Non è da tutti andare a vincere a Parma. In una cornice di pubblico da serie A e non certo da Lega Pro.
Il Padova ci è riuscito. Ancora una volta tirando fuori il meglio di sé e una reazione devastante dopo essere andato sotto, peraltro stavolta immeritatamente per quel che aveva espresso fino al gol di Calaiò. Mi spiace per chi non la pensa come me, ma io ribadisco il concetto già espresso la scorsa settimana: questa squadra ha carattere e orgoglio e non ci sta a farsi mettere la zampa sopra da nessuno, men che meno dal Parma e dai proclami che ne facevano la scorsa estate la squadra che avrebbe ammazzato il campionato senza “se” e senza “ma”. Mi sento di dire “bravissimi” ai giocatori, ma anche all’allenatore Oscar Brevi che, nel momento peggiore della stagione, dopo la sconfitta di San Benedetto del Tronto, invece che abbassare le mani e lasciar cadere le redini della squadra che gli stavano scivolando, ha stretto i pugni e quelle redini le ha tenute attaccate a sé con tutta la forza che aveva in corpo. I risultati, e i giocatori, lo stanno ripagando alla grande.
L’equilibrio regna ancora sovrano nel girone B. Proprio per questo il Padova non deve guardare in che posizione della classifica si trova bensì continuare a galoppare con questa intensità. Cercando di demolire tutte le avversarie che, una domenica dopo l’altra, gli si pareranno davanti. Già non vediamo l’ora che parta il cronometro del derby di lunedì 28 novembre a Venezia: un derby a cui il Padova arriva con il migliore degli stati d’animo. E con due vittorie di fila nelle ultime due giornate. L’avreste mai detto a settembre?