Un’occhiata alla zona playoff. Sì, dopo aver assistito alla partita di oggi e al gran secondo tempo del Padova contro la Feralpi Salò, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento, penso che un’occhiata alla zona playoff possiamo anche buttarla. Giusto per gustarci l’occhio e provare un brivido nel nostro vecchio ma sempre sinceramente innamorato cuore biancoscudato.
Fermiamoci all’occhiata, però, almeno per adesso. Come ha detto anche ai microfoni e taccuini dei giornalisti più volte anche Bepi Pillon, oggi bisogna stare sul pezzo, umili e non fare voli pindarici, perché il rischio di inciampare sulle bucce di banana disseminate qua e là lungo il cammino c’è sempre. Se poi contro Sudtirol e Cittadella, due squadre che all’andata ci hanno fatto provare le pene dell’inferno, ci saranno ulteriori importanti passi avanti, allora l’occhiata potrà anche trasformarsi in uno sguardo intenso e duraturo.
La mia linea di pensiero resta dunque coperta e prudente. Però è stato un piacere oggi pomeriggio vedere la squadra con la mentalità di chi ha voglia di vincere, di chi non si arrende di fronte ad un primo tempo difficile e di chi vuole arrivare sulla palla sempre prima dell’avversario. Sono concetti semplici nel calcio, eppure da quanto tempo non si provava questa sensazione di “sicurezza”. Solo in un clima di consapevolezza così importante potevano nascere il gol stratosferico di Corti prima e la prima rete tra i professionisti di Sparacello poi.
Che poi, a proposito di Sparacello, chiudo con una sottolineatura che va a sostegno di quanto per mesi ho detto e ripetuto in questo blog e nelle mie trasmissioni (peraltro non da sola!): in panchina ci volevano i giusti cambi per permettere a questa squadra di dimostrare appieno le proprie qualità. Sparacello ha già dato un primo fondamentale apporto oggi nello spezzone disputato. Ora aspettiamo anche quello di Finocchio e Baldassin.