Torna al blog

IL DEGNO FINALE

Signore e signori: i giochi sono fatti, nulla va più! Rien ne va plus!

Il croupier del campionato ha sanzionato oggi al “Vigorito” la retrocessione del Padova in serie C. Ha ragione Matteo Centurioni stavolta: “Non c’è modo più crudele di chiudere la partita e il campionato”. Eh sì… Nell’ultimo terribile minuto della sfida in casa del Benevento si è materializzato il film dell’intero campionato. Il Padova che si porta in vantaggio per ben tre volte, il Padova che viene raggiunto, il Padova che non fa in tempo a far provare una gioia ai suoi tifosi che subito gliela fa rimangiare, gliela soffoca di brutto. Il Padova che fa sperare e subito dopo fa disperare. Pazzesco. A Benevento oggi i biancoscudati avevano saldamente in pugno la possibilità di giocarsi l’accesso ai playout sabato prossimo contro il Livorno in casa. Al 93′ eh mica al primo minuto di gioco quando ad aprire le danze del 3-3 era stato Pulzetti. Al 94′ paf, la bolla si è rotta, in un nanosecondo il gol di Coda ha riportato tutti sulla terra. Anzi col sedere per terra. E solo chi è caduto di sedere almeno una volta nella sua vita sa quanto faccia male!

Si retrocede in serie C insomma. E si sapeva da mesi visto che col Lecce mercoledì era arrivata solo la quinta vittoria da agosto ad oggi. Farlo così ha però per l’ennesima volta dell’incredibile. Del pazzesco. Non si può risvegliarsi così all’ultimo e buttare via la milionesima occasione del campionato. Ora ci vorrà qualche giorno per decantare la rabbia. Ci vorrà un periodo per anestetizzare il grande grande, per rimarginare la profonda ferita.

Poi però bisognerà pur rialzare la testa. Bisognerà pur capire cosa ha intenzione di fare Roberto Bonetto. Bisognerà pur pensare che, in qualche modo, si può ripartire. Buttare via tutto quel che si è fatto quest’anno è la scelta più comprensibile e istintiva, ma proprio perché l’istinto non è stato un gran compagno di viaggio, bisognerà pur ripartire dalla ragione. Da un’analisi oggettiva. Da un bilancio fatto con calma e sale in zucca. Qualcosa da salvare c’è. Qualche giocatore anche. L’impegno di qualcuno c’è sempre stato. Ripartiamo da questo e soprattutto cerchiamo di ricreare un minimo di entusiasmo, azzeccando la scelta delle persone nei ruoli chiave (e ho scritto “persone” non a caso). Solo così si può sperare di non affondare ancor di più…

 

75 commenti - 8,366 visite Commenta

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

code