Torna al blog

ODDO E LA MENTALITA’

La mentalità. Rimane questo il leit motiv del Padova al termine della seconda partita con Massimo Oddo in panchina dopo l’esonero di Pavanel. Una mentalità che la squadra biancoscudata sembra sempre lasciarsi sfuggire sul più bello che la sensazione è quella che finalmente l’abbia fatta sua. Era successo con la Pro Sesto quando, sul 2-0, il neo allenatore biancoscudato si era accorto addirittura dalla postura fisica in campo dei giocatori che era subentrato un po’ di rilassamento, è successo anche con la FeralpiSalò sull’1-0 col Padova in 11 e la squadra ospite in 9 per le espulsioni di Damonte e De Lucia. Nel momento in cui la sfida sembrava essersi messa decisamente in discesa il Padova se l’è incredibilmente complicata. Non solo non mettendo il cinismo che doveva mettere per chiuderla, divorandosi occasioni su occasioni con Chiricò, Terrani, Jelenic e Santini, ma anche permettendo agli avversari di rimanere in partita fino al 95’, momento in cui hanno sfiorato il pareggio in due azioni consecutive prima del liberatorio fischio finale.
“Ci vuole pazienza”, ha sottolineato a fine gara Oddo che, in fin dei conti, ha preso in mano questa squadra da una settimana e mezza e necessita di tempo per poterle imprimere un po’ alla volta il suo credo, tattico e caratteriale. Senza esagerare con il dosaggio s’intende, perché altrimenti si rischierebbe di caricarla troppo e mandarla ulteriormente in confusione.
C’è anche da dire che il tecnico pescarese si ritrova a dover gestire un finale di stagione non certo semplice: il SudTirol, che aveva perso a Piacenza la sua prima partita in campionato lasciando per strada 3 lunghezze di vantaggio, è tornato a vincere battendo 1-0 il Mantova. La distanza dalla vetta rimane di 7 punti a 8 partite dalla fine. Arrivati a questo punto quindi ci sono due stati d’animo contrapposti nel Biancoscudo: una parte spinge per tentare fino alla fine l’aggancio alla vetta, ripensando a come il Perugia l’anno scorso ha recuperato 6 punti in 5 partite proprio a danno del Padova, l’altra parte invece si sta mettendo nell’ordine di idee che con ogni probabilità ci vorranno i playoff anche questa volta. E che quindi il campionato da queste parti durerà un mese, un mese e mezzo in più. Proprio riferendosi a questa seconda eventualità Oddo, alla vigilia della partita di domenica, ha detto che bisogna lavorare “a lungo termine”. Mettendo sul campo subito tutto l’impegno possibile per crescere ma già con la consapevolezza che i frutti di questo impegno verranno raccolti non al fischio finale della regular season bensì più avanti. Al termine dei playoff. Un cammino che i biancoscudati devono iniziare a preparare già da adesso. Per non arrivare stanchi, stremati e senza le sufficienti energie fisiche e mentali necessarie per uscirne, stavolta, vincitori.

22 commenti - 2,214 visite Commenta

Principe

Finalmente un articolo condivisibile cara Martina: ragionare a lungo termine, dare un’anima alla rosa, recuperare gli infortunati, calmare i bollenti spiriti della piazza e della squadra.
Stabilire le gerarchie a centrocampo e decretare il terzo dopo Dezi (imbarazzante per superiorità) e Ronaldo; recuperare il buon Bifulco, magari facendo giocare nel frattempo Terrani che ieri mi ha ricordato sinistramente Biasci; dare minuti a Cissè qualora sopravviva all’inverno.
Poi con calma si fa tutto, a parte i crucchi non ci sono fenomeni in giro, nemmeno negli altri gironi

Rispondi
acp

è proprio necessario ricordare l’anno scorso? mentalità anche questa, decisamente perdente. poi vabbè sorvoliamo su certi episodi che hanno permesso quella rimonta.

andatevi a vedere il rigore vittorioso concesso al sudtirol. tiro che smaschera il mantovano. ora le maschere mediche,di carnevale e da scambisti mi pare vengano indossate sul viso. eppure è stato dato rigore. a perugia avrebbero tirato su un casino. a padova silenzio.

