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LO SPONSOR DI MATTEO E’…MATTEO

Il primo sponsor di Matteo è…Matteo. Il primo ad aver interesse ad un crescente successo elettorale di Salvini (al punto di facilitarlo con ogni mezzo) è Renzi.
Perchè? Ma perchè oggi Salvini incarna una Lega estremista, una Lega di destra alla Marine Le Pen, che potrà anche salire al 20% ed oltre a livello nazionale. Ma, che in ogni caso, libererà la grande prateria del centro, la metterà a disposizione, alla conquista, di Matteo Renzi. Anche perchè Salvini toglie spazio ad un ipotetico leader di centrodestra più moderato.
Se vogliamo è una lezione antica: si vince al centro, cioè conquistando l’ampia platea dei voti moderati. Lezione antica che, ospite a Rosso & Nero, ha ricordato un “antico” politico democristiano: l’ex sindaco di Padova Settimo Gottardo.
Un’analisi inoppugnabile che ha avuto ed ha tutte le conferme possibili. Proprio a partire dalla storia del Pci-Pds-Pd che mai era diventato partito maggioritario finché rimaneva ancorato alla sua base e alle sue radici di sinistra. Ha sfondato proprio con il Renzi che punta al centro; che ha archiviato, assieme alla Cgil, l’anima di sinistra del suo partito arrivando così al 41% delle europee.
D’altronde proviamo ad immaginare il contrario. Cioè che – per disgrazia dei democratici – le ultime primarie per la segreteria non le avesse vinte Renzi ma Cuperlo o, meglio ancora, un estremista di sinistra come Civati. Un ipotetico leader del centrodestra (se esistesse) lo avrebbe facilitato in ogni modo, sarebbe diventato, il suo primo sponsor, perchè il Civati di turno avrebbe arroccato il Pd nelle antiche mura di sinistra, sotto il 30%, liberando così il voto di centro per la vittoria del leader moderato.
A ben guardare i progetti di Lega di Tosi e Salvini sono simili e opposti. Tutti e due puntano ad un partito che da territoriale diventi nazionale (il primo con i “Fari”, l’altro con “Noi con Salvini”). Ma Tosi voleva una Lega moderata e di centro capace di guidare uno schieramento al governo del Paese; Savini invece punta a convogliare i voti degli arrabbiati, degli esasperati: bravissimo a fare il pieno del loro consenso ma destinato ad un futuro da feroce oppositore. (in contrasto anche con un Veneto che ha sempre conosciuto una Lega di governo).
Sempre Settimo Gottardo ha citato un precedente: in Francia sarebbe stato – così ha detto – il socialista Mitterrand ad “inventarsi” Le Pen padre, per sottrarre voti ai gollisti e diventare in tal modo presidente dei francesi.
Matteo Salvini non l’ha certo inventato Matteo Renzi. Ma è ben contento di averlo trovato come avversario politico: è una garanzia per il premier di continuare a vincere le elezioni nazionali e governare il Paese.

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