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MANCA POCO

“Tu sei buono e ti tirano le pietre, sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, tu sempre pietre in faccia prenderai”. (“Pietre”, Antoine – di Gian Pieretti e Ricky Gianco)

Squadra fatta per nove decimi. Una rivoluzione, con un solo giocatore confermato: Liam Udom, che Ramagli vuole lanciare in quintetto. Un cambio radicale. E non poteva essere diversamente, dopo la disgraziata ultima stagione costellata da troppe incertezze, scelte discutibili e pure parecchia sfortuna. La proprietà ha deciso di confermare in blocco staff tecnico e management.

Ora manca solo il centro americano, posizione che nei giorni scorsi pareva ormai sistemata con un lungo reduce dall’esperienza in serie A. Ma un serio problema personale legato alla famiglia, che sarebbe rimasta negli States, ha indotto il giocatore a comunicare la sua rinuncia. Così dal mondo dei procuratori che fa trapelare qualche dritta anche quando sei in ferie e molto lontano da casa. Un comportamento, quello del centro Usa, che denota grande serietà professionale, rispetto del club e della piazza.

E allora continua la caccia al centone americano per completare un roster che in passato la Tezenis non ha mai avuto così profondo: 10-giocatori-10. 

Il “piano B” prevede di virare su un altro profilo di giocatore che dovrebbe essere definito entro fine mese, anche se era rimasta in sospeso l’affascinante l’ipotesi del ritorno di Taylor Smith, che tutti vorrebbero.

Sembra invece tramontata l’ipotesi del ritorno di Taylor Smith, legata all’incognita sulla piena ripresa dell’attività del centro bonsai, che comunque sta recuperando a tempi di record dopo l’intervento eseguito dal prof. Rocchi a Reggio Emilia. In A2 sono concessi solo due visti, perciò la valutazione delle condizioni di Smith era prioritaria. Sebbene un “piano C” avrebbe potuto portare all’ingaggio di un giocatore comunitario a gettone, in attesa del completo recupero di Taylor Smith. 

Intanto il campionato che scatterà ad ottobre si annuncia assai competitivo.  Verona se la vedrà con Trieste (animata dal pronto ritorno in serie A), Udine (che insegue per l’ennesima volta il salto di categoria), Fortitudo Bologna, la recente finalista Forlì. E nel girone Verde si potrà incrociare la strada con Cantù, Treviglio, Torino e la nuova Trapani del patron Antonini, che appena entrato nel “salotto” dell’A2 si sta muovendo come un elefante nella cristalleria, sventolando a destra e a manca le mazzette di euro.

Ultima annotazione. Il Consiglio Federale ha finalmente deciso lo stop alla pagliacciata dei trasferimento di giocatori dalla serie A in A2 alla vigilia dei playoff. Durante il girone di andata si potranno tesserare due giocatori senior; altri due potranno essere inseriti nel girone di ritorno fino alla vigilia della terzultima giornata della fase ad orologio.

P.S. In questo blog c’è spazio per tutti, ovviamente anche per chi critica. Non c’è spazio invece per la maleducazione e per chi si diletta in offese ai giocatori e allo staff, avventurandosi anche in scomposte considerazioni personali sul piano professionale. A maggior ragione godendo dell’anonimato.

Aggiornamento ore 11 lunedì 24 luglio. Nella notte la Tezenis ha chiuso l’accordo con Kamari Murphy, 29 anni a dicembre, centrone che non ha mai giocato in Italia ma in Europa ha esperienze in Germania, Estonia e Polonia (come DeVoe). Peccato per Smith, ma ora non manca niente.

15 commenti - 2.543 visite Commenta

Michelangelo

Vero che il campionato conta come preparazione ai PO (l’anno scorso i due gironi li hanno vinti Forlì e Cantù) per cui se Smith fosse veramente in forma da gennaio/febbraio non è che cambia molto; uno come lui in A2 ti cambia la squadra. Mai come quest’anno una A2 competitiva Trieste, Udine e Cantù sopra tutti poi almeno 5 squadre subito dietro. 24 squadre con 6 retrocessioni e 8 che bene o male puntano alla promozione mi sa che porterà ad un campionato diviso in due.