quanto al padova: basta 433: non massimizza i talenti della rosa, venga utilizzato per spezzoni finali di gara. così stiamo costrignendo ceravolo, giocatore favoloso, a fare un lavoro pesantissimo per permettere a chiricò di fare le sue solite azioni. puntare su cissè(entrasse in forma sarebbe il miglior centravanti della C con ampio margine) e nicastro. ieri incomprensibilmente tenuti in panca per far giocare santini e terrani. segnalo che biasci ha segnato ancora. discutibile la gestione degli slot. si poteva aspettare 2 minuti a cambiare curcio e tenersi il secondo slot per un momento del secondo tempo invece di essere costretti a farne 3 insieme.
dezi non è ancora al top di forma ma è chiara la sua superiorità tecnica.
il pallone deve girare più velocemente. la lentezza di gioco nullifica la superiorità tecnica che in teoria dovrebbe portare a manovre più rapide. però se si fanno 756 tocchi di palla, il gioco si rallenta, le difese si posizionano e a quel punto non abbiamo arieti e inserimenti in grado di aprire le difese.

capisco talmente tanto di calcio che ormai mi annoio a parlarne. ma ho spirito didattico.

purtroppo altri infortuni muscolari.

moscato l’intervista al direttore dei lavori della curva la farà o no?

Rispondi
Principe

Sulla passività con cui il Calcio Padova subisce i torti ti do ragione tutta la vita. Altre piazze ieri sera e oggi avrebbero scatenato l’inferno, noi muti. Signorilità o indifferenza?

Rispondi
tifoso ignoto

Inferno o non inferno i gol non tornano indietro, semmai bisogna spingere per una forma di Var anche in C magari centralizzato ma che dia la possibilità di rivedere l’azione e agire di conseguenza, troppe volte ormai i campionati vengono falsati da queste decisioni assurde.
Società che investono milioni buttati all’aria da arbitri incompetenti e guardialinee che non si capisce bene cosa ci stiano a fare. Piazzare 4 videocamerine in punti strategici non sono poi così costose. Tutto viene centralizzato a livello nazionale in una sala dove si visiona in diretta l’azione e si contatta l’arbitro affinche possa fare una scelta ponderata.

Rispondi
Pietro Smaniotto

Forse non sarebbe opportuno prepararsi per i playoff senza dover credere ad una impossibile rimonta con quei mostri di kartophen, per poi ritrovarsi con una squadra scarica per obiettivo mancato?

Rispondi
Massimo

C’è la piena convinzione di recuperare e non credo ciò impossibile, i tirolesi sembrano un po’ cotti, infatti tra campionato, recuperi e coppa Italia non hai mai staccato e le due ultime partite hanno dimostrato varie l’iro difficoltà.
Nulla è perso.

Rispondi
Mastro Cerilli

Il bello è che secondo me se davvero vincessimo le prossime 6 potremmo andare a giocarcela a Bolzano a -3 punti. Il Sudtirol mi sembra un pò cotto e credo non sia impossibile che pareggi 2 delle prossime 6 partite, a cominciare dalla prossima in casa della Juventus.
Il vero problema è che non credo proprio riusciremo a vincerle tutte 6. La squadra è ancora troppo fragile e insicura. Non esiste dover tremare in 11 contro 9 e subire 2 calci d’angolo al 95simo.

Rispondi
Principe

Andare a giocarcela a Bolzano a -3 è l’incubo supremo.
Possibile che nessuno abbia ancora pensato di eliminare questa enorme baggianata della coppa italia di serie C?

Rispondi
acp

grassie renso rosso.

quando accetti di essere il bassano travestito poi non puoi lamentarti se il travestimento non ti piace.

Rispondi
Mastro Cerilli

Si, beh… già mi vedo che a Bolzano si passa in vantaggio e poi loro pareggiano a 5 minuti dalla fine. Tutte sensazioni già vissute: Verona, Lucca, Novara, Alessandria per citare le più celebri

Rispondi
Principe

Questa inutile partita ha sancito alcuni punti abbastanza chiaramente: le due squadre si equivalgono, al netto della loro difesa che è un muro umano e della nostra maggior brillantezza a centrocampo e del fatto che in almeno 3 occasioni hanno dato l’impressione che volendo accelerare ci avrebbero messo in difficoltà.
E’ fondamentale recuperare al 100% Cissè
Santini grazie per l’impegno ma per favore basta
Della Latta regista può dire la sua

Rispondi
Mastro Cerilli

Probabilmente sarò io un credulone ma Oddo quando parla mi piace e mi dà l’idea di essere uno che ha le idee chiare. Non posso certo dire che il Padova di oggi sia molto diverso da quello di 3 settimane fa ma secondo me la strada imboccata è quella giusta. Peccato solo che sia marzo e non gennaio. Sempre più convinto che il cambio andava fatto molto prima o, al massimo, insieme a Sogliano.
La sensazione è che a settembre sia stata consegnata una fuoriserie al bravo padre di famiglia, serio e coscienzioso ma anche troppo prudente e timoroso. E la fuoriserie è stata tenuta per mesi a ritmi troppo bassi, senza mai accelerare troppo per paure di superare i limiti.

