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EPISODI SI’, EPISODI NO

Son sincera (come sempre d’altra parte, a costo di prendermi una carrettata di parole!): durante la partita di Salò ho avuto la netta sensazione che il Padova stesse subendo decisioni arbitrali tra il “fuori luogo” e il “clamoroso”. La rete di Andelkovic, annullata per fuorigioco, mi è sembrata regolare, ho nutrito più di qualche dubbio sulla regolarità del gol di Caracciolo (gol che invece è stato convalidato e ha di fatto deciso la partita), il rosso diretto a Gabionetta mi è sembrato eccessivo, non parliamo della cacciata anzitempo negli spogliatoi di Ronaldo nel finale per doppio giallo.

A mente fredda però, e soprattutto rivedendo gli episodi negli highlights, mi rimane il dubbio che non sia valido il sigillo di Caracciolo (dubbio difficilmente fugabile visto che esiste un’unica inquadratura dell’azione da centrocampo che non può chiarire fino in fondo se nel momento in cui Scarsella gli ha passato la palla in effetti lo ha pescato oltre la linea dei difensori) e continua a sembrarmi affrettatissima la seconda ammonizione che ha portato all’allontanamento del capitano ormai allo scadere del match. Per il resto posso solo dire che gli episodi hanno fortemente condizionato l’andamento della gara del Padova che è stato punito sempre nel momento in cui stava facendo di tutto per provare a raddrizzare la partita e stava perfino quasi riuscendo a buttare la palla oltre la linea bianca della porta.

Ma aggiungo che condivido ancora una volta l’atteggiamento di Sullo che, a fine gara, degli episodi non ha proprio voluto parlare perché “è da perdenti attaccarsi agli alibi”. Giusto. Sono stati tanti, troppi, i bocconi amari che la squadra ha dovuto ingoiare stasera ed è verissimo che non si meritava di perdere. Ma attaccarsi all’arbitro rischia di essere una scorciatoia che non fa analizzare con lucidità il momento comunque un po’ “no” della squadra. Meglio ricompattarsi e pensare alla prossima (in cui ahinoi mancheranno sia Ronaldo che Gabionetta, ovvero i due con i piedi più buoni) che piangersi addosso per le decisioni del direttore di gara o per la sfortuna di un palo che non è diventato gol.

La situazione non è assolutamente tragica, il Padova è comunque in alto, nella parte nobile della classifica, ma è un attimo pensare di essere stati solo sfortunati e continuare a cadere. Meglio capire dove si sta sbagliando e dove non si sta dando abbastanza e intervenire. Per tornare lassù. Senza se e senza ma.

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