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Massima di minima: “se hai un NEMICO, tienilo nella premessa e non nelle conclusioni”

Ho capito tardi, ma non poi così tanto, che se mi arriva un complimento da qalcuno che NON stimo (e che continuo a non stimare), la domanda “ma dove ho sbagliato?” è legittima.
Pare non esista il superlativo di “legittimo”, altrimenti l’avrei usato.

A ciascuno il suo (rubrica):
Ho visto la pubblicità di un profumo (Sport) prodotto da “Sweet & Overcoat”.
Non ho più dimestichezza con quell’ornamento aromatico, da anni uso solo il Borotalco (Roberts) per un im-probabile riavvolgimento del tempo (n.d.g.), quindi non “disserterò” sulle essenze.
E’ la foto ad avermi incuriosito.
Un fustaccio 😮 col ventre “tartarugato” (copyright by Hellassa 2010), pantaloncini corti felpati portati alla “cacaiola” ( significa abbassati, copyright by Gianni Brera a proposito di come Sivori portava i calzettoni da calcio) fino al limite pubico.
Con fiera ingenuità mi sono domandato quale fosse il “target” di quella pubblicità.
La domanda è retorica ( da perditempo) perchè la risposta è OVVIA!
Si tratta infatti di un “target” universale, per tutte/i.
Un po’ come i mitici Vivai Zandomeneghi.
La povera (e sfortunatissima) Jayne Mansfield, quando pubblicizzava i costumi elasticizzati Jantsen, “targettava” inequivocabilmente solo i giovani segajoles della mia generazione.
😎

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