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SPERANZE DISPERATE

Il presidente Pedrollo è uno che non si accontenta. E ne ha ben donde. La Tezenis quest’anno rischia di raggiungere l’obiettivo minimo, quella salvezza mancata nella scorsa stagione, che in questo travagliato torneo non è mai stata minimamente messa in dubbio, nonostante gli alti e bassi di una squadra che non è mai riuscita ad avere un rendimento costante, soprattutto in trasferta, dove ha vinto solo due partite.

Dopo l’harakiri nello “spareggio” con Veroli, e considerato il cammino lontano dal Palaolimpia, si capisce che la situazione per la Verona dei canestri è sul bordo della disperazione. Soprattutto perché vincere a Piacenza nell’ultima giornata non sarebbe sufficiente. Per strappare i playoff in extremis, infatti, bisognerà anche che Veroli perda in casa con Jesi. Due scontri diretti all’ultima giornata, con Ostuni di coach Marcelletti (condannata dagli scontri diretti) nella parte del convitato di pietra, che ospiterà Brescia.

Retrocesso un anno fa, Marcelletti con la matricola pugliese ha fatto gli stessi punti di Verona. Questo basta e avanza per fare incazzare il presidente Pedrollo. Difficile dargli torto. Speriamo che gli passi e che ascolti i buoni consigli del figlio Giorgio.
La speranza, si sa, è l’ultima a morire. Ma ci sono speranze disperate.

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