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L’INNO ALLA GIOIA

La domanda mi è sorta spontanea e forse era la più scontata che potessi fare a Massimo Pavanel al termine della sfida che ha sancito il ritorno alla vittoria in casa contro la Pro Vercelli dopo il successo di Piacenza della domenica precedente. “Cosa è cambiato nella vostra testa nelle due settimane in cui vi siete ritrovati a non poter giocare per via del rinvio della sfida contro la Juventus Under 23?”. La risposta dell’allenatore del Padova però è stata tutt’altro che scontata, così come non erano state scontate le frasi che aveva usato il giorno prima per caricare squadra e ambiente prima della partita con la “Pro”, dicendo “Siamo il Padova: ce la dobbiamo giocare contro tutto e contro tutti!”. Mi ha profondamente colpito e per questo la riporto qui: “Ai giocatori ho semplicemente fatto presente che devono essere consapevoli di giocare in una piazza importante e affamata di calcio, che è pronta a spingerci se noi le diamo gli input giusti. Spetta proprio a noi dare i giusti segnali. Dobbiamo rinforzare lo spirito di squadra, sapere di essere il Padova ed essere orgogliosi di scendere in campo per vincere. Non dobbiamo sentire la pressione: le pressioni sono altre nella vita, sono quelle di un operaio che si sveglia alle 5 del mattino per andare a lavorare in miniera. Scendere in campo per giocare a calcio per noi deve essere un inno alla gioia, un inno alla vita. Vivendola così, ho detto ai ragazzi, vedrete che si farà molto più leggera la cosa…”.
Inno alla gioia. Inno alla vita. Musica per le mie orecchie. E anche, spero, per quelle dei tifosi. Ecco quali sono le corde toccate dall’allenatore nel momento di crisi della squadra dopo il pari di Mantova e il momentaneo -9 dal Sudtirol. Le corde del cuore. Le corde del senso di appartenenza a una città che è sì esigente con la sua squadra, specialmente dopo la doppia mancata promozione della passata stagione, ma che è pronta a dare il massimo sostegno se viene “solleticata” dai giusti input. Se si trova di fronte un gruppo che non fa mai venire meno la prestazione, che tiene duro, che non molla fino al 97esimo e oltre. Certo il Sudtirol continua a volare, a non perdere, a non subire gol, ma in questo momento davvero meglio non guardare in casa d’altri e perseverare in questo percorso di crescita mentale e interiore che può portare lontano, anche e anzi soprattutto in termini di classifica.

18 commenti - 1.880 visite Commenta

filippo

tutto molto bello, ma il sudtirol in formato equino continua a galoppare, sarà dura farne sfilacci
e ad oggi sono pur sempre 7 punti
gestione della partita abbastanza discutibile, sotto il vestito (il gol) niente, nel secondo tempo abbiamo fatto la prima azione degna di nota al venticinquesimo… gioco inesistente, manco i contropiedi siamo riusciti a fare… unica roba buona i 3 punti.

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acp

inno alla gioia? dopo mezz’ora non vedevo l’ora che finisse quell’agonia e tornare al calduccio. bisoli mi divertiva di più.

ceravolo impersonifica il detto “chi fa da se fa per tre” . sia santificato.

la curva nuova la completeranno entro la stagione sportiva 21 22?

dite a pavanel che i cambi sono gratis. l’unico cambio che non è gratuito è quello dell’allenatore.

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Marcantonio

Premetto, che relativamente al giudizio sulla partita e sulla situazione di classifica, concordo con Filippo e, conseguentemente con acp. Ma ciò che volevo sottolineare è un’altra cosa, parlo in generale dell’atteggiamento della tifoseria. Si, siamo stati scottati e molto e non solo lo scorso anno e chi si scotta con la calda ha paura pure della fredda. Ieri sera da Borile Dalle Carbonare faceva notare che a Padova un problema ce l’abbiamo, il vicenza penultimo in classifica richiama seimila tifosi allo stadio, il Padova secondo in classifica non riesce a scaldare i cuori. Troppo deluso nel corso degli anni il tifoso biancoscudato che ormai non crede più a nulla, che sente ormai come dovuta la promozione in B e quindi si aspetta di dominare il campionato, altrimenti nemmeno un secondo posto serve a portare gente allo stadio, eravamo in duemila contro la Pro Vercelli. Un gruppetto dietro di me allo stadio guardava la partita del Padova parlando in continuazione del Milan… e vi dico, mi dava fastidio. Come possiamo aspettarci un urlo di gioia per un gol? Si tratta di spettatori , non di tifosi!
Chi invece si annovera tra i veri tifosi è giunto al punto di pretendere che la squadra domini il campionato e considera una delusione il fatto che il Padova si trovi secondo ad inseguire un Sud-Tirol dei miracoli.