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Vittorio

Beh, che dire? Finali di campionato pessimi palesano sempre persone pessime, quindi ci tengo a esprimere la mia vicinanza a Mario e a tutta la redazione di Telenuovo. Purtroppo Verona si conferma una piazza difficile con estrema acredine. Non capisco nemmeno gli insulti ai giocatori visto che la squadra è cambiata dall’anno sportivo scorso. Una considerazione poco simpatica però devo farla: San Giobbe, Cento, Cividale, Orzinuovi, Nardò… sembra di essere tornati ai tempi della San Zeno! 😀 Mi aspetto da un momento all’altro di vedere in campo Posenato, Filippini e, perché no? Un redivivo Zamberlan! 😀 Per chi ci è abituato non fa nemmeno troppa differenza rispetto agli anni passati, per gli ultimi arrivati che fino a ieri potevano vedere la Virtus Bologna all’AGSM Forum… sembra proprio un incubo. Alla società il campito di traghettare il movimento verso lidi più “rosei”.

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Alberto Tortella

La squadra sembra avere molto potenziale, ma onestamente sono un po’ perplesso su Murphy, anche se spero sarà il nuovo Lawal.
Ho l’impressione che sia una squadra molto fisica ed atletica, ma non abbiamo lunghi che aprano il campo con il tiro da tre.
Vedremo come sempre l’A2 è una tonnara e può succedere davvero di tutto.

