Intermezzo nel linguaggio musicale Inglese si traduce con… Intermezzo.
Mi sento un po’ “strano” a fare io questo Topic, ma siccome Domenica passeggiando per la città ci ho pensato sopra, mi era sembrato sciocco non postarlo.
Negli ultimi dodici anni ho passato almeno un paio di mesi in Kenya, molto parzialmente “da turista”, cambiando spesso quartieri, dentro e fuori Mombasa, quindi per passare buona parte del tempo giravo e osservavo.
In questo caso più che osservare si è trattato… Di ascoltare.
La Religione Mussulmana è minoritaria in Kenya (10/12 %), ma maggioritaria a Mombasa (50%).
Quindi ricca di moschee in ogni dove.
Un dato che non ho potuto accertare ai “giusti livelli”, ma che mi è stato più volte confermato, è che se un mussulmano ha i soldi e vuole costruirsi una moschea se la fa, con annessa madrassa (scuola) di vario livello, dal semplice apprendimento dell’arabo all’approfondimento del Corano.
E fin qui cose, più o meno, note.
Forse meno noto è che i mussulmani devono “formalmente” pregare almeno cinque volte al giorno e una delle preghiere deve essere poco prima che appaiano i raggi del sole, diciamo tra le quattro e le quattro e mezza.
E finchè erano i muezzin a farlo a voce, poco male per un insonne come me, ma anche qui la “modernità” ha colpito.
Tutti i minareti hanno un impianto d’amplificazione (la qualità dipende dalla disponibilità) e allora sono nati i problemi, con qualche furbizia (ne son sicuro) che consiste, specie al mattino, di far scattare alcune volte lo stridulo “effetto Larsen” (passare il microfono davanti agli altoparlanti) e lì sono ‘azzi, poi, di lì a poco. il loro consueto “Allahu Akbar”.
Nessuno può non svegliarsi.
E i muezzin del mattino sono tutti “navigati”, infatti i giovani vengono “testati” nella preghiera del primo pomeriggio e li senti “urlare” la preghiera per dimostrare il loro fervore.
Nel 2008 chiesi a mia moglie di trovare un appartamento in un quartiere “almeno” lontano da una moschea.
Era Febbraio e mia moglie mi chiamò dicendomi che aveva trovato a Fishery una bella casa dove non c’erano moschee.
Tornai a Novembre e ne trovai una nuova di zecca a 400 metri…
Fin qui cose loro.
Sabato, tardo pomeriggio, passando sul Ponte della Vittoria, più che sovrapensiero pensando ai problemi del nostro paese, mi colpì una cosa inusuale: il suono delle campane.
Era tempo che non le sentivo, o forse sono distratto per i motivi noti che non sto qui a ripetere.
Ma le campane a Verona suonano ancora?
Sono io che non le sento a causa dei miei orari?
O qualcuno ha fatto una petizione per il “disturbo”?
Non potrei credere a quest’ultima possibilità.
Anche perchè non capirei che “disturbo” possa dare il suono delle campane, che so, al meriggio,e magari a “turno” quartiere per quartiere.
In fin dei conti è un suono evidente della cristianità che non può disturbare nessuno.
Non so come stiano le cose, ed è senza dubbio una mia ignoranza.
COPIARE? E’ UNA COSA SERIA… RIFESSIONI
Calma, nessun riferimento ai curriculum/curricula presentati dall’aspirante premier e dai futuri ministri.
Alle scuole superiori andavo benino nei Temi.
Sufficienza di norma, qualche sei e mezzo e qualche sette.
Il mio compagno di banco Franco C. era invece un fenomeno (credo insegni in qualche importante università estera).
Il tempo assegnato per i temi era di due ore.
Lui in poco più di un’ora aveva già la “bella copia”.
Quindi. come da “prassi”, si accingeva a farne un altro per “Beppino”, un simpaticissimo zucconcello del banco alle nostre spalle.
Di norma “Beppino” arrivava alla “quasi” sufficienza, ma quando aggiungeva qualcosa di suo, era una insufficienza assicurata.
Non ascolto più con frequenza la musica, ormai da anni, ma su quella del passato vado ancora benino.
Ieri casualmente ascoltavo una mia vecchia compilation, quando mi capita d’ascoltare “Here comes my Baby”.
La voce è inconfondibile, non riuscivo a seguirla in Inglese, ma assomigliava molto ad una canzone in Italiano, si dovrebbe dire una “cover”.
Il testo tradotto non rispetta quello originale, ma è quasi sempre stato così.
Qualcuno di voi vorrebbe cimentarsi proponendo 2/3 di quelle che considera le migliori “covers” in Italiano?
Puro relax.
