TONNO BLU o ROMBO?

Potrei chiamarla tematica sequenziale, mentre voi potreste definirla demenziale.
Mi rimetto 😮 a voi…
Il tonno blu pare sia una specie rara e costosissima, molto apprezzata dai giapponesi per i loro piatti di sushi che io non amo, come non amo le cose crude: tartare ed esseri umani compresi.
Non a caso a Verona, di una persone stupidotta ed immatura si dice “l’è cruo”.
E il rombo?
Molto buono al cartoccio con le patate novelle.

Bandiera, banderuola, bandierone, bandana, banda…

BANDIERA: probabilmente, da bambino, ne ho capito vagamente il significato più vedendo qualche film, anche di lega modesta, che non attraverso le parole del mio (bravo) maestro delle scuole elementari. Poi ho vissuto in pieno il periodo (1968 e dintorni) in cui la bandiera diventò un simbolo, strumentale o bistrattato, di fazioni politiche avverse. Penso di aver litigato più con “i miei” di allora (bistrattatori mancini) che non con gli altri. Un po’ ridicoli i “feticisti” del simbolo, un po’ “malsani” gli “spittatori” (da spit-n.d.g.) di ieri e di oggi. Comunque perfino i pirati la issavano per farsi riconoscere in un combattimento navale. Se per spaventare i nemici o le vittime, oppure per uno strano senso dell’ “onore” che hanno anche i malfattori, non saprei (…). Sta di fatto che provo per essa, la mia, finchè sarà il tricolore, una normalissima dose di rispetto che mi permetta un minimo di equilibrio civico e civile. Per gli “insani” ci sono terapie.
BANDIERONE: quello che vedo sventolare quando vado allo stadio è assolutamente la più bella cosa “superflua” dei novanta minuti di GIOCO. I miei undici braghèri in campo sono gli unici a rappresentare la mia passione per quel GIOCO. Ma quando il GIOCO sarà irrimediabilmente “truccato”…, air, aria, con mille ed una maledizione contro i disonesti che mi avranno rotto un passionale passatempo.
BANDERUOLA: dicesi di segnalatore della direzione del vento. L’ho visto spesso sui tetti delle case coloniche rappresentato da un gallo e non ho mai saputo il perchè di quel simbolo. Nell’attualità la “banderuola” è rappresentata da un cappone, a-pallico, a-ovarico (lo preciso solo per le “pari opportunità”).
BANDANA: in linea teorica dovrebbe essere una copertura cranica anti-solare ed insensibile alle folate di vento. Nell’attualità è stata dimostrata la fallacità di quella teoria.
BANDA: qui il discorso si fa “critico & equivoco”. C’è la celebre Banda d’Affori, la meno celebre Bandabardò, bande innocenti. Quelle criminali: la Cavallero, la Comasina, la Vallanzasca, la Maniero, al nord. La Magliana al centro. La mafia, la camorra, la n’drangheta , al sud. Non ci siamo mai fatti mancare nulla (Prandelli dixit).
Nel dialetto veronese gergale, il termine “bànda” assume anche un significato “ellittico ed elitario” 😮 : Femmina procace, vulva (vedi Beltramini-Donati, Dizionario Veronese-Italiano, Ediz. Vita Veronese MCMLXXX…1980 per i numerosi non scolarizzati di questo Blog). 😎

ESTATopic: HAIR!

Nel periodo estivo non potete pretendere di più.
Vighini ha il mercato “lungo” e poi avrà il “ritiro spirituale”.
Aggiungiamoci pure la “pace dei sensi” 😮 col Chievo 🙂 🙂 …e ciò significa miGlioni di spunti sapidi per i suoi topic.
Ed mi?
Solo frattali , geometrie “culturali” ripetitive e caotiche casuali.
Tipo stasera: Massimo Herculeo dice che il TAMPAX è una bella invenzione di questi ultimi vent’anni (sbagliato è del 1932), Gazza dice “impossibile”, nel film M*A*S*H* (1970) c’è una scena esilarante dove si vede un enorme magazzino di quegli assorbenti in un ospedale da campo militare dove le donne sono solo DUE, uno dice bello quel film sul Vietnam (sbagliato), PrebenHS corregge “è sulla guerra in Corea” (giusto), Gazza butta lì “…non ricordo bene quale fu il primo film CRITICO sulla guerra del Viet…”, Alejandro colto e pacato butta lì “Hair” (giusto ma ex-equo col Cacciatore di Cimino, dello stesso anno ma che è un Capolavoro).
Tutto qui?
Noo, c’è molto d’altro ee..come diree…più “sapido & grasso”.
Ma mi era parso simpatico un filò improvvisato a parlar (per quindici minuti era) di cose serie in mezzo alle bullshit che leggerete nelle prossime puntate di ESTATopic.
Sarà stato l’effetto dell’AIR che manca e del caldo che ci strangola.
Ma bene così. 😎