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Basilio

Poli, perché non ci dice il nome, così come ogni sacrosanto cronista che parli di sport ad un pubblico che, mi creda, non l’avrebbe rincorsa se poi l’affare sfuma. Parlare di fantomatiche prime scelte e giocatori di livello, senza sapere con chi si stava tentando di imbastire una trattativa, sa di aria fritta. Con l’aggravante che i nostri cugini del calcio fantasticano sotto l’ombrellone, mentre a noi, guarda a caso il giorno dopo, viene presentata l’alternativa povera. Sa di un Langevine 2. Tanto più se questo “innominato” si è comportato da signore. Mah…francamente la piazza avrebbe gradito (e non poco!) arrivare ai play off con un fuori categoria come Smith, piuttosto di scommettere su un signor nessuno. Chiedo, per una volta ed a nome di tanta gente, alla nostra proprietà ed il signor Agostinelli di spiegarci civilmente perchè non abbiamo avuto la pazienza, dopo aver visto cosa Smith sia capace di fare in campo (di A1!), di aspettarlo chessò, un paio di mesi se son tanti?! Dobbiamo avere pronto uno per l’amichevole di lusso agostiana? Dobbiamo vincere la coppa del nonno ai primi di settembre o vedercela con le nostre rivali ad aprile-maggio dell’anno prossimo? Cappelletti ha usato parole nei suoi confronti molto sincere e veritiere, definendolo uno dei migliori centri con cui avesse mai giocato, capace di essere verticale velocissimo come mai qualcuno a Verona. Lwe sue immagini sui social sono lusinghiere… si sentiva, come ha scritto lui stesso, in debito con Verona. Sappiamo che ci avrebbe messo l’anima e ne conosciamo il talento. Vien da chiedersi se il signor Agostinelli non avesse fretta di chiudere baracca e burattini per andarsene in vacanza perchè ha veramente dell’incomprensibile. Bene Poli quando sottolinea che quest’anno abbiamo 10 giocatori dieci. Arrivare a questa idea dopo vent’anni di serie minori lo scorso anno, sarebbe stato troppo. E va bene cambiarli “quasi” tutti, come se la colpa fosse dei giocatori e non di chi li ha scelti, assortiti e voluti tardi e male, ma oltre al nostro grande (la ringrazio Ramagli per essere rimasto: lo apprezziamo molto e la riteniamo un grande allenatore in tutti i sensi!) coach, perchè non esiste un criterio meritocratico, come in tutte le aziende che si convengono, che analizza i risultati e conferma il direttore sportivo solo in base a quanto ci ha fatto vedere?! Compri e tieni a giochicchiare per un anno intero, un Sanders a fine carriera, uno che la sufficienza l’ha presa in pagella da ottobre a maggio solo 1 volta forse. Si spacca il tuo unico centro (su Pini, fuori rosa persino in a2 con uno come Meo Sacchetti che di basket qualcosina ne capisce…) e te che fai? Sfogli la margherita e ti fai ridere in faccia da mezzo Mondo. Poi togli dal cilindro un imbarazzante Langevine (…chi?!). Perdi il cambio di Cappelletti quasi subito e ti inventi Casarin play in A1, uno che anche lo zio Pino vede che fa la guardia ala. Tutti a casa: rivoluzione totale. E sia. Ma chi è a quella scrivania? Proprio colui le cui scelte ci hanno fatto naufragare. Sarà lecito, con tutto il GRANDE rispetto, visto che una squadra di basket non è un’azienda massonica dove tutto deve rimanere secretato, chiedere il perchè della scelta di non aspettare il responso l’8 di agosto sulle condizioni di Smith?! Ma chi se ne frega di vincere ad ottobre: proprio l’ultimo anno di A2 avevamo incassato parecchie sconfitte nell’anno in cui dopo abbiamo (ri-grazie Ramagli!) riacciuffato una bellissima promozione. Conta arrivare ai play off non da ammazza campionato (vedi Forlì), ma con uomini veri. Persone che ci tengono alla maglia e che hanno qualcosa da dimostrare. Se prendi una società di basket che rappresenta una piazza, non dico che tu abbia il dovere – come invece sostiene Rasulo – di rendere pubbliche le tue scelte, ma almeno spiegarci il perchè, dopo il rifiuto dell’opzione “A”, siamo andati a chiudere (ma che fretta c’era?!) con una speranza, invece di puntare alla voglia di riscatto di chi, alle volte (vedi a Varese..) ha tenuto in piedi da solo la squadra. Ossia Smith. Batti un colpo, se non è anche lei già in vacanza, Agostinelli. Parlaci da manager incaricato di reclutare talenti e spiegaci perchè, i 5000 applausi accorati tributati a Smith, quello che ha fatto vedere il giocatore e com’è caduta in basso la squadra dal punto di vista identitario dopo il suo infortunio, non sono bastati per convincerla che SOLO 1 ne chiedevamo. Solo UN regalo, solo una riconferma avremo voluto. Solo un gesto da parte della nostra proprietà ci sarebbe piaciuto. Sarebbe bastata la riconferma di Smith per farci capire che quelle 4 spiegazioni di rito ricevute dopo la retrocessione, da chi, come il signor Pedrollo si ricordava di Taylor quando ci ha letteralmente asfaltato ai play off con Ravenna, squadra e tifosi in fondo erano nuovamente sintonizzati sulla stessa linea. La piazza ha bisogno di sogni. Ha bisogno di eroi. Ha bisogno di vedere che qualcuno sputa sangue in campo e che tiene a noi. E’ stufa di vedere il tatrino dei mercenari che, finito il campionato in Australia o in Grecia, viene a farsi un mese di vacanza pagata lautamente a Verona. Attendiamo un gentile metro di riscontro. Magari senza scomodare chi ora guarda l’alba sul mare dalle colline marchigiane: esistono i telefoni ed i video dovunque lei sia, signor Agostinelli. PS: la campagna abbonamenti la facciamo partire a Ferragosto come ultima società come sempre? A discapito delle tante miserie del nostro recente passato, Verona, come scrive il tifoso che mi ha preceduto, sarà anche una piazza difficile, ma nonostante tanto pressapochismo e dilettantismo, la passione per la nostra Scaligera l’abbiamo cucita nel cuore ed ameremo sempre i nostri colori! A presto, a tutti!

