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BICCHIERE MEZZO PIENO

“Chi si accontenta gode” (antico proverbio popolare)

In pizzeria, dopo la vittoria a Roseto. Tifoso 1: “Hanno mandato via un americano che ha fatto due punti per prendere uno che non ne ha segnato nemmeno uno e non ha combinato niente. E Ferguson ha segnato 50 punti!”.
In pizzeria, dopo il successo contro Orzinuovi. Tifoso 1 (non lo stesso di domenica): “Con Bobby Jones abbiamo cambiato sicuramente in meglio, ha mostrato quello che vale. E segna punti”.
Di nuovo la pizzeria dopo Roseto. Tifoso 2: “Certo che passare da Amato a Love per finire a…Loschi…”.
Ancora con le gambe sotto il tavolo mercoledì sera. Tifoso 2 (sempre un altro): “Meno male che c’è anche Loschi. Ha messo triple importanti e difende pure bene!”.
Pareri in libertà dopo la partita a Roseto e il sudatissimo successo strappato contro Orzinuovi all’Agsm Forum che hanno segnato il sospirato ritorno alla vittoria della Tezenis, anche in casa. I tifosi, si sa, sono sempre sul pezzo. Dalle insistenti sollecitazioni per la cacciata di Dalmonte alle prime contestazioni a Diana, dalle lamentele sul preparatore atletico alle ripetute critiche a Love. Finché Germano ha pagato, forse anche per altri, soprattutto per la necessità di modificare l’assetto della squadra dopo la sciagurata serie di infortuni. Servivano centimetri e l’esperienza di Bobby Jones potrà essere utile, al di là della virgola all’esordio in gialloblù. Contro i bresciani si è già visto. E Loschi è un giocatore solido ed esperto.
Insomma, tenuto conto di come sono maturate le precedenti sconfitte, il bicchiere gialloblù resta mezzo pieno, perfino il presidente Pedrollo era soddisfatto (moderatamente). Di questi tempi bisogna sapersi accontentare.
Queste due vittorie sono importanti non solo per muovere la classifica e tornare in zona playoff, ma per il morale. Francesco Candussi con grande onesta intellettuale ha ammesso che forse 10 giorni fa la Tezenis avrebbe perso anche la partita con Orzinuovi, dilapidando 18 punti di margine per subire poi un parziale 0-19 quando era avanti di 13. Alla fine della fiera i giganti gialloblù hanno fatto quello che serviva in un momento complicato, alla ricerca di identità e di nuovi equilibri: portare a casa 2 punti. Lo stesso compito che li attende contro San Severo, a chiudere il ciclo di tre partite in una settimana contro le ultime della classifica.
Poi resta da sciogliere il nodo dei paurosi black-out che puntualmente permettono agli avversari di ricucire gap anche significativi. Il lavoro di Diana dovrà essere dedicato soprattutto a questo, per trovare quei rimedi che finora ha faticato a mettere in campo.

3 commenti - 2.831 visite Commenta

tom

Mario, ma tu che sei a bordo campo, parli con coach e giocatori, scambi sguardi e vibrazioni: non ti è capitato di percepire pochissima garra? Dagli spalti o in tv si nota un certo “smonamento” (passami il termine), soprattutto se confrontato con il piglio di altre squadre. Non discuto il tasso tecnico, vedi contro Orzinuovi: senza la penetrazione nel finale di Rosselli o la freddezza di Hasbrouck ai liberi, avremmo perso. Ma in generale non si nota quasi mai il sangue agli occhi.

Solo una mia (errata) sensazione?

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