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FEMO FINTA DE NIENTE

“Sei solo chiacchiere e distintivo” (Al Capone-Robert De Niro, Gli Intoccabili – 1987)

Tutto sotto controllo, o quasi.
La vittoria a Cividale, con una Tezenis priva di Lollo Penna (ma con i friulani senza un americano e con il gaucho Redivo costretto a fare i bambini con i baffi) ha confermato, se ce n’era bisogno, che ogni trasferta sarà delicata, ma anche che le squadre più accreditate potrebbero riuscire a scavare un solco nella classifica.
Il campionato è lungo, la Supercoppa ha assegnato allo squalo di Trapani (uno solo, senza la “s” del plurale…come uno solo era l’americano per i siciliani) dell’ambizioso e munifico patron Antonini i gradi di superfavorita dell’A2. Poi chi vivrà, vedrà: le promozioni sono due, gli incroci nei tabelloni dei playoff potrebbero risultare determinanti.
Buona la novità della diretta settimanale su Rai Sport, innalzando la qualità di un prodotto che spesso resta ancorato ai bassifondi del web.
E a proposito di promozione della pallacanestro, va ribadito il fallimento ormai prolungato del movimento gestito dalla Federbasket, come è stato evidenziato da “Spicchi d’arancia”, preziosa newsletter (completamente gratuita) che sovente dà anticipazioni e offre cifre e statistiche accurate anche delle Minors.
La riforma della FIP ha stabilito che le squadre dei campionati nazionali sono solo 76 (gestite da LBA e LNP), nel 2007 erano 310.
Le conseguenze della pandemia non sono sufficienti per giustificare una crisi conclamata e acuita dalle richieste in costante aumento della Federazione.
Volete qualche esempio?
La Scaligera Basket dopo la retrocessione ha dovuto modificare la ragione sociale, tornando nello status dilettantistico. Ebbene, per aggiunge un “Dil” ha dovuto sborsare 1.100 euro alla FIP.
I parametri della serie B Interregionale (che rimane il quarto campionato com’era prima la C Gold) per tesserare ogni giocatore non formato dal proprio settore giovanile sono passati da 2.500 a 4.000 euro. Le tasse gara da 190 a 380 euro, a partita, per ciascuna società.
Tutto questo mentre gli arbitri ricevono rimborsi ridicoli, per forza poi c’è carenza di direttori di gara.Ma, come na ben sottolineato “Spicchi”, la riforma dei campionati ha portato al lancio di FIP Stats, una app che offre in tempo reale gli aggiornamenti e tutte le cifre delle partite dei campionati di serie B Interregionale, C Unica e Divisione Regionale 1 (l’ex serie D che adesso hanno ribattezzato come un’auto: DR1).
Per poter accedere a tutti i dati forniti dalla app (escluso il mero risultato) bisogna pagare un abbonamento: 1,99 euro alla settimana, 3,99 al mese e 29,99 per un anno.
La FIP ha precisato che non incassa nemmeno un euro da questo progetto e invece ha investito una cifra consistente (senza specificare quale) per garantire che tutti questi campionati siano dotati del referto elettronico, che si ”compila” con un tablet, ovviamente acquistato dalle Società che in alcuni casi hanno usufruito di un contributo federale.
La digitalizzazione è un bellissimo progetto, ma forse sta diventando una scusa per fare ulteriore cassa. E aspettando la app gratuita, resto convinto che un qualunque ragazzo delle tante squadre giovanili, un genitore, un semplice appassionato debbano accedere ai risultati e alle statistiche dei campionati più importanti in modo completamente libero.
Questa è la vera promozione, il resto sono chiacchiere. E allora intanto facciamo finta di niente.

3 commenti - 1.207 visite Commenta

Pippo Munafò

Quando pensiamo che non siamo in grado di fare squadre locali senza atleti extra penso che non abbiamo futuro

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Bruno

Se penso all’APP gratutita calcistica “a tutto campo” che aggiorna al minuto il risultato della squadra under 18 dove gioca mio nipote…che tristezza!!

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