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Vittorio

Mi permetto: sono stato frainteso su “Verona pizza difficile”. Io non ho mai parlato di pressapochismo e dilettantismo (anche se in passato ho espresso dei dubbi in merito). Quando parlo di “Verona piazza difficile” intendo che non essendo né carne-metropoli né pesce-paesino viviamo da sempre un dissidio interno che ci porta ad essere parimenti gran signori e comari della peggior specie, ci spinge a lamentarci di tutto e di tutti a prescindere, a sparlare alle spalle e addirittura a metterci vicendevolmente i bastoni tra le ruote. Credo che a Verona ci sia un’innegabile e preponderante invidia sociale che poi sfocia in attacchi personali gratuiti a chi “ce l’ha fatta”, come nel caso di Mario. Su Ramagli sfondi una porta aperta: un buon mestierante che si è trovato in mano una squadra composta alla rinfusa, non ho mai capito come fa a piacere così tanto e perchè gode di così tanta stima tra gli addetti ai lavori. L’ultima sua dichiarazione è stata “sarà determinante trovare un’identità cestistica per questa squadra”. Ma il social media manager si rende conto di quello che trascrive? 😀

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Massimilla

Io a volte lo faccio troppo spesso, ma sottolineo che prima di tutto quelli che vengono o non vengono a giocare a verona sono delle persone. Stimo Mariopoli come persona, ma anche non lo stimassi stavolta a mio avviso ha fatto il suo dovere e non quello di un giornalista di una rivista di gossip. Il nome del giocatore a cui si era chiesto di venire a Verona è stato fatto e auguro a lui che tutto possa andare per il meglio. Smith probabilmente non è ancora al meglio, o forse ha altre offerte. Saperlo e sapere il perché del rifiuto di Cain vi avrebbe fatto passare un’estate migliore? Non credo. Ci vediamo al palasport

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Vittorio

Ciao Massimilla, se la domanda era rivolta a me, io ho seguito la Scaligera distrattamente negli ultimi anni e non lo dico con cattiveria. Su Mario nessun dubbio come non ho mai avuto nessun dubbio su D’Errico, Etrari e tanti altri giornalisti che io considero dei Signori con la S maiuscola. Non entro nel merito dell’ultimo campionato, mi fanno solo sorridere, per non dire scompisciare, le dichiarazioni di Ramagli. Diciamo che con Dalmonte è sempre stata una bella gara di qualunquismi e frasi fatte. 😀

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Jes

Criticare una squadra prima di averla vista in campo mi pare veramente una forzatura.
Questo Murphy nessuno lo conosce e quindi aspetterei almeno a vederlo prima di dire come sia. Unica cosa certa è che non è un giocatore di primo pelo.
Smith penso che sarebbe stato un rischio troppo alto prenderlo adesso.
Un giocatore che da tutto su fisicità e rapidità è da rivedere in campo prima di potergli dar fiducia. E per rivederlo al top bisogna aspettar almeno anno nuovo.
Ultima cosa. Ho sempre apprezzato il fatto che la Scaligera attende a far partire la campagna abbonamenti più avanti possibile, quando la rosa è pronta e ha già iniziato la preparazione. Ha fatto così stagione scorsa e anche le precedenti

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Armix66

Oggi il mercato dice che le scelte sono state fatte e ben per tempo, siamo stati sotto questo profilo la società della A2 che meglio si è mossa sul mercato, i giocatori che sono arrivati mi sembrano tutti prime o seconde scelte e hanno tutti da chiedere qualcosa a se stessi e questo è già di per se un buon viatico per nutrire ambizioni.
I nostri risultati dipenderanno dalla crescita dei singoli (in primis Udom e Esposito) e dall’amalgama, chiaro che oggi ci sono almeno 3/4 squadre che sulla carta sono migliori di noi, ma poi come sempre sarà il campo il giudice ultimo.
Mi aspettavo anche io che si sarebbe atteso Smith, ma se sono state fatte scelte diverse un motivo ci sarà stato ( tecnico, fisico, economico) da una parte o dall’altra. Credevo anche che sarebbe rimasto Anderson, ma valgono le stesse considerazioni.
Il tifoso vorrebbe sempre sapere perché certi giocatori non sono arrivati o non sono rimasti, ma non credo sia sempre possibile mettere in piazza le dinamiche delle singole decisioni