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Antonio

Ciao Marcantonio, io sono un tifoso dell’Hellas che da 16 anni abita a Padova. Da quando abito qui non ho ancora conosciuto una persona che tifi Padova, e questo per me è tristissimo. Magari comincio ad informarmi del Padova, ma dopo un paio di battute i miei interlocutori mi dicono: si ma hai visto ieri la Juventus, il Milan o l’Inter? Quelle rare volte che sono stato all’ Euganeo (in tribuna), ho sempre visto i bambini con le sciarpe delle squadre strisciate… Purtroppo qui a Padova si sono perse generazioni di tifosi e mi dispiace. Vi auguro il meglio.

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Principe

Borile e Dalle Carbonare provassero ad andare al Menti e poi provassero ad andare all’Euganeo, poi si daranno la risposta da soli anche senza considerare la differenza di categoria e di successi sportivi
Questo discorso sulla disaffezione della tifoseria padovana è nauseante da quanto trasuda malafede
Ci hanno confinato in mezzo ai campi da 25 anni e si permettono di alzare il ditino se nelle serie maggiori c’è maggior pubblico. Robe da pazzi
Martina è lecito sapere (se e) quando verrà completata la curva?

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Pietro Smaniotto

Nessuno tocchi la tifoseria scudata con l’andazzo C-B-C-C-B-C-C-C anche troppo fedele. Speriamo su Joseph l’armeno franco inglese.

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Patrick

Ho trovato vergognoso quell ultimo siparietto della premiata ditta barile dalle carbonare: mi disturba quanto il primo sia sempre pronto a spalare m. sulla nostra piazza e la cosa deve essere fermata in un modo o nell’ altro. basta farsi prendere per i fondelli da gente ignorante, frustrata che non approfondisce mai le motivazioni reali di una situazione:
1.PERCHE NESSUNO DICE CHE L EUGANEO è L UNICO STADIO IN ITALIA CON UN UNICO SETTORE POPOLARE ATTUALMENTE DISPONIBILE? dove per vedere una partita agghiacciante di terza serie in un girone agghiacciante hai solo uno spicchio a prezzi accessibili in un contesto mostruoso in mezzo a cemento e campi? che capienza ha la est che di fatto quasi sempre è gremita? ma chi vuoi che vada in ovest a spendersi 30 euro per questi livelli?
2. serve ancora ricordare che la tragedia dell’ anno scorso è viva dentro di noi e incide sulla presenza? per una volta do ragione alla piazza, ma chi volete venga a vedere seregno, pro sesto , fiorenzuola?
3. vedere quel conduttore senza spina dorsale incensare il bassano è qualcosa di unico e indegno: cosa centra il menti in serie b con 6000 persone? anche noi all euganeo in b facevamo quei numeri due anni fa e ripeto in un catino osceno come l’ euganeo….
4. bisogna smetterla di accettare passivamente le uscite di questi personaggi…ma boscolo meneguolo ce l ha un po di orgoglio? che ribatta, alzi la voce, ma ci si puo’ far prendere per il culo così in diretta?
5. siamo una piazza senza speranza, un canale che passa il tempo ad incensare i bassentini e a parlare di luparense e campodarsego, ma a chi cazzo interessa, un altro canale servo dei veronesi, vedi colori del nuovo blog, in mano a quel personaggio vighini che ora scrive e s interessa del biancoscudo senza realmente sapere nulla ( solo da quando arrivo’ mandorlini guarda caso il figuro ha cominciato a dire la sua…), a cui viene riservato uno spazietto marginale nella trasmissione del lunedi.
quando in questa piazza non ci si vergognera’ del senso di appartenenza, dell’ orgoglio cittadino sara’ forse troppo tardi.
CHE SCHIFO, CAZZO.

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fabio.pd

io ho una strana sensazione…..non voglio togliere alcun merito a Pavanel, mi raccomando, ma ho la sensazione che parla troppo ai giocatori da bordo campo….alla fine, come è accaduto con Jelenic….almeno ho interpretato dalle gesta del giocatore, crea un pò…di confusione nel loro gioco. Che li lasci giocare come sanno. Nella precedente partita con lui in tribuna….il Padova ha giocato meglio, almeno ho questa impressione….

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Antonio

Ciao Marcantonio, io sono un tifoso dell’Hellas che da 16 anni abita a Padova. Da quando abito qui non ho ancora conosciuto una persona che tifi Padova, e questo per me è tristissimo. Magari comincio ad informarmi del Padova, ma dopo un paio di battute i miei interlocutori mi dicono: si ma hai visto ieri la Juventus, il Milan o l’Inter? Quelle rare volte che sono stato all’ Euganeo (in tribuna), ho sempre visto i bambini con le sciarpe delle squadre strisciate… Purtroppo qui a Padova si sono perse generazioni di tifosi e mi dispiace. Vi auguro il meglio.

