* Una giornata “particolare” oggi al Bentegodi, mi chiedo perchè (risultato compreso…) non possa diventare CONSUETA;
* Penso che le interviste di Giovanni Vitacchio, a fine partita, siano una delle cose migliori, in ambito di giornalismo sportivo, che io abbia visto negli ultimi mesi su qualsiasi rete televisiva.
Merito dell’ amico “Johnny Holliwood” Vitacchio soprattutto, poi di un onestissimo e non banale Gomez, di Cacia (bello il siparietto finale col “gaucho” Gautieri), di Gautieri stesso.
Menzione particolare per il Presidente Setti e per Mister Mandorlini.
Menzione speciale e d’onore alla “silenziosa”, ma SOSTANZIALE, presenza di Morosini;
* Mi capita raramente, ma mi capita, di non avere un’idea precisa su una cosa cui partecipo, coscientemente, da otre 50 anni: il minuto di silenzio.
Si tratta di una pratica di “rispetto” -non sempre rispettato dai partecipanti- che ha spesso sollevato grandi polemiche: quando farlo, se farlo o non farlo, per chi, in quali circostanze, e così via.
L’ultima polemica che ricordo è quella del mancato minuto di silenzio all’apertura delle ultime Olimpiadi di Londra per ricordare il 40° anniversario dell’assassinio di sette atleti israeliani, da parte dei palestinesi, alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Purtroppo (??) ci sono dei “parametri”, che mi sfuggono, che decretano la “titolarità” o meno per effettuarlo.
Alcuni partecipanti di questo Blog hanno espresso idee tra loro diverse, o hanno solo posto dei leciti ed educati interrogativi.
Penso di non dovermi ripetere sull’incivile gesto di “protesta politica”(??) che la curva del Livorno ha messo in pratica ieri, ma nello stesso tempo mi sono domandato come si siano comportate le autorità calcistiche inglesi durante la Guerra delle Falkland (las Malvinàs per gli argentini) nel 1982.
La guerra durò due mesi e vide 255 soldati inglesi morti (gli argentini furono 649 – fonte Wiki).
Furono commemorati ogni domenica negli stadi inglesi?
Sospesero il campionato?
Sono solo domande a cui non ho trovato risposta.
* Durante l’ulltimo “Vighini’ s Show”, Antonio “totò” Di Gennaro ha manifestato, con un’onestà rarissima nel suo ambiente, tutto il suo personale imbarazzo se si dovesse trovare a commentare una partita di calcio nella quale vi fosse il giocatore XY (non ricordo il nome del giocatore-n.d.g.), dopo aver scontato i 2 anni di squalifica che gli sono stati comminati per un illecito sportivo.
Non è difficile dedurre che Di Gennaro, almeno il QUEL caso, ritenesse più “equa” una radiazione.
Mi sa che è un “bel casino”, in molti sport “equivoci”, leggi atletica leggera e ciclismo, vi sono “atleti” dopati, rei confessi, che, scontata la squalifica, possono tornare a gareggiare e magari vincere una medaglia d’oro olimpica o un Tour de France.
“Non si può truccare una competizione che per sua definizione stessa si dice SPORTIVA, i colpevoli devono andare a casa e per sempre!” (questa l’ho sentita scandire in “piassa” non molto tempo fa).
E in un’elezione politica, che per sua definizione NON è molto “sportiva”, i trucchi (compra-vendita dei voti) sono invece più accettabili o tollerabili?
Tu chiamale, se vuoi, “inquietudini” 😐
p.s.:
oggi, non potendo mancare assolutamente al Bentegodi, ci sono andato nonostante la febbre.
La tempratura corporea attuale di 38.6° forse la si può notare anche da ciò che ho scritto sopra, tuttavia una “sgorlònada” di Tachipirina mi ha permesso di farlo.
Voglio pensare di non dovermi attaccare al collo della bottiglia (della Tachipirina) per dover seguire adeguatamente sto libero spasietto.
Però ci sono hè!…e all’occhio guys, all’occhio… 😉 😎