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PAZIENZA E CAMPIONATO FINITI

Vivendo il Padova da addetta ai lavori da vent’anni so che sarebbe capace, solo per il perverso e inconscio gusto di dare torto ai tantissimi tifosi che oggi lo danno ormai per retrocesso, di vincere tutte le partite che mancano dal derby di Cittadella in poi e conseguentemente di salvarsi perfino senza i playout.

Ma la realtà, dopo la macabra sconfitta interna contro il Perugia (la prestazione più orrenda di tutto il campionato, seconda forse solo a quella contro il Carpi della breve era Foscarini), va guardata in faccia con onestà. In questo momento non solo il Padova è seriamente candidato a scendere in serie C ma se lo merita pure. Perché dopo la vittoria di La Spezia, conquistata con tutti gli elementi caratteriali necessari ad una squadra che si vuole salvare, tutto doveva fare la squadra di Bisoli fuorché sfoderare una indegna prestazione come quella di oggi.

Cosa può essere cambiato in soli sette giorni? Cosa può essere successo in quella che doveva essere la settimana più distesa di tutto il campionato, visto il 2-0 rifilato a domicilio agli spezzini? Solo Dio lo sa (anche perché tra silenzio stampa e allenamenti a porte chiuse, la società si è perfino “dimenticata” di avvisare che Mbakogu si era infortunato…). Perché invece che bissare l’atteggiamento visto in Liguria i biancoscudati hanno tirato il freno a mano anzi, peggio ancora, hanno ingranato la retromarcia? Cosa si è perso per strada Bisoli che ancora una volta ha dato l’impressione di non averci capito un granché?

Se la proprietà riuscirà a darsi delle risposte in tempi brevi, forse non tutto sarà perduto. In caso contrario, ben ritrovata serie C. Quanto tempo che non ci si rivedeva…

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