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MODERN TIMES: PARBUCKLING A “COWLJON” IT’S POSSIBLE? UHMM…COMPLICATED I THINK…
PREMESSA:
1) il COWLJON (cojon-n.d.t.), almeno in questo caso, sono io
2) non conosco la Lingua Inglese
3) il titolo è irritante, ma va bene così ( “lasciate ogni speranza oh voi ch’entrate…” – Dante Alighieri)
Il resto a domani.
O dopodomani.
p.s.:
se a qualcuno venisse in mente di “confermare” il punto n°1, NON lo banno, ma lo ri-scontro…
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SOLO IO HO IL CORAGGIO DI DIRE CHE DANIELE CACIA NON E’ UNO DI NOI?!?
Bella forza, me l’ha detto lui in persona oggi a pranzo…
Iddu non appartiene allo ZOCCOLO DURO di questo Blog!
“…Gazza io ci provo qualche volta a leggerti…ma non ci capisco niente di quello che scrivi… 🙁 🙁 …pensa che non ho capito NEANCHE quello che mi dedicasti quando feci la tripletta…(Varese vs. VERONA 0-3, n.d.g.)”.
Sono cose che feriscono, ed io ferito sono.
Vedendo i miei occhi lucidi (?) baluccicare dietro i mie occhialoni neri (Persol), Daniele, che è un Gentleman, ha abbozzato una scusa pietosa: “…sai non ho ancora dimestichezza col dialetto veronese…”.
Me sarìa copàdo (mi sarei suicidato-n.d.t.), la pietosa bugia mi ha ferito ancor di più della cruda-crudele verità: scrivo mal (scrivo male-n.d.t.).
Facciamo così caro Daniele, ti dico solo TRE cose:
1) tu Domenica fracame (segnami-n.d.t.) il goalx da tre punti;
2) io prometto di scrivere “in chiaro”.
Cosa auspicabile, quasi certa la prima.
La seconda la vedo un po’ dura.
– E la terza?
– Giovane, gioovanee, alla mia età, per la terza ci vuole un “interval training” che te lo raccomando…
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O RAPOLA
O rapola, che cosa mi significhi tu, dondolando e flaccidando senza ritmo sotto le mie ascelle?
Sei forse invidiosa del turgor pensoso del corrugar di fronte?
O rimpiangi il teso sollevar di ciglia sorpreso?
Tu aggrottati serena dentro la camicia.
A maniche lunghe.
O mia rapola.
Caro Lorenzo Fontana, il tuo ultimo messaggio è (quasi) come quello di “Radio Varsavia” ( F.Battiato)
Ciao Fontana.
Io e l’On.Fontana ci diamo del ciao.
Non siamo amici, però ci vediamo alla sud del Marcantonio Bentegodi, e là, con linguaggio camaratesco-comunisstoide, si usa darsi del tu.
L’On.Fontana, obbiettivamente molto attento a qualsiasi foglia che si muova nel territorio, un pregio poitico, ha preso posizione sul deliquenziale attacco al pullman del Verona Hellas da parte di un gruppo di deliquenti romanisti.
Così come ha fatto su quello, non meno deliquenziale, al pullman dei tifosi veronesi in trasferta di Palermo.
Ha evidenziato (giustamente) la sottovalutazione di entrambi i fatti di “ottima” parte della stampa nazionale, quella sportiva compresa, delle autorità preposte, degli annessi e dei connessi.
Giusto, condivisibile, e quindi condiviso.
Ma si può sapere cosa cassso c’entrano quegli episodi, gli assordanti silenzi dei mezzi di comunicazione, quel pirlottero di Balotelli e, soprattutto, il duo palazzinaro-palazzesco Malagò/Abete, definiti come “novelli Martin Luther King”.
Ma si può scrivere “NOVELLI (!?!?) Martin Luther King…”?
Dove starebbe “l’ironia irridente” nell’accostare una figura come Luther King, tra le più significative e straordinarie del XX° secolo, con un aspirante divo del mondo pallonaro (il Balotelli tribunizio) e due “pirati” della politica collaterale (Malagò e Abete)?
No era Fontana era…, me par a mi…, però vedi ti…
– Scusa Gazza, ma cosa c’entra “Radio Varsavia” di Battiato con quelle dichiarazioni?
– C’entra, c’entra…
– Haann, vuoi dire che “l’ultimo messaggio è da dimenticare”…?