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Patrick

non so dove vivi tu, ma nn è assolutamente vero quello che dici sul fatto nessuno tifi padova…la stragrande maggioranza segue e ama questi colori che poi una piccola fetta per vari motivi non si rechi a vedere il match in quel catafalco altro paio di maniche..ma non diciamo minchiate in merito…la squadra è amata in citta’ e provincia, anche se a volta latita l orgoglio e soprattutto la storia di una piazza come l hellas che fa storia a se’ ed è un caso unico in italia.
in merito alle sciarpe strisciate allo stadio ne ho vista una del milan di un ragazzino una volta ma non è assolutamente la normalita’. che poi ci sia la doppia fede certo, ma la incontri anche in altre piazze venete come venezia o vicenza…..verona ripeto è un caso a parte ma la storia è dalla vostra parte e forse anche l’ approccio caratteriale del cittadino veronese, molto diverso dal resto del veneto….
che si siano perse generazioni di tifosi è abbastanza vero, ma tra storia e risultati disastrosi, stadio anti calcio dopo uno stadio per il calcio come l’ appiani, la politica allo stadio inevitabile…siamo un caso unico in italia, se tenete conto di queste variabili…

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Antonio

Ciao Patrick, senza polemica ovviamente, però la doppia fede per me non è tifare la squadra della propria città, per restare a Verona mi viene in mente il caso Chievo, in cui la maggioranza della gente che andava allo stadio (non li chiamo neanche tifosi ;-)) quando arrivavano al bentegodi le strisciate facevano il cambio sciarpa…
È vero che Verona è un caso a se, ma ormai abitando qui da un po’ Padova è diventata casa mia, quindi è inevitabile per me fare paragoni, almeno sul senso di appartenenza. Poi società e anche il comune portano avanti un atteggiamento tafazziano, vedi lo stadio scandaloso venendo dall’Appiani (ci sono stato da avversario e la respiravi l’atmosfera dai…) e ciò che stanno facendo adesso (non erano meglio 4 tribune in tubolari a ridosso del campo a sto punto?), la politica dei prezzi, il non pensare di avvicinare i ragazzi con iniziative per farli venire allo stadio… Fermo restando che la promozione, e almeno la sicura permanenza, in serie B sia insindacabile per una città come Padova….

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Mastro Cerilli

Quello che dice Antonio è purtroppo la sacrosanta verità. Dall’ultima serie A sono passati ormai 30 anni, di cui più della metà passati in serie C (addirittura C2 e D) quindi è veramente dura che chi ha meno di 30 anni possa tifare Padova. Ovvio che nelle realtà vicine i tifosi siano più attaccati. Anche i vicentini, ai quali piace tanto fare confronti e dire che loro ci sono superiori in tutto, diano un’occhiata agli annali del calcio prima di sputare sentenze a caso.
Cosa ci vorrebbe lo sappiamo tutti: tornare in B alla svelta a fare campionati di vertice. In tutti questi 30 anni c’è stato solo un bagliore nel buio e si chiama Padova-Novara con oltre 20.000 spettatori e l’anello superiore riaperto per l’occasione. Ricordo bene quella sera e il tipo di pubblico presente: tantissimi che entravano all’Euganeo per la prima volta. I cosiddetti occasionali, si diceva… Bene, ogni occasionale è anche un potenziale nuovo innamorato della nostra squadra. Ricordiamocelo.
La doppia bastonata dell’anno scorso, l’inizio a spron battuto di quest’anno seguito dall’inesorabile avanzata di una squadra che sta superando ogni record e pare invincibile abbatterebbero anche un toro. Davvero è il caso di andare a fare le pulci al tifoso padovano?

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Principe

Ormai non vale più la pena di spendere nemmeno una parola per il tragicomico circo di Borile e compagnia. I tifosi padovani, soprattutto quelli cresciuti a serie C & stadio euganeo, non hanno bisogno di alcuna lezione da lorsignori.
Domenica giochiamo con l’ultima in classifica, bisogna vincere senza risparmiarsi in vista del 12 dicembre, poi ci sarà una settimana per riposare e prepararsi; nella speranza che la mitica Lega Calcio non sposti la partita in orari glaciali o consoni a pensionati e disoccupati.

Martina qualche novità sull’avanzamento dei lavori allo stadio è chiedere troppo?

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GianniM

allontanare il mister asap, o interdirgli l’accesso allo stadio (il secondo va benissimo); e già che ci siamo c’è da mettere qualcuno a dieta, che con la panza non si va in b..

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Lacoste76

MA VERAMENTE DEVO LEGGERE ANCORA CRITICHE ALLA TIFOSERIA PADOVANA???

Ma poi…caro veronese…pensi che io non ricordi quando TANTI VERONESI SEGUIVANO IL CHIEVO IN A??? La smettiamo con i complessi di superiorità??? Il PADOVA TRE ANNI FA H FATTO 5000 ABBONATI IN B. DIECI ANNI FA, HA FATTO 23000 PRESENZE PER UNA FINALE DI ANDATA PLAYOFF, non che voi ne facciate 35000. A parità di condizione faremmo numeri tanti e quanti i veronesi.

Su Vicenza dopo la fusione neppure si possono più spendere parole. Cioè…veramente…di cosa stiamo parlando???

PADOVANI FUORI L’ORGOGLIO!!!!

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