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LA GABBIA DI VARESE

Quando il gioco si fa duro, metti un piede davanti all’altro e vai avanti. Non mollare”. (Roy T. Bennett)

Domenica, poche ore prima della trasferta a Varese, la mia squadra Under 15 nella sonora batosta rimediata contro Vigodarzere, allenato dal papà dei fratelli De Nicolao (che ha sciorinato tutte le zone possibili, tranne la mista), ha tirato 4/6 ai liberi. Un dignitoso 66%. 

Ricorro a questo paragone un po’ estremo perché se sbagli 10 liberi (su 26) in una partita tirata, risulta decisamente più complicato portarla a casa. Considerato che era già di per sé arduo. Anche se gli errori falla lunetta contano fino ad un certo punto.

Dejà vu. Il copione si sta ripetendo, purtroppo con una dolorosa costanza. Cambiano un po’ le modalità, ma la sostanza resta simile.

Rimonta subita (come con Reyer e a Varese) o rimonta abortita (con Tortona e a Pesaro), cambiano i fattori ma il risultato non cambia. 

A Masnago la Tezenis ha presentato Justin Simon, l’innesto atteso per tanto (troppo tempo), che doveva ancora capire dov’era capitato, ma in difesa potrà assicurare solidità. L’auspicio è che non debba viaggiare troppo di frequente in lunetta, viste le premesse…

Il problema principale dei giocatori di Ramagli rimane la capacità di mantenere prolungata la durezza mentale. E di conseguenza le energie. Gli epiloghi delle ultime partite hanno mostrato una tendenza a spegnersi dei giganti gialloblù nel momento topico, la carenza di centimetri rimane, anche se poi a rimbalzo Verona riesce a tenere botta.

La difficoltà a trovare canestro nel pitturato quando le difese diventano ancora più fisiche e le difficoltà a contenere le giocate in verticale (Varese si è affidata ripetutamente agli alley-oop) confermano che Smith da solo non può bastare, anche quando infila una serata fenomenale come a Masnago, andando vicino alla tripla doppia.

La squadra è corta, ed è cosa nota. In centimetri e rotazioni, e senza un colpo con una squadra di fascia medio-alta (riuscito solo con Brindisi, ma era la prima giornata), il cammino per la salvezza sarà durissimo.

Ultima considerazione. I tifosi veronesi a Varese sono stati costretti a seguire la partita chiusi in una vera e propria “gabbia”, con tanto di plexiglass piazzato davanti. 

Non so se la responsabilità sia della società varesina, della Digos, dell’Osservatorio del Viminale di altre autorità preposte alla sicurezza. A mio modo di vedere lo considero indecente. Come per l’”acquario” del Taliercio. Anche chi si sobbarca una trasferta merita rispetto. E pari diritti. 

11 commenti - 1,156 visite Commenta

michele

Il colpo è riuscito solo con Brindisi perchè c’era Selden, unico vero campione/giocatore che fa la differenza preso da Pedrollo and Co. che certamente non potevano immaginare che fosse anche un pazzo. Da quel momento, solo errori e ritardate sostituzioni. Eppure altrove (Treviso, Reggio, Scafati, Napoli) sono arrivati i vari Ellis, Lee, Okoye, Wimbush alle concorrenti. Noi rimaniamo con 2 lunghi da A 2(Smith ammirevole) con i lunghi avversari che ci mangiano i gnocchi in testa. Cosi non si può che tornare in A 2

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Carlo isoli

Da vecchio tifoso birex mash glaxo sono tornato a vedere causa lavoro, dal vivo la mia prima partita 2023 nel match vinto con vari patemi da Verona contro Trieste .Il mio primo pensiero è stato ma questo è basket o cosa???? Ricordo che con i vari Dalla vecchia ,Boni ,Gnad,Kempton e molti altri centri per entrare in area i vari avversari dovevano sudare sangue e non solo visto le maniere non troppo morbide ……leggerezza sotto canestro in cui ho assistito in quella partita e in tutte o tante partite di questo anno.Quindi perché il bisogno di un ala e non di un 5 di peso visto che il tempo c’era senza ostinarsi a sparare tiri da 3 visto che non si riesce più ad entrare in area ogni 4 tempo? Lieto di sbagliarmi

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Diego

purtroppo il basket è cambiato molto rispetto a quei tempi, non solo a Verona ma su tutto il palcoscenico internazionale. ormai le sportellate sotto canestro sono merce rarissima, sfavorite anche da regole che limitano le possibilità delle difese in favore di tiri dall’arco che, a mio modestissimo avviso, hanno reso questo sport molto meno bello da vedere

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Bruno

E non si è mai sentito in un palazzetto “ veronese pezzo di merda” cosa costante in tutti gli stadi senza che venga preso alcun provvedimento. Avranno una gran squadra ma i pezzi di merda sono loro.

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Eros

Ennesima partita buttata via….. adesso serve vincere anche con le big…. Purtroppo servono americani che segnano sicuro una ventina di punti gli hanno presi tutte le nostre avversarie…. Ma secondo voi ci salveremo?

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Caverzan

Ci sono voci su un imminente nuovo americano (Play?), sai darci conferma su chi possa essere?

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alex85

Ammirevoli i Pedrollo per impegno anche economico ma non certo per competenza e decisioni tecniche. Quando da mesi i tifosi dicono che la squadra è carente nel ruolo di centro e sotto i tabelloni e che manca il giocatore che nei momenti topici si prenda le iniziative giuste vengono presi guardie o ali piccole e Sanders che nei momenti decisivi scompare; c’è da chiedersi che capacità e professionalità hanno Frosini g.m. e Agostinelli d.s. Finalmente Poli solleva qualche piccola velata critica all’operato societario.

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Armix66

Ci avviamo inesorabilmente all’epilogo della stagione, difficile vincerne adesso 3/4 su 7.
La squadra ha cuore ma al momento non basta.
Cosa serva onestamente ora per fare un salto di qualità è difficile dirlo: tutti i ruoli sono coperti e la lacuna principale sembra essere nella testa dei giocatori.

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Stefano

Continuo ad essere perplesso sulla gestione di Francesco Candussi, giocatore rimasto ai margini da inizio campionato. Un 2.11 dalla mano educata, che tante emozioni ci ha regalato. Immagino sia successo qualcosa a livello spogliatoio, altrimenti non me lo spiego. Ora abbiamo una squadra farcita di guardie/ali piccole, con un solo ottimo playmaker di ruolo, un fortissimo centro atipico, una ala forte che nonostante i limiti ha alzato l’asticella e da sempre il suo contributo. Nonostante questo disequilibrio , i giocatori danno il massimo e contro Varese hanno espresso grande energia, giocandosela alla pari, poi qualche disattenzione nostra, ma soprattutto i grandi campioni di Varese hanno fatto la differenza. C’è da dire poi che quest’anno il livello del campionato è davvero equilibrato e, a parte le prime, il resto della classifica è piuttosto compatto e non c’è mai un risultato già scritto. Ora c’è da lavorare sul morale della squadra, sulle energie mentali prima ancora che fisiche, sulla psicologia dei giocatori: mancano poche partite, la testa deve essere forte, l’agonismo è determinante. Forza Scaligera.

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