MONTIPO’ 6 Dopo la prima buona sfuriata del Verona, evita che il Cagliari trovi il gol con Luvumbo, respingendo il tiro dell’attaccante di piede. Sul gol di Pavoletti, onestamente, cosa poteva fare? Poi, per carità, ci saranno i soliti che gli daranno la colpa anche per tutte le carestie che purtroppo appestano il mondo.
GHILARDI 4 Quanti errori, caro Daniele, ma tanti tanti. Si avventura in avanti sbagliando tutto quello che può sbagliare. L’errore più goffo e clamoroso è il liscio (consequenziale a quello più grave di Coppola) che spalanca la strada della vittoria al Cagliari. Gioca in confusione totale e l’espulsione, per un intervento killer, è la diretta conseguenza di quella confusione mentale.
COPPOLA 4 Principale responsabile del gol di Pavoletti, che ringrazia per gli omaggi della cassa e chiude la pratica. Ma al di là dell’errore che, per quanto grave, ci sta, è tutta la gestione del duello con l’anziano attaccante del Cagliari che lo mette ko. Non vede palla, che sia di testa, che sia a terra. Pavoletti lo disintegra, alla prima partita che gioca da titolare in questa stagione. Coppolone se la ricorderà a lungo. Ci rifletterà sabato, visto che per salterà la trasferta di Milano contro l’Inter per squalifica.
VALENTINI 4 Una sola chiusura buona in tutta la sua partita. Che, invece, verrà ricordata esclusivamente per i 500 mila passaggi sbagliati. Lui che dovrebbe avere piedi buoni per far partire l’azione da dietro, contro il Cagliari li ha evidentemente montati al contrario.
LIVRAMENTO 5 (dal 23° s.t.) Non fa nulla di utile
TCHATCHOUA 5.5 Solita grande corsa, anche perché il Verona la partita la gioca quasi tutta dalla sua parte e lui di gamba c’è. Ma poi la precisione è un’altra cosa. Soliti cross un po’ a caso, senza capo ne coda e poco coraggio nel puntare l’avversario per cercare la superiorità numerica.
DUDA 5 Mi sento di dire che ci prova, ma con risultati assolutamente non all’altezza del suo nome. Vede che le cose si mettono male e non riesce mai a farla girare per il verso giusto. Nervoso, ma questa non è una novità. Di certo il mancato apporto di Serdar è un macigno che gli capita tra capo e collo.
SERDAR 4.5 Mi sa che dobbiamo accontentarci di qualche video della scorsa stagione per rivedere il gran giocatore che ci ha fatto innamorare del suo talento. Fa quasi tenerezza vederlo così spaesato e incapace di trovare ritmo e posizione in mezzo al campo. Le gambe non girano, ma è la testa che sembra quella messa peggio, con lentezza di pensiero. Viene sistematicamente soverchiato dai colleghi sardi.
KASTANOS 5 (dal 23° s.t.) Vedi Livramento.
BRADARIC 5 Non attacca, che sarebbe un po’ la sua, fatica tremendamente a contenere le ripartenze del Cagliari, non è mai in grado di sovrapporsi e infila una serie sciagurata di passaggi sbagliati. Un passo indietro preoccupante rispetto a quanto visto nelle ultime settimane.
LAZOVIC 5 (dal 13° s.t.) Vedi Livramento e Kastanos.
SUSLOV s.v. L’entusiasmo per il rientro dal primo minuto dura meno di mezz’ora. Dopo un paio di scontri chiede subito il cambio. Prova a resistere, ma è tutto inutile e così Zanetti è costretto a richiamarlo in panchina.
BERNEDE 5 (dal 28°) Prende il posto di Suslov, infortunato, ma manco ci siamo accorti del suo ingresso in campo. Confusione su due gambe, niente di più. Corre a vuoto, non trova mai un senso alla sua prestazione.
SARR 4 A quattro giornate dalla fine rimane, per me, ancora un enorme mistero. Giocatore dalla buona potenzialità, scende spesso in campo con quel misto tra indolenza e poca attenzione che è incomprensibile. In serie A non si possono sbagliare passaggi a due metri, quelli che i pulcini fanno a occhi chiusi. Non vede mai la porta, non pressa, non sa dove stare. Ripeto, un mistero.
MOSQUERA 4 Non ne becca una e quelle che gli si avvicinano le gestisce in maniera inspiegabile, non riuscendo mai a nascondere quella goffaggine che lo contraddistingue. Male malissimo anche il fraseggio con Sarr, inesistente. Non tira mezza volta verso Caprile, non dico per forza lo specchio della porta.
LAMBOURDE 5 (dal 13° s.t.) Prova ad accendersi, tenta il tiro da fuori, ma gli va gran male.
ALL. ZANETTI 4 I suoi partono bene, subito in partita, con la voglia di sconfessare il biscottone tanto annunciato. Ma l’illusione dura dieci minuti e non di più. Poi il Cagliari sovrasta con disinvoltura i gialloblù, per fame, voglia di fare il risultato e di arrivare alla salvezza quanto prima. Zero idee, poca aggressività, squadra in confusione totale. O si capisce che non si possono fare calcoli, o andiamo incontro a un finale inaspettato, viste le premesse delle ultime settimane. Mentalmente non preparata nel migliore dei modi. Questi ragazzi non possono permettersi di pensare di avere due risultati su tre. Perché alla fine esce sempre quello che non ti aspetti. Sveglia.