa da amplificatore aizzando la folla in tutte le piazze d’Italia.
Non produci solo il linciaggio mediatico (già infame prima di una condanna in tribunale), ma anche quello reale: la disgraziata è in carcere in isolamento perchè i detenuti al grido “assassina!” sono pronti a massacrarla.
Codici e leggi (ignorati) stabiliscono che le prove diventano o no tali solo in tribunale, dopo il dibattimento tra accusa e difesa. Esiste ancora da noi il diritto alla difesa? In certo mondo islamico sicuramente no: basta che il muezzin salga sul minareto ad aizzare la folla che procede ad eseguire la condanna in piazza. Il tribunale è superfluo. Anche da noi?
Roberto Giardina, corrispondente da Berlino di Italia Oggi, ha raccontato come si sarebbe comportata la stampa tedesca in un caso analogo: racconto dei fatti, dell’accusa, e solo le iniziali dell’accusata. Niente nome, niente foto, niente interviste ai parenti.
In Germania non si dice nemmeno chi conduce le indagini, tanto delicate da richiedere silenzio, circospezione, rispetto dei diritti dell’accusato. Altrochè pm-muezzin che ambiscono al palcoscenico di X-Factor.
Questa è la giustizia civile amministrata in un Paese civile. Noi siamo alla giustizia islamica; in attesa che si islamizzi anche il resto.

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