“Dobbiamo toglierci tutta l’immondizia che ci circola in testa, perchè è normale che sia così. Ma è doveroso pulirci immediatamente”. (Luca Dalmonte dopo gara-2 con Casale)
Proviamo a sorridere, per non piangere. La battuta più spiritosa è circolata dopo la conferenza stampa di Dalmonte e la dichiarazione sull’”immondizia da togliersi addosso”: “coach sgauja”. Battute a parte, riesce difficile capire come la Tezenis possa aver perso una partita come gara-2. Casale ha impartito una severa lezione di garra, cuore, personalità, compattezza e spirito di squadra; la Scaligera indubbiamente ci ha messo abbondantemente del suo, facendosi rimontare in un amen 18 i punti di vantaggio in avvio di ripresa: doppio break 0-11 in 3 minuti nel terzo e nell’ultimo quarto e giganti gialloblù si sono ritrovati sotto di 6.
L’immondizia citata da LDM assomiglia molto alla celebre merda di Roseto all’Epifania di due anni fa, ma resta lo stupore per il clamoroso suicidio compiuto in gara-2, che peraltro fa il paio con la rimonta concessa ai monferrini 48 ore prima, quando la Novipiù ha tirato tre volte (non una, tre!) per vincere o acciuffare il supplementare dopo essere stata sotto di 10 a meno di 3 minuti dalla fine. La gestione di alcuni giocatori ha destato perplessità: Amato troppo in panca in entrambe le partite, Candussi scomparso nella ripresa di gara-2 dopo aver dominato fino all’intervallo, Vujačić che oltre a incidere poco in attacco a tratti ha dato l’impressione di avere attriti con qualche compagno. Solo un’impressione, che vogliamo scacciar via, ma è stata notata anche dai tifosi.
Detto questo sconcerta tanto quanto la sconfitta il coro di critiche, finanche di insulti piovuti in queste ore su Dalmonte e la Scaligera. Vorrei far notare che il coach per il quale adesso c’è chi invoca il licenziamento immediato è lo stesso che stava guidando la Tezenis nel primo tempo, in panchina non c’era un sosia mentre in difesa e in attacco i giganti gialloblù davano il meglio contro Casale. E anche i giocatori erano gli stessi. E se è scontato che l’allenatore si prenda le colpe anche per i crolli mentali della squadra, è altrettanto vero che la serie è 1-1 e bisogna ancora andare a Casale. Campo tabù, il PalaFerraris, dove la Tezenis non ha mai vinto. Ma anche Biella due anni fa era imbattuta in casa…
Infine due precisazioni sulle bizzarre proposte lanciate sui social: non è possibile giocare con il trio Ferguson-Vujačić-Henderson. Il regolamento consente di schierare due stranieri e uno sloveno (The Machine) vale come un americano. Franco Marcelletti non può fare il capo allenatore, essendo responsabile del settore giovanile. Nei playoff sono cadute in casa altre squadre che avevano il fattore-campo: Montegranaro, Treviglio, Udine e Bergamo, quindi se venite all’Agsm Forum per lanciare insulti dopo una sconfitta, per quanto sanguinosa, potete starvene pure a casa. Anche se esiste una categoria peggiore: il tifoso-allenatore-general manager da tastiera. Riempite il Palazzo, per Dio! E poi alla fine tireremo le somme.
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