Rispondi
tifoso ignoto

E’bastata una squadra di rincalzi con qualche titolare(vedere come il 2003 Heinz ha tenuto a bada prima Jelenic e poi Bifulco è tutto dire) per imbastire una gabbia a centrocampo.
Tenuto conto dell’età degli avversari delle loro qualità non certo esaltanti questo per farci capire cosa sa fare Javorcic e come dispone la squadra in campo.
Dinamismo e intelligenza tattica.
Unico appunto, la difficoltà del Sudtirol nell’arrivare a tiro, pochi gol subiti ma anche pochi gol fatti e forse questo potrebbe essere allo sprint finale un vantaggio per il Padova.
Inoltre giocare le prossime 2 a casa loro credo non ci penalizzerà piu di tanto
La partita del Padova di domenica prossima contro la Juve23 è già un svolta, all’andata ci hanno fatto penare se superiamo l’ostacolo e non sarà facile la strada verso Bolzano sarà più in discesa. Per il Sudtirol la vera partita della svolta sarà contro Salò in casa loro, se esce indenne ha un piede in B

Rispondi
tifoso ignoto

La nostra panchina è fatta quasi tutta di titolari rispetto alla panchina del Sudtirol

Rispondi
fabio.pd

…..a parte la partita scapoli/ammogliati di mercoledì…..dando per scontata la vittoria del Padova ….sarà interessante vedere il risultato della partita della juventusU23 con i mangiapatate: potrebbero esserci sorprese, almeno spero.

Rispondi
Principe

Dando per scontata la vittoria del Padova. Con l’Albinoleffe. Il passato non vi ha insegnato proprio niente

Rispondi
Pietro Smaniotto

Mi chiedo come mai non si vedono piu’quelle goderecce goleade del campionato scorso quei 6 a 0, 5 a 0, quest’anno si segna al risparmio mettendo pure le ultime in condizioni di fotteci all’ultimo secondo

Rispondi
fabio.pd

…il passato è il passato…..SE pensiamo di accontentarci di un pareggio tutti i bei discorsi sulle prossime partite, da qui alla fine, allora non ha più senso farli, accontentiamoci a sto punto del secondo posto. Invece se si prova a sperare ancora in qualcosa allora bisogna partire dal presupposto da una parte che il Padova vinca e dall’altra che il sudtirol faccia un passo falso.

Rispondi
Principe

Terribile agonia
Il Padova viaggia a ritmi da record e che ora ha anche trovato uno stile di gioco più convincete e più convinzione nei propri mezzi e questo non fa che aumentare l’amarezza.
La matematica non mente mai: 21 punti a disposizione, il sudtirol dovrebbe farne massimo 14 per non venire promosso ed arrivare a pari merito con noi qualora riuscissimo a vincerle tutte.
Quindi, il sudtirol dovrebbe perdere 3 partite. A parte lo scontro diretto, le loro avversarie saranno:
ProSesto
Seregno
FERALPI
Lecco
Fiorenzuola
Triestina

Fate vobis

Rispondi
stefano

O pareggiarne un paio prima dello scontro diretto (ammesso noi si vinca sempre arriveresti a Bolzano a – 3 ) : oggettivamente probabilità tra il 5 e il 10% max però non ancora zero – se non sarà così inizio preparazione per tempo per i play off – altro da fare non c’è ……

Rispondi
Tifoso a 1/2

Dai su… se facciamo per finta va bene, sulla carta gli unici incontri complicati per i 3 pt sono Salò e Trieste. Ma facciamo per finta, di fronte a noi abbiamo una squadra che purtroppo sta facendo un campionato al limite della perfezione che viaggia a quasi 2,5 pt a partita. Quest’anno loro, lo scorso Perugia, prima ancora Vicenza, Venezia, Cittadella; solo quando abbiamo vinto noi (che abbiamo fatto tutto fuorchè ammazzare il campionato) non c’erano squadroni mettiamocela via. Realisticamente c’è solo da vedere di carburare e migliorare in vista playoff nazionali. In prospettiva la partita di ieri mi dà fiducia perchè abbiamo voluto fortemente la vittoria e per gli scontri secchi questo è un ottimo segnale. Inutile sparare frustrazioni, amarezze o altro su squadra e società se non le vinciamo tutte fino alla fine; saremo i primi a passare gli 80 punti e rimanere col cerino in mano, ma questo già lo sappiamo da settimane

Rispondi
 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

code