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GG

devo dire che inizialmente anch’io ero perplesso sulla costruzione della squadra, soprattutto per qualche dichiarazione fatta inizialmente dalla dirigenza, magari un po’ alla guascona, di voler prontamente risalire nella categoria maggiore… risalire prontamente con Udom titolare (bravissimo ragazzo che si impegna sempre e ha fatto vedere ottimi sprazzi, ma non ancora una garanzia) e Ferrari (altrettanto lodevole) cambio per l’ala grande…?? mi dava da pensare….
-a proposito della dirigenza faccio un inciso: mi sembra che il Presidente dopo l’esito della scorsa stagione se la sia cavata molto a buon mercato, una lettera aperta, qualche ammissione di errori e gran parte della colpa alla sfortuna, e via così andrà meglio la prossima, il tutto apparentemente ben accettato anche da parte della stampa, salvo qualche tiepida osservazione o critica… comunque andiamo avanti-
poi invece man mano che procedeva la costruzione della squadra mi è sembrato che ci fosse un criterio valido, si andavano a prendere giocatori validi, alcuni anche (finalmente) con garanzie di punti nelle mani, magari seconde opzioni nelle squadre dov’erano (cmq se vogliamo tra titolare e cambio ormai nn è che ci sia tutta questa differenza, ci sono sesti e settimi uomini che fanno le fortune delle squadre) ma decisi e motivati a ritagliarsi uno spazio… poi giocoforza -a meno di nn essere una società con forza economica e appeal superiore tali da poter costruire una corazzata di squadra- c’è sempre il giocatore sconosciuto magari pescato in campionati di nazioni che nn diresti, o la scommessa che puoi indovinare o no (pensiamo che anche Taylor e Karvel a suo tempo nn erano così conosciuti e di fama consolidata) …mi sembra anche che a differenza di altre stagioni si sia seguito l’input del coach dandogli direttamente i giocatori per una certa idea di gioco.. e infine come fatto notare da altri post, ci si è mossi con largo anticipo, cosa sicuramente positiva.. poi come sempre il verdetto lo darà il campo, ora Frosini giustamente ha corretto il tiro dicendo che siamo ben messi ma nn tra i favoriti, vedremo come si evolve anche xke come ben si sa la stagione è lunga e accadono sempre imprevisti se nn addirittura stravolgimenti per una o l’altra squadra

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GG

per il discorso Smith sicuramente diventa difficile per noi tifosi la mancata riconferma, specialmente quando il giocatore è diventato subito beniamino del pubblico… però non sappiamo bene le dinamiche che ci sono state, magari lui stesso sapeva di nn essere pronto (o di nn poter garantire le sue doti di esplosività che sono proprio il suo valore aggiunto cestistico oltre alla personalità che si fa ben volere da tutti) ancora per qualche mese, e quindi ha deciso di concentrarsi sul recupero per poi magari chissà -abbiamo visto quanti e quali imprevisti accadono durante una stagione- ricomparire se dovesse esserci bisogno di un innesto…. o magari semplicemente ci sono state richieste per lui per rimanere in serie A o andare in uno dei campionati maggiori in Europa.. chissà…
sta di fatto che ormai Murphy fa parte del roster, speriamo che la scelta sia stata indovinata, qualcuno più sopra ha evocato Langevine (che comunque secondo me ha avuto troppo poco tempo per dimostrare qualcosa) altri più opportunamente Shane Lawal a cui forse (o meglio speriamo) sembra poter essere accostato, ricordiamoci che proprio da allora a Verona nn si vede un centro “dominante” nel pitturato (Taylor Smith è un discorso a parte, pur dall’impatto e efficacia al top nn lo definirei “dominante”) una mancanza che secondo me ha limitato la squadra in questi ultimi anni

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