– Guarda che ho detto che è QUASI come Radio Varsavia…
– Cioè…?
– Non è da dimenticare, è da sopra-sedere, quindi sopra-siedo e la moco qua.
Io un nuovo Topic non lo faccio…
…in quello vecchio abbiamo già cambiato “registro” e là stiamo per un po’ ancora.
Su ZIGOtelli e BALOgoni non cambio idea. Ma Balotelli non è non sarà mai Thomas Becket
Fatte le proporzioni (?): un Zigo miliardario per ingaggi, al centro dell’attenzione “calcistica” del mondo, e, volente o nolente, anche dell’attenzione di un “certo” mondo-mondano-ossessivo-fasullo-interessato-pregno di “carità pelosa” (vedi significato storico e vedi di non fare lo stronzo-n.d.g)…non penso che sarebbe stato molto diverso dal “maledetto italiano dalla pelle nera”.
Balotelli, anni 23 anagrafici, ci mette molto talento nel farsi criticare per molti, troppi, atteggiament “stupidamente stupidi”.
Mi pare tuttavia che paghi un “dazio d’importazione” anche molto oneroso per motivi che vanno “da là a là”, e dentro ci ci stanno pure delle “cose” che ANIME BELLE continuano a glissare, e se di professione fanno i giornalisti, l’arzigogolo ellittico-evasivo-elusivo è garantito.
Ma sbaglia assai chi sta cercando di fare di Balotelli un simbolo “nobile” della nobilissima battaglia contro il Razzismo.
La versione romanzata della storia di Thomas Becket, crapulone impenitente, organizzatore ruffiano (ma inteligente) di festini puttaneschi per il suo Re (Enrico II°), vede Becket essere nominato dal Re nientemeno che Arcivescovo di Canterbury, per avere (le roi) l’ovvio potere temporale che gli derivava dal suo Titolo, e la (supposta) disponibilità e condiscendenza del sodale in giochini sessuali, ora Arcivescovo, per avere nelle proprie mani il “potere unico”.
Ma Becket, già crapulone come scritto sopra, una vota Arcivescovo sente il “peso morale della rappresentanza delle anime dei credenti” e si oppone al Re fino al suo assassinio nella Cattedrale di Canterbury.
Per favore, Signor Re, Signor Presidente, Signora Ministra, lasciate che Balotelli resti a fare il calciatore, che talora gli viene anche bene, visto che -mia modestissima opinione- l’unico aspetto simbolico che può avere è quello di rappresentare i tifosi della Nazionale Italiana, quelli che si sentono tali ovviamente, io tra costoro, quando fraca senza fare cretinate.
Amen.
# a #…[( il DILEMMA )]
Non ho nozioni di contabilità, ma solo reminiscenze di conversazioni fatte durante le “berne scolastiche” con le splendide ragioniere dell’ Istituto Lorgna.
E se non ricordo male questa simbologia # a # significava “DIVERSI a DIVERSI”, mi scuso con i Signor Contabilisti per l’eventuale strafalcione.
Poi c’è il [( DILEMMA)]:
– E’ da preferirsi una buona educazione, magari un po’ forzata, talora solo (solo?!) formale e di circostanza…
oppure
– una villaneria, un po’cafona, ruvida, sgradevole, spontanea e “naturale”…
Vi sono ambienti, sempre più larghi, dove la villania sembra diventata un “must” della personalità, e l’educazione, magari modesta, un handicap sociale.
Lo so, lo so, l’Amleto di Shakespeare si poneva ben altro e profondo dilemma.
Voi accontentatevi di questo.
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Ma è assolutamente OVVIO…!
Mica tanto.
Ci sono un sacco di domande alle quali si risponde: “ma è ovvio…”.
Ovviamente.
Ce n’è qualcuna, totalmente ovvia per me, che non sono mica tanto sicuro che lo sia per molti.
Anche per i “V”isitors di questo Blog.
– Fammi un esempio Gaz?
– No te lo faccio domani, adesso pensaci un po’ sopra.
ZIGOTELLI & BALOGONI
Differenze?
Qualche micron di pelle.
Ricchezze e stupidità comportamentali direttamente proporzionali.
Tutto “il resto”: baggianate.
Comprese molte cose scritte da amici stimabili per moltissime cose, eccezion fatta per i deliri pallonari, sul web di Telenuovo e su Hellastory.
Pace e bene a tutti (Padre Mariano, 1906-1972).
😐