LO SCIENZIATO David Goodall e LE GEMELLE Berritta MI o CI (?) CREANO QUALCHE GROSSO PROBLEMA
Lo Scienziato, botanico di fama mondiale, David Goodall al compimento del 104esimo anno ha deciso per la sua “morte assistita”: “…non sono più felice, sono anzi molto triste perchè la mia età non mi permette più di avere una vita normale, nè come uomo, nè come studioso…”.
Le gemelle Rosa e Vittoria Berritta, al netto delle interpretazioni delle loro parole fatte dal giornalista, parlano di come hanno condotto la loro sana (!) vita, danno anche consigli, fanno anche qualche critica a chi è più “giovane” di loro, praticamente il 98% della popolazione mondiale.
Ero già a letto e mi è venuta stranamente questa connessione improvvisa, quasi sovrapensiero.
Mi sono alzato e sono venuto al computer per offrirvi queste due notizie contemporanee.
Una (una sola?!) riflessione a quest’ora non mi pare il caso.
Chi invece l’avesse già, può offrirla agli altri lettori.
GOSSIP, BULLSHIT e CASSADE (non siciliane, peraltro ottime)
Anche se non l’ho mai amato tantissimo e praticato ancor meno, ho una nostalgia, una delle rarissime.
“El petegolesso del tempo che fu”.
Viaggiava per via orale, sottovoce anche quando non c’era anima viva nel raggio di kilometri (su questo si potrebbe fare uno studio…).
Il più delle volte “malevolo”, talora neutro, raramente benevolo.
Avevo una decina d’anni, ma ricordo ancora perfettamente la Sig. Paola G., co-inquilina, fare tre piani di scale di corsa per verire a riferire a mia madre il “gran petegolesso” del mese, se non dell’anno.
Il rituale era quello che io dovevo essere allontanato (ti puoi immaginare, avevo punti d’ascolto in tutta l’enorme casa).
Poi la “rivelazione”: ” Carla, hai presente la Teresa C., quella biondona sempre benvestita anche se non era ricca…, beh l’è scapada da so marì (marito) col rappresentante dei corredi, quel bel omo che l’andava nele case dele butele da maridar (da sposare) par preparar i coredi…”.
E la cosa andava per le lunghe con particolari, veri o falsi, che non potevano essere che il frutto della catena di Sant’Antonio del petegolesso.
E la cosa durava per mesi, anche se in casa mia la cosa veniva attutita perchè anni prima anche mia zia Letizia, femminista ante litteram, mia favorita, aveva abbandonato il marito e se n’era andata a Roma con un uomo (per me divenne “zio Pino” e venivo redarguito ogni volta che lo chiamavo così), molto più anziano di lei.
All’epoca doveva essere stato un petegolesso della stessa fattura, ma io ero piccino.
Della cosa non se ne parlava mai in casa se non per cenni tra mia madre, mio padre e la sorella della “svergognata”.
Questo era un esempio di petegolesso.
Provate a confrontarlo con ciò che avviene oggi sui giornali e su Internet!!
Non c’è partita.
A favore del passato, dove il petegolesso diventava pure esperienza indiretta e pertanto “cultura” (senso lato).
Con questo Blog vi sfido a trovare i petegolessi più sapidi o più stupidi.
Comincio io.
Leggo che tale Loredana Lecciso, convivente di Al Bano “terme”, è molto amareggiata perchè è stata annunciata l’ennesima riconciliazione tra l’Al Bano e la Romina, con la motivazione:
“…Potevano aspettare qualche settimana così avrei potuto spiegarlo ai bambini…”.
Già i bambini, povere anime, non è che per caso potessero essere più turbati dalle scosciate, “s-tettate”, deliranti esibizioni della madre in TV?
No era…
Si badi bene che è mia opinione di sociologo d’accatto che il petegolesso sia la forma PRIMARIA UNIVERSALE di contatto sociale, farlo faccia a faccia è diventato probabilmente residuale (anche se non ne sono del tutto convinto), tramite Internet è probabilmente non misurabile.
Avanti.
SCUOLA OGGI: DITEMI VOI
Esiste una scuola 2.0?
Con quali caratteristiche?
Io sono basito.
RISER and BUSY
Anticipo il Gatòn: non significa l’ottimo e povero piatto nostrano (?) di Riso (rigorosamente all’onda) e Bisi.
Significa, più o meno, alzarsi presto ed essere occupato.
Non è stato un atto di volontà, si è trattato tratta di un atto di cortesia cominciato con l’arrivo della Signora che è abituata ad alzarsi prima delle sette, quindi mi sono trovato in giro per Verona già tra le diecie le undici per una serie di adempimenti burocratici.
Però mi ricordo che una ventina/trentina d’anni fa c’era più gente per la strada.