Il Gibellin NON è un fuggiasco

Neanche Dante, il Sommo, lo era, e non solo per la storiella del Guelfo Bianco.
Una testa come quella di Dante non è “adatta” a fuggire, se mai ti insegue se ne hai appreso anche solo le briciole.
Oggi se ne andrà Mauro “el gobo” (non è un errore di battitura…) Gibellini.
Con una decina di appasionati della Ovest, lo eleggemmo come “preferito” tra il 1981 e ’82 e lo chiamammo “testina”.
Niente a che vedere con il mitico Kocsis dell’Ungheria ovviamente.
Lo chiamammo così perchè quando correva tendeva ad “incassare” leggermente la testa nel tronco ma soprattutto perchè quello che faceva in campo ci sembrava sempre “intelligente”, fosse un passaggio, un taglio o una “spizzata” per Penzo.
Una dote non proprio inflazionata tra i calciatori e ancora meno tra i centravanti.
Se ne va perchè in “queste situazioni” si fa così.
Voglio troppo bene alla mia Squadra per entrare nel merito di cose che mi sono abbastanza note.
Il mio saluto, rispettoso, a Gibellini Mauro è tutto qui in un Topic ed un titolo. 🙂

SE FOSSI…

…un giornalista di Sport, di questi tempi sarei molto preoccupato.
Per enne alla enne motivi.
Quasi come quelli che stanno al lavoro e temono di perderlo, quelli che lo stan cercando, quelli esodati e quelli che si sentono fortunati ma sanno che può essere ancora per poco.
Io amavo il ciclismo quasi come il calcio.
Un brutto giorno del ’67, sulla salita del Mont Ventoux, Tom Simpson se ne andò.
In “malo modo” e senza sapere perchè.
Negli anni successivi le vicende di questo nostro Paese mi obbligarono a “distrarmi” per un po’ da tutto quello che era volubile e voluttuario (eccetto cose personali che non vi interesserebbero).
Fu Marco Pantani a farmi tornare la passionaccia per la bici, ma poi anche lì andò come andò.
Non ho più guardato una corsa ciclistica.
Uno dice “…beh ma il calcio è sempre il calcio però…”.
Mica poi tanto vero se lo fanno sempre più assomigliare al wrestling (che è ridicolo per atto notarile).
Nella vita ci sono almeno DUE tipi di dubbio: quello che stimola l’intelligenza e la passione (conflittuali solo nella filosofia) e quello che le annichilisce.
E far parte del C.M.R. (ceto medio riflessivo), come pretendo o presumo, non aiuta.
Neanche un poco.
Hoddhjo un poco forse sì.
A rifletterci bene no.

Un g_I.O.R._no il Cardinale ATTILIO NICORA e Gazza…

A dispetto del mio agnosticismo giovanile, ora ho un interesse più profondo e pacato per la “Questione Religiosa” e per la Chiesa di conseguenza.
Le vicende travagliate che riguardano da tempo, ma forse da sempre, la “Chiesa di Roma” possono lasciare indifferenti solo gli stolti.
Chi poi “godesse” di quei travagli, poi, può essere solo uno stolto con amplificatore incorporato.
Ed allora che cosa “centra” (intercetta-n.d.g.) un Topic come questo su un Blog come questo?
Forse che il Gazza è dimentico della vecchia massima “scherza coi Fanti ma lascia stare i Santi”?
Io dico che DIPENDE molto dallo “scherzo”, in qualsiasi posto tu lo metta in atto ed indipendentemente dal fatto che uno si AUTO-proclami “goliarda”.
Ed allora?
Allora niente.
Il fatto è che il Cardinal Attilio Nicora è stato il Vescovo di Verona fino alla metà degli anni ’90 e chi scrive ha avuto modo di ascoltarlo UNA vota da “molto vicino”, dopo un “complesso” colloquio telefonico col suo Segretario personale.
L’impressione che ne ebbi (del Cardinale) fu quella di una persona assai “tosta”, colta, dalla “parlata” abile, sciolta, molto conscia dei “costumi secolari” nostri .
Delle sue conoscenze fulla Funzione Pastorale NON ho titolo alcuno neanche per un cenno.
I “bene informati” (??) della Verona che allora “contava” (?) dicevano che era venuto a Verona “per studiar da Papa”…
Io anche questo non lo so ed ho la dimestichezza di un profano.
Di certo vedo che i suoi incarichi, all’interno della Gerarchia Ecclesiastica sono stati tutti di un certo (notevole) rilievo.
L’ultimo, l’attuale, è nientemeno che Presidente dell’Autorità d’Infomazione (leggi vigilanza) Finanziaria del Vaticano e quindi (e soprattutto) dell’attività dello I.O.R.
(Pare) che in questa veste abbia avuto “dissidi” (non marginali, e quando mai lo potrebbero essere…) col Cardinale Tarcisio Bertone.
Insomma è come se Corrado Calabrò avesse avuto profondi (e manifestati) “dissidi” con (l’ex) Premier Berlusconi in materia di TV & Comunicazione in generale.
Non sono brustòlini, e comunque ci vuole una buona dose di coraggio per farlo, garantisco.
Quelli che (oggi) si dicono “informati” parlano di un “coraggio facile” (??) perchè frutto di solo (e opposto) “schieramento”.
Sarà…ma in generale io apprezzo da sempre il coraggio di chi dissente (argomentatamente) dal proprio “Capo”, specie se quest’ultimo è “potente”.
Non so se nella Storia vi sono stati “Papi cattivi” nei DUECENTOSESSANTACINQUE che si sono fin qui succeduti, Borgia a parte.
L’augurio che ognuno dovrebbe farsi è che la CHIAREZZA si imponga presto, anzi prestissimo.
E se non sarà “limpidissima trasparenza” mi sta bene lo stesso.
L’acqua distillata è molto pura, ma con quella non ci puoi irrigare dei campi (potenzialmente) fertili.
Nè abbeverare il tuo gregge.
Ogni Buon Pastore lo sa.
Ed io non sono un ferro da stiro.