MONTIPO’ 6.5 Bravo sul tiro a giro di Banda. Nella ripresa una deviazione di Gagliardini, su tiro di Stulic, rischia di ingannarlo, ma è bravo a respingere col piedone. Attento anche sulla botta da fuori di Pierotti, centrale ma violenta. Il suo lo fa bene. Brividi veri per un’uscita a farfalle nel primo tempo, meno male che Nelsson ci mette una pezza.
BELLA KOTCHAP 6 Primo tempo di grande sofferenza su Banda. La differenza di velocità è evidente e quando il difensore tedesco non riesce a giocare d’anticipo, sono dolori. Da quella parte il Verona soffre tantissimo. Nella seconda metà di gara, però, riesce a riscattarsi e a trovare le misure sugli avversari. Meno brillante, ma fisicamente tiene.
NELSSON 7 Davvero difficile che l’ammiraglio sbagli partita. Anche a Lecce colpisce per senso di posizione sempre perfetto. E’ costantemente al posto giusto, nel momento giusto, con qualità e facilità di gestire la pressione dell’attacco giallorosso. Anche nei minuti finali, quando le squadre si allungano e il Lecce aumenta i giri, si mette sempre lui di mezzo. Grazie al cielo.
VALENTINI 5 Lo stesso discorso che verrà fatto già avanti anche per Harroui: lontano, lontanissimo dal bel giocatore, tutto qualità e grinta, ammirato dallo scorso gennaio in poi. Le gambe non girano e fatica tremendamente a stare dietro agli avversari, che lo passano con una facilità disarmante. Si becca anche un tunnel fastidioso, al quale rimedia il solito Bradaric. Al momento pare un errore lasciare fuori Frese.
BELGHALI 5.5 Un paio di passi indietro rispetto al suo solito. Anche lui sbaglia tantissimo, in una partita dai contenuti tecnici davvero scadenti. Lui che è uno che ama giocare il pallone, non riesce a trovare continuità. Sciupa clamorosamente una grandissima occasione, scegliendo di calciare da posizione difficilissima, piuttosto che darla a Giovane, solo davanti alla linea di porta. Eppure, nonostante non faccia le cose migliori della sua stagione, nelle ripartenze c’è sempre lui. Quando nei minuti finali si va avanti con la forza della disperazione, il pallone è sempre tra i suoi piedi. Non abbastanza, però, per la sufficienza.
AKPA AKPRO 5 Estrema sofferenza. Difficile dire tanto altro. Si prende un cartellino giallo e nel giro di una manciata di minuti rischia di prendersene un altro e conseguente rosso. Certo che lo condizioni, ma allora sarebbe stato il caso di toglierlo già alla fine del primo tempo. Perché nella ripresa è letteralmente non pervenuto.
GAGLIARDINI 5 E’ l’emblema di un centrocampo che soffre tantissimo, che non riesce a costruire gioco e fatica a contrastare quello avversario. Solitamente è uno che sbaglia poco, pur non facendo cose che fanno venire gli occhi a cuore. Sto giro è tanto falloso, nel senso che sciupa una quantità sproporzionata di palloni. E se le cose non girano lì in mezzo, difficile che il resto possa andare meglio.
HARROUI 5 Purtroppo ancora un’occasione non sfruttata al meglio. E’ vero che il rientro da un infortunio brutto come il suo richiede tempo e pazienza, ma è davvero lo spettro del giocatore che, seppur per poco tempo la scorsa stagione, ci aveva fatto vedere cose eccellenti. Molto leggerino nei contrasti, vuoi anche per paura di farsi nuovamente male, ma col tempo giusto nelle giocate.
BERNEDE 5 (dal 54°) Non cambia le cose in un centrocampo ingrippato.
BRADARIC 7 Gioca una partita difensiva clamorosa, la sua migliore in assoluto da quando è a Verona. Un paio di chiusure davvero provvidenziali, soprattutto quella miracolosa su Tete Morente che era solo davanti a Montipò. Grande corsa, che non riesce a sfruttare al meglio nella metà campo avversaria, ma non certo per colpa sua.
FRESE 6 (dal 75°) Ordinato.
GIOVANE 5 Questa volta male male. Sorprendentemente tantissimi errori tecnici, passaggi sbagliati a pochi centimetri, valutazioni sbagliate trovandosi il campo aperto. Non riesce a trovarsi con Orban che è più dentro la partita rispetto al brasiliano. Corre, perché non si può dire il contrario, ma clamorosamente a vuoto. Giusto, questa volta, toglierlo e provare qualcos’altro.
SARR 5.5 (dal 74°) Nulla di più rispetto a Orban, anzi.
ORBAN 5.5 Sicuramente più partecipe rispetto a Giovane, pur non facendo faville. Ha il merito di mettere sempre in apprensione la difesa del Lecce, pur non inventandosi, ripeto, chissà che. Ha un’occasione difficilissima che trasforma in un gran bel destro al volo, salvato con un bel guizzo da Falcone. Ancora una volta si trova davanti al portiere di casa con un bell’aggancio, ma non riesce a sfruttare al meglio.
NIASSE 5 (dall’86°) Gioca due palloni: uno che stampa sul palo, l’altro che cicca durante un potenziale contropiede.
ALL. ZANETTI 5.5 Scelte iniziali che non convincono. Al di là di Harroui, che non ripaga della fiducia, poco comprensibile la scelta di lasciare in panchina Frese per mettere in campo questo Valentini. La partita è brutta e per una squadra come la sua che ama giocare palla a terra è la condizione peggiore. I cambi non danno quanto sperato e così la vittoria continua a non arrivare. Questa volta davanti a un Lecce comunque modesto.