Non contabilizzo i pensionati che con un caffettino si leggono integralmente l’Arena e La Gazzetta dello Sport, nè le donne indaffarate a fare la spesa, specie di verdura perchè al mattino è più fresca (ennesima ovvietà gazziana).
Non ho parametri validi per capire tale fenomeno di “sfoltimento” mattiniero.
Qualcuno ha idee su questo fenomeno che ho notato.
Un aiuto?
Altrimenti cambierò Topic.
P.S.:
Non userò la fisiognomica, io ho passato i 70, con i miei quarant’anni di contributi, ma gli altri potenziali pensionati mi sembrano ancora giovani.
Possono essere persone disoccupate?
MI GIRANO A MILLE
Per chi indovina i perchè, o si avvicina, non ci saranno ricchi premi e cotillons, ma la mia STIMA.
Che vale un bel tot perchè lo so io.
COME VA NUTRITO UN CENTAURO, META’ UOMO e META’ CAVALLO?
Non mi pare un paradosso, se mai una cosa insensata.
Allo stesso modo della “GRANDE (?) QUESTIONE”.
” E’ preferibile avere un parlamentare (non di truppa) POTENZIALMENTE ONESTO, ma discretamente incompetente, o un parlamentare (non di truppa) POTENZIALMENTE DISONESTO ma discretamente competente, o capace almeno di orientarsi sui vari dossiers?”
Guai a considerare l’onestà come un non valore, ma altrettanto vale per la competenza, in alcuni casi alta.
E allora cari lettori come orientarsi?
Beh, tanto per comiciare il Centauro è un simbolo mitologico e fantasioso, certo con i suoi significati (mitologici).
E forse è pure mitologia la diiatriba tra onesto e competente.
Insomma ‘azzi vostri.
Io le idee le avrei chiare (?!?), ma chissà, magari nel casino delle alleanze, può venirmi la voglia di votare per Bruno Tabacci, buon curriculum “di competenze” alle spalle, discutibile su alcune scelte politiche (forse perchè sa riflettere), istintivamente “simpatico e signorile” (sono qualità amati lettori buzzurri).
Ma forse anche questa me la sono sognata nei mie non proprio tranquilli sogni di quest’ultimo anno.
Poi ci sarebbe anche il mio amministratore condominiale che non è male, come non sarebbe male quella che gli rompe infallibilmente le balle, anche su puttanate trasformate dialetticamente in cose “da discutere (…)”.
Poi il mio tabaccaio (Hellas resistente), ma è leghista, o il mio macellaio, un amico, ma mi ha confessato che è “fascio”.
Dai voto per il Centauro, che nutrirò talora di carrube, carote, biada fresca, mele trentine e talora con qualche buona bistecca.
Rigorosamente di manzo.
…MA LA “cronaca nera” E’ PER CASO UN COEFFICIENTE DI DEMOCRAZIA?
A chi ha avuto la fortuna di poter studiare, qualche difesa immunitaria può essere diventata patrimonio del disgusto e del rifiuto.
Ma per la maggioranza credo di no.
La “cronaca nera”, specie delle tv, è diventata un ricettacolo indegno.
Non mi riferisco al “gangster di Macerata” su cui ho un’opinione certa e lineare.
Il massacro di Pamela Mastropietro è lì a dimostrarci, noi attoniti, che il belluino è ancora in molti dna, non solo forestieri.
Ma che “senso” (?) può avere spiegare che dal corpo martoriato di Pamela “…mancano le interiora ed il cuore”…(testuale!)”.
Quale senso può avere quello di IPOTIZZARE un macacabro rito (presunto) tribale, in quello che appare uno dei più efferati omicidi degli ultimi anni?
CHI, ripeto CHI, tra la massa di telaspettatori ha una minima nozione dei riti “Voodoo”, e che cosa aggiungerebbe questa SUPPOSTA ed INDIMOSTRATA ipotesi al delitto.
Tre giorni dopo (!) l’apertura del tg Sky è: “uccisa a coltellate da chi l’ospitava…
APERTURA di un tg internazionale!
E la sequela senza pudore, NON AUTOCENSURA, è diventata infinita.
Non dirò del delitto di Cogne, anni fa, dove la madre uccide il proprio figlio nella culla, con Bruno Vespa che fa DIECI TRASMISSIONI con tanto di plastici illustrativi ed una pletora di “esperti” dove due su dieci si rifiutano di seguire la linea di Vespa.
La dittature hanno sempre dato forti disposizioni affinchè la cronaca nera sparisse dai Giornali.
Mussolini la considerava “eversiva ed emulativa” e sotto il regime più bello del mondo nessuno poteva avere idee criminali.
Stalin?
Stessa linea con varianti sbrigative: sparizione dei corpi dei “rei” con processi farsa.
