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CI MANCANO I 90 MINUTI

Sono d’accordo con Mandorlini, il pari ci poteva stare e Benussi non ha compiuto grandi parate. Ma è altrettanto vera la versione di Iachini: “Spesso sbattevamo contro un muro, ma sapevo che bisognava avere pazienza”. Morale: se ti chiudi il gol (prima o poi) lo becchi. Quante volte è successo? La chiave della sconfitta di oggi sta tutta lì: l’Hellas non sa esprimersi per 90 minuti. Così dopo un primo tempo combattuto, nella ripresa – pur senza concedere chissà che – ha rinunciato a offendere. Non so se questo dipenda da una filosofia tattica, da paure psicologiche o da una precaria condizione atletica. Forse di tutto un po’, fatto sta che il piccolo salto di qualità per agganciare il treno della metà classifica, che più ci compete, è ancora una volta rinviato.

Certo, una riflessione sul lavoro atletico va fatta, anche alla luce dell’ennesima ricaduta muscolare di Sala (in bocca al lupo ragazzo!), come su certe idiosincrasie psicologiche e tecnico-tattiche. Perché forse, come dichiarato dal nostro allenatore, “parlare di Saviola è riduttivo”, però anche oggi i (pochi) minuti del Conejo sono stati di alta e rara qualità. Eppure all’ex Barcellona e Real è stato preferito prima Lopez (e ci sta col senno di prima, da sempre sostengo la staffetta tra i due in base alla partita di turno), poi addirittura il pur intraprendente Fernandinho, probabilmente in una logica di conservazione, legittima ma significativa: non alterare determinati equilibri e mantenere il pareggio.

Palermo ci consegna queste riflessioni, aspettando il Torino. Dopo i balbettii e l’involuzione della seconda parte del girone d’andata culminata con l’infausta “campagna di Torino”, scioccato com’ero avrei firmato per 4 punti tra Atalanta, Palermo e Torino. Vincere però darebbe una dimensione più consona al nostro campionato e soprattutto ci metterebbe al riparo dai pericoli delle retrovie, in attesa di un mese e mezzo di fuoco (Genoa fuori, Roma in casa, Cagliari e Milan fuori, Napoli in casa, Lazio fuori). La ricetta? Pochi alibi, meno paure, più corsa e resistenza. Possibilmente per novanta minuti.

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