“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”. (Ernesto “Che” Guevara)
Adesso che il primo traguardo è stato superato e la Tezenis si gode la meritata qualificazione, salta subito all’attenzione di tutti che Verona è la prima squadra del girone Est che ha staccato il biglietto per i quarti di finale. Treviso e Montegranaro sono state costrette a gara-5, i marchigiani addirittura rimontando da una sconfitta casalinga. La Scaligera ha fatto ancora meglio, infilando due vittorie consecutive a Casale, dove in precedenza aveva sempre perso, compresa la regular season dominante l’ultimo anno di Ramagli.
Non è un caso che questi due successi siano coincisi con scelte molto più equilibrate in attacco, tirando più da due che da tre. Com’era accaduto già sul campo di Montegranaro, per ricordare il precedente il RS. Aggiungiamo una difesa da manuale che in gara-4 ha tenuto la Novipiù a 56 punti, un’impresa, contro una squadra che dall’arrivo di Dalton Pepper (andato in doppia cifra solo al quarto round) aveva tenuto quasi 91 punti di media nelle ultime 7 partite della stagione regolare. Poi LDM nell’ultimo atto ha gestito 10-giocatori-10 e tutti hanno iscritto punti a referto, pur in una partita chiusa a 61 punti.
Così i giganti di Dalmonte si sono tolti immediatamente di dosso l’immondizia e qualcuno si è già seduto sulla riva del fiume, in risposta a chi aveva vaticinato la fine della serie sul 3-1 per Casale. E magari anche per fare uno sberleffo a chi si è spinto incautamente a dare del “bollito” a Sasha Vujačić, dimostrando scarsa o inesistente capacità di lettura al di là delle mere percentuali di tiro. A parte i 5 assist serviti ai compagni (e nell’ultima partita anche 4 recuperi), andate a guardarvi la rapidità con cui The Machine passa la palla…guardare solo i “gol” è da squilibrati dei canestri.
E adesso sotto con il prossimo giro, c’è una semifinale da conquistare.
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