Il Nazismo, beh aveva una criminalità endemica, che seppe criminalmente gestire come “patrimonio” (?!?) nazionale, talura ludico 🙁 .
La Cina?
Non conosco bene le metodiche, ma so che le esecuzioni sono pubbliche e che la pallottola che ti uccide te la devi pagare.
Negli anni ’50 avevo un’edicola (di mia nonna) e ricordo che la rivista “CRIMEN” era tra le più vendute.
Mi pare sia stata rieditata.
Significato sociologico?
Lasciamo perdere.
Da qualche anno leggo l’unico quotidiano (di difficile lettura) che non tratta la cronaca nera, se non raramente e sotto forma di analisi motivazionale: IL FOGLIO.
Poi ho costruito un’autodifesa: non guardo più i tg in diretta, li registro, e quando c’è la cronaca nera faccio l’avanzameto veloce sulla notizia.
Questo è un Blog e passi.
Ma la cosa è estremamente più seria.
Ci rifletta chi ha voglia e strumenti intellettuali adeguati.
Con comprensione, Gazza vostro.
BREVE INTERMEZZO: KENYA
Non che sottovaluti le “bagatelle” nostrane che ci vedranno impegnati il 4 Marzo.
Non che sottovaluti che gli Umani dalla pelle diversa dalla nostra, specie se nera ed indipendentemente che si tratti di musulmani o meno, sono un “somaro di battaglia” per certe forze politiche.
Non che sottovaluti una recente trasmissione dove gli “economisti” dei vari partiti parlavano di miGLiardi di euro come noi da ragazzini giocavamo a “muretto” con le figurine.
Non sottovaluto nessuno.
Però sono appassionato di politica estera, sottovalutatissima dai media nostrani (solo Sky dedica mezzora al giorno a quei problemi, dalle 19.30 alle 20.00).
E poi, per “vari” motivi mi interesso di politica dei paesi africani, il Kenya in particolare, che SEMBRAVA rimanere una simil-democrazia di quel continente.
Dico sembrava perchè ciò che è accaduto dall’Agosto 2017 a ieri prennuncia la sua inesorabile fine, con una sempre più probabile guerra civile.
Agosto 2017, travagliate elezioni.
Vince con largo margine il Presidente uscente (Kenyatta).
Le elezioni vengono annullate per presunti (quasi certi) brogli elettorali.
Bene, si decide di ripetere le elezioni a Novembre.
In tali elezioni il Presidente uscente rivince con un larghissimo margine.
Lo sconfitto, Raila Odinga, laureato in economia nell’allora Germania Est e ammiratore di Fidel Castro, rifiuta il risultato, che invece verrà in seguito considerato valido.
In sè, gli studi in Germania Est e il Russia, non significano niente di particolare, sono solo note biografiche, e comunque Raila non è un fesso, è solo totalmente spregiudicato e conosce “il mal della bestia” del suo paese.
E’ di etnia Luo, la seconda per entità che si considera l’elite intellettuale del Kenya perchè tra le sue file ha la maggioranza di sindacalisti, insegnanti, ma pochi industriali.
Detesta i KiKuyu, principale etnia del Kenya, nonostante essi siano stati i più accaniti oppositori del colonialismo inglese, ma quando gli inglesi se ne andarono dal Kenya, li considerarono i principali e affidabili interlocutori della Gran Bretagna ed affidarono a loro quasi tutte le loro ex-proprietà ed industrie.
Ma torniamo al bi-sconfitto elettorale Raila.
Che cosa ha fatto giusto ieri: ha radunato i suoi nella principale piazza di Nairobi e si è AUTOPROCLAMATO Presidente del Kenya con tanto di giuramento formale.
Il Governo “legittimo” (in Kenya le virgolette sono sempre d’obbligo) ha risposto con una idiotissima iniziativa: ha OSCURATO tutte le principali reti televisive (principale fonte d’informazione della popolazione, che non legge di norma i quotidiani), e ovviamente sta regnando il caos.
E pensare che fino ad una quindicina d’anni fa il Kenya veniva considerato il paese con la democrazia “meno instabile” (stabile, in Africa, è una parola priva di senso).
P.S.:
Sarei anche un tantino preoccupato per motivi personali, visto che ho già comprato il biglietto aereo a mia moglie per venire due mesi in Italia, compilando una serie di documenti costosi che, profughi e clandestini a parte, non sono del tutto convinto vengano compilati per tutti gli africani (pardon, africane) che vedo in città.
E pur con tutti i documenti in regola, certificati matrimoniali REGOLARI compresi, non le hanno ancora concesso il VISA (visto).
Domani chiamerò per la terza volta il Ministero degli Esteri e